Halo Wars

di Luca Luperini
“If they want war, we'll give'em war”
A quasi due anni dal rilascio del primo trailer, ci risuona nelle orecchie la belligerante promessa fatta da un anonimo Spartan dall'alto di un colle, al battaglione di Covenant intento a falciare dozzine di “semplici” soldati UNSC nella vallata sottostante.
Ad oggi, la nebbia che avvolgeva il progetto Halo Wars é sempre meno fitta e quella dichiarazione di guerra é sempre più prossima ad avverarsi.



Per quei pochi che ne fossero all'oscuro, Halo Wars rappresenta l'audace tentativo di trasporre la saga di punta della bianca console di casa Microsoft, da sanguinario sparatutto in soggettiva a celebrale RTS ( Real Time Strategy ), mantenendo intatto quel respiro epico che pervade la trilogia messa magistralmente in moto da Bungie.
Ma com'é possibile conservare l'appeal delle avventure di Master Chief, rivoluzionando le meccaniche videoludiche che ne stanno alla base e ne hanno sancito il successo!? La risposta é semplice: cambia il mezzo ma non cambiano i contenuti.
Halo Wars non é semplicemente uno strategico in tempo reale sfruttante le licenze ufficiali di Halo. Da quello che i ragazzi di Ensemble ci hanno dato modo di vedere, la loro creatura mantiene una linea di continuità con la saga, trasponendo il pathos e la filosofia originale, sotto una veste completamente inedita, la quale siamo certi garantirà nuova freschezza ad un brand giunto ormai a piena maturazione.

Soprattutto, tale linearità, sarà garantita da un plot che ci permetterà di rivivere avvenimenti dei quali fino ad ora abbiamo potuto solo leggere nei romanzi dedicati a Master Chief e negli spiegoni in Computer Graphics formanti il background narrativo sulla quale la trama si dipana.
Halo Wars ha luogo, infatti, un ventennio prima degli avvenimenti del primo Halo. Consentendoci così di partecipare attivamente al primo contatto con la minaccia Covenant e, soprattutto, di disporre dell'intera armata di Spartan, successivamente ridotta ad uno nella cruenta battaglia di Reach.

pane e strategia per colazione
Certamente un fardello di responsabilità così pesante, non poteva essere sorretto da una Software House qualunque, ed é per questa ragione che quelli dei Microsoft Game Studios hanno chiamato in causa dei veri e propri fuoriclasse del settore; gli stessi Ensemble capaci di firmare un'altra delle trilogie storiche del panorama videoludico: Age of Empire.

L'esperienza nel campo non é però bastata al team di sviluppo americano, che si é trovato a confrontarsi con l'ormai decennale querelle riguardante una, presunta, endemica incapacità delle console, nel rendere pienamente godibili gli strategici attraverso la periferica di controllo tradizionale.

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Manca il mouse é vero, ma il certosino lavoro fatto attorno al pad sembra iniziare a dare i suoi frutti, consentendoci di accedere a tutte le funzioni principali mediante il solo stick analogico sinistro, supportato dai quattro tasti colorati.
Gli espedienti utilizzati per rendere più intuitiva possibile l'interazione con l'interfaccia di gioco sono innumerevoli. Spicca certamente la possibilità di selezionare le truppe tramite tre tipologie distinte di approccio, atte a conservare intatta la varietà di comandi tipica dei RTS, mantenendo quell'immediatezza propria del mouse. E' così possibile interagire con le truppe evidenziandone solo un piccolo gruppo, o tutte le unità visibili dello stesso tipo e, perfino, attivare una zona di selezione a trascinamento (quest'ultima funzione c'é sembrata particolarmente efficiente).
La croce direzionale si conferma un'utile supporto per consentire l'accesso ad una serie di funzioni rapide, come il ritorno alla base o alla postazione precedente, oppure per “skippare” tra le diverse unità a disposizione.
Infine, alle diverse tipologie di strutture, vengono accompagnati menu circolari, all'interno dei quali si presenta la rosa di azioni disponibili (ad esempio la serie di mezzi ed unità creabili).

Lo snellimento dei controlli e l'automatizzazione di diverse attività secondarie , é stata anche campo di discussione per molti puristi del genere, i quali temono che si finisca per rendere poco profondo e semplicistico l'approccio al gioco. Naturalmente per sfatare questi timori dobbiamo aspettare di poter provare, pad alla mano, l'esperienza definitiva garantita da Halo Wars.

piccoli grandi Brute
Sin dai primi spezzoni di giocato resi pubblici, a rubare l'occhio alle innovative scelte di gameplay é stata certamente una veste grafica particolarmente incoraggiante, seppur ci sia ancora da lavorare sulle proporzioni tra i diversi elementi, come confermato dagli stessi Ensemble Studios.

I fan della saga non saranno delusi dal parco delle unità disponibili in Halo Wars.
Tutti i mezzi che hanno fatto la storia del marchio vengono infatti riproposti, ed é un piacere osservare come la resa “in piccolo” dei possenti Scarab o dei sanguinari Brute non perda un grammo del loro appeal originale, pur dovendosi necessariamente accontentare di un minor numero di pixel sullo schermo.
Gli effetti particellari, come da tradizione per il team di sviluppo di Age of Empire, sono particolarmente curati e la naturalezza con la quali tutti i modelli poligonali si mischiano e si relazionano tra di loro, dona al campo di battaglia una veste uniforme e, allo stesso tempo, ricca di dettagli.
Anche la resa delle ombre sembra sopra la media rispetto ad un qualunque altro RTS, a testimonianza di come il progetto Halo Wars abbia intenzione di dettare nuovi standard sotto innumerevoli punti di vista.

io Master Chief, tu Arbiter
Con l'efficienza dell'AI tutta da verificare, resta la garanzia di poter trovare sfidanti all'altezza scorrendo la propria lista amici.
Saranno infatti resi possibili sia lo scontro in rete tra due giocatori, tipico di ogni strategico in tempo reale degno di questo nome, sia una promettente modalità cooperativa a due, sulla quale non ci é ancora dato sapere molto.

Di certo restano le due arcinote fazioni di cui poter fare le veci.
Starà a voi scegliere se abbracciare la crociata spirituale dei Covenant, annientando la terra con la speranza di guadagnare la beatitudine eterna, oppure frapporsi tra gli alieni ed il loro obiettivo, vestendo i panni della resistenza UNSC, forti del carisma e delle straordinarie doti dei super soldati Spartan, tra i quali, ben mimetizzato, si cela il futuro salvatore dell'umanità. Ma questa storia già la conoscete.