Halo 4
di
Simone Azzarello
A quasi cinque anni dall'uscita di Halo 3 e dopo l'addio di Bungie, il destino dell'universo Halo é ora in mano a 343 Industries; un “dream team” che Microsoft ha fondato reclutando circa 250 sviluppatori da alcuni degli studi più talentuosi del panorama videoludico mondiale.
Ad ex Valve, id Software, Bioware, Rockstar Games, Naughty Dog, Kojima Production, Retro Studios, EA, Pixar, uniti ad alcuni ex Bungie, é adesso affidato il destino della saga principe di Microsoft e, più in generale, di uno dei franchise più importanti della storia dei videogiochi.
Annunciato all'E3 del 2011, Halo 4 é il primo episodio di una nuova trilogia (“The Reclaimer") che si svilupperà nel corso del prossimo decennio; con il suo primo episodio che, probabilmente, rappresenterà il canto del cigno di Xbox 360... in vista di una next gen ormai sempre più vicina.
In sviluppo dal 2008, il titolo é tornato sotto i riflettori al recente Spring Showcase di Microsoft, in attesa di una presentazione in pompa magna che avverrà all'E3 di giugno.
I nuovi interessantissimi dettagli e le prime brevi fasi di gameplay mettono in luce le intenzioni del team guidato da Frank O'Connor: dare il proprio tocco distintivo alla saga senza tuttavia snaturare quanto fatto da Bungie; un sapiente (e difficilissimo) mix di tradizione e innovazione che consentirà alla saga di rimanere al passo con i tempi senza tuttavia rinunciare ai tratti distintivi che l'hanno resa celebre.
Il punto da cui partire, secondo la visione di 343, é proprio da Master Chief e dal suo rapporto con Cortana, l'I.A che l'ha accompagnato durante la prima trilogia e che adesso si trova a lottare contro la morte, questa volta perché sta per esaurirsi la sua autonomia. "La durata di un'I.A si aggira intorno ai sette anni, dopodiché questa cadrà in uno stato definito "rampancy" (di aggressività ed esuberanza). Questa condizione letale stava per essere raggiunta alla fine di Halo 3, ma una massiccia esposizione ad un grosso numero di informazioni l'ha invece salvata, peggiorando però il suo stato", queste le parole di O'Connor.
Per mettere in luce il lato umano del protagonista e il suo rapporto con i personaggi del gioco (Cortana in primis!), si é scelto di integrare maggiormente la storia del gioco con le vicende raccontate dai tanti libri della serie; enfatizzando i momenti chiave del gioco con scene altamente cinematografiche, accompagnate da una colonna sonora sempre pronta ad adattarsi agli eventi che vivremo nel corso dell'avventura.
Gli eventi riprenderanno esattamente dalla fine di Halo 3, con Master Chief che, dopo un brusco risveglio, si ritroverà ad affrontare una nuova terribile minaccia che metterà a dura prova le sue doti di super soldato.
L'avventura dai toni più cupi e scuri rispetto agli episodi firmati Bungie, sarà ambientata su un pianeta sconosciuto (quello che s'intravede finendo Halo 3 al massimo livello di difficoltà) che garantirà, secondo quanto affermato dagli sviluppatori, lo stesso senso di stupore e meraviglia che, i giocatori dell'originale Halo: Combat Evolved, probabilmente ricordano ancora a distanza di 10 anni. Un look generale meno cartoonesco dovrebbe garantire un maggior realismo visivo a scapito dei colori accesi e spesso “esagerati” visti in passato.
Profondamente rinnovata nell'aspetto estetico, la corazza di Master Chief appare adesso meno “avvolgente” ma, allo stesso tempo, mai così bella, ricca di particolari e di nuove funzionalità che, non solo saranno funzionali al gameplay del gioco ma, allo stesso tempo, contribuiranno ad aumentare la percezione di essere un super soldato avvolto da una pesante corazza. L'inspiegabile cambio di armatura, spiegano gli sviluppatori, é collegato agli eventi narrati nel gioco e al lungo periodo trascorso nello spazio; tale dichiarazione ci porta a pensare ad una serie di potenziamenti da applicare alla corazza durante il corso dell'avventura; al momento tuttavia si tratta solo di ipotesi.
Ad ex Valve, id Software, Bioware, Rockstar Games, Naughty Dog, Kojima Production, Retro Studios, EA, Pixar, uniti ad alcuni ex Bungie, é adesso affidato il destino della saga principe di Microsoft e, più in generale, di uno dei franchise più importanti della storia dei videogiochi.
Annunciato all'E3 del 2011, Halo 4 é il primo episodio di una nuova trilogia (“The Reclaimer") che si svilupperà nel corso del prossimo decennio; con il suo primo episodio che, probabilmente, rappresenterà il canto del cigno di Xbox 360... in vista di una next gen ormai sempre più vicina.
In sviluppo dal 2008, il titolo é tornato sotto i riflettori al recente Spring Showcase di Microsoft, in attesa di una presentazione in pompa magna che avverrà all'E3 di giugno.
I nuovi interessantissimi dettagli e le prime brevi fasi di gameplay mettono in luce le intenzioni del team guidato da Frank O'Connor: dare il proprio tocco distintivo alla saga senza tuttavia snaturare quanto fatto da Bungie; un sapiente (e difficilissimo) mix di tradizione e innovazione che consentirà alla saga di rimanere al passo con i tempi senza tuttavia rinunciare ai tratti distintivi che l'hanno resa celebre.
Il punto da cui partire, secondo la visione di 343, é proprio da Master Chief e dal suo rapporto con Cortana, l'I.A che l'ha accompagnato durante la prima trilogia e che adesso si trova a lottare contro la morte, questa volta perché sta per esaurirsi la sua autonomia. "La durata di un'I.A si aggira intorno ai sette anni, dopodiché questa cadrà in uno stato definito "rampancy" (di aggressività ed esuberanza). Questa condizione letale stava per essere raggiunta alla fine di Halo 3, ma una massiccia esposizione ad un grosso numero di informazioni l'ha invece salvata, peggiorando però il suo stato", queste le parole di O'Connor.
Per mettere in luce il lato umano del protagonista e il suo rapporto con i personaggi del gioco (Cortana in primis!), si é scelto di integrare maggiormente la storia del gioco con le vicende raccontate dai tanti libri della serie; enfatizzando i momenti chiave del gioco con scene altamente cinematografiche, accompagnate da una colonna sonora sempre pronta ad adattarsi agli eventi che vivremo nel corso dell'avventura.
Gli eventi riprenderanno esattamente dalla fine di Halo 3, con Master Chief che, dopo un brusco risveglio, si ritroverà ad affrontare una nuova terribile minaccia che metterà a dura prova le sue doti di super soldato.
L'avventura dai toni più cupi e scuri rispetto agli episodi firmati Bungie, sarà ambientata su un pianeta sconosciuto (quello che s'intravede finendo Halo 3 al massimo livello di difficoltà) che garantirà, secondo quanto affermato dagli sviluppatori, lo stesso senso di stupore e meraviglia che, i giocatori dell'originale Halo: Combat Evolved, probabilmente ricordano ancora a distanza di 10 anni. Un look generale meno cartoonesco dovrebbe garantire un maggior realismo visivo a scapito dei colori accesi e spesso “esagerati” visti in passato.
Profondamente rinnovata nell'aspetto estetico, la corazza di Master Chief appare adesso meno “avvolgente” ma, allo stesso tempo, mai così bella, ricca di particolari e di nuove funzionalità che, non solo saranno funzionali al gameplay del gioco ma, allo stesso tempo, contribuiranno ad aumentare la percezione di essere un super soldato avvolto da una pesante corazza. L'inspiegabile cambio di armatura, spiegano gli sviluppatori, é collegato agli eventi narrati nel gioco e al lungo periodo trascorso nello spazio; tale dichiarazione ci porta a pensare ad una serie di potenziamenti da applicare alla corazza durante il corso dell'avventura; al momento tuttavia si tratta solo di ipotesi.
Halo 4
Halo 4
Il primo appuntamento con Halo 4 ha suscitato più curiosità di quelle che ha effettivamente soddisfatto; é il “rischio” che si corre quando si ha di fronte un titolo capace di catalizzare l'attenzione solo per qualche secondo di gameplay e per una manciata di dettagli che, come accade per tutti i giochi più attesi, finiscono per aumentare la curiosità piuttosto che soddisfarla fino in fondo.
Il compito di 343 Industries non era certo dei più facili: dosare tradizione e innovazione e non far rimpiangere il lavoro di Bungie sembrava impossibile fino a qualche giorno fa, oggi invece é già tutta un'altra storia...
Il compito di 343 Industries non era certo dei più facili: dosare tradizione e innovazione e non far rimpiangere il lavoro di Bungie sembrava impossibile fino a qualche giorno fa, oggi invece é già tutta un'altra storia...