Hades 2: Anteprima della guerra olimpica

Hades 2 è un dungeon crawler rogue-like in cui si usa la stregoneria per affrontare il sinistro Titano del Tempo, con una nuova protagonista, Melinoë, e un mondo mitico più grande e profondo.

di Simone Marcocchi

La trama di Hades 2 si svolge “qualche tempo” dopo gli eventi del primo gioco, con una nuova protagonista al centro della storia. La principessa degli Inferi, Melinoe, sorella del protagonista originale Zagreus, è la figura centrale di questo sequel. Cresciuta sotto la guida di Ecate, dea della magia, Melinoe è stata addestrata fin da bambina nel combattimento e nelle arti arcane.
La missione di Melinoe è quella di sconfiggere Crono, il potente Titano del Tempo, noto per essere stato un “padre malvagio” per Ade e i suoi fratelli. La storia si intreccia con temi di famiglia, potere e ribellione, mentre Melinoe si imbarca in una missione di salvataggio che la vede anche assumere il ruolo di assassino. Il contesto narrativo di Hades 2 rimane profondamente radicato nella mitologia greca, con un focus particolare sulle figure divine e mitologiche e le loro complesse relazioni. 

Hades 2, tutto nuovo, tutto diverso

Dalle prime battute sembra che il titolo abbia mantenuto il proprio pedigree, anche se tra i nuovi nemici figurano gli Howlers e già li odio profondamente, dato che rischiano di assorbire la nostra vita fin dalle primissime battuta sul campo di battaglia. L'abilità Omega è una felice introduzione che porta la magia nel mondo Hades, aggiungendo un'ulteriore stratificazione alle precedenti logiche. Il gioco introduce anche carte arcane collezionabili che forniscono vantaggi variabili alla protagonista durante le sue esplorazioni, ma non mancano naturalmente i potenziamenti, gli store e i bivi che tanto abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare nel suo predecessore. Ciò che non manca di sicuro sono i dialoghi pungenti della protagonista e le pigre divinità, ma anche la relativa ironia che non può che aggiungere spessore ad un gameplay immediato che è diretta conseguenza del primo capitolo, fatto di rapidità, schivate e analisi tattica al fulmicotone del piano di gioco.

Qualche dubbio

Francamente non sono così tanti, ma devo dire che ho trovato molto ripetitive alcune delle aree, con aspetti estetici che non permettevano di contrastare adeguatamente le aree e comprendere cosa fosse scenico e ciò che potesse essere distrutto, oltretutto ci sono pochissime varianti, ma è anche giusto considerare che tutto questo è un inizio e ci sarà tempo per vedere il lavoro svolto dagli sviluppatori. Alcune delle nuove armi sono effettivamente ben calibrate e adorabili, ma non tutte sono bilanciate e "leggibili" allo stesso modo, così come la loro efficacia in battaglia o il bilanciamento, ma anche qui è tutto agli esordi, avremo bisogno di tempo. Ciò che è chiaro è il successo che già ora gli estimatori stanno dimostrando con l'acquisto ossessivo-compulsivo del gioco e tutto questo non può che essere un bene il futuro sviluppo del gioco.