Heavenly Sword

di Tommaso Alisonno
La prima volta l'abbiamo vista all'E3 del 2006, ed ora finalmente abbiamo potuto metterle le mani addosso, seppur in senso virtuale ed in versione preview: stiamo parlando di Nariko, la mascolina ma comunque affascinante protagonista di Heavenly Sword, titolo prodotto da Sony, sviluppato da Ninja Theory ed accreditato per il momento come la più probabile Killer-Application per il gioiellino nero. Il gameplaying adrenalinico e l'impatto grafico notevole, infatti, sembrano essere le giuste carte in tavola per convincere il mercato che la PS3 non è solo "chiacchiere hardware". Ma andiamo con ordine.


HS racconta, come già detto, le vicende di Nariko: la ragazza dai lunghi capelli rossi è la figlia del capo di una tribù che custodisce una spada sacra, per l'appunto la "Heavenly Sword". Si narra infatti che detta spada sia stata utilizzata da una divinità per sconfiggere un nemico formidabile, ma che solo le divinità possano brandirla senza essere da questa consumate. Nariko, a causa di una profezia, sarebbe dovuta essere uccisa alla nascita, ma il padre ha invece deciso di crescerla, addestrarla alla battaglia e poi bandirla dalla tribù: quando però il suo popolo viene aggredito da un Re megalomane il quale, credendosi un dio, pretende la Spada, la ragazza non indugia nel brandirla lei stessa nonostante sappia che, così, segnerà il suo destino.

Il gameplaying di base sarà costituito da molteplici battaglie contro avversari minori, secondo una trama prefissata in stile Arcade, intervallate dai canonici scontri coi Boss. Per rendere l'esperienza più varia, il gioco si avvarrà dell'ormai pluritestato sistema degli hotkeys: in determinate cinematiche o addirittura durante gli scontri compariranno, infatti, sullo schermo delle icone rappresentanti i tasti da premere per ottenere vantaggi speciali, o viceversa annullare degli svantaggi.


Il sistema di combattimento è piuttosto vario a causa delle tre configurazioni che la Spada può assumere: può sferrare colpi lenti ma devastanti come un unico spadone a due mani, può eseguire combo varie e veloci suddivisa in sue spade gemelle, o può colpire in una vasta area seppur con danni limitati brandendo due lame con catena. Ancora molto interessante sarà la possibilità di raccogliere un gran numero di oggetti (armi, scudi, sedie, persino cadaveri) e scagliarli contro i nemici: la particolarità risiede nel fatto che sarà possibile guidare la traiettoria del proiettile "in prima persona" tramite il movimento del controller Sixaxis.

Se questa feature sarà poco utilizzata nelle interminabili mischie in cui sarà coinvolta Nariko, salvo in casi particolari, sarà invece estremamente utile nelle sezioni in cui ci troveremo a guidare la "sorellina adottiva" Kai, un giovane e agile ragazza armata di letale balestra a pompa. Per quanto concerne l'aspetto tecnico, su cui naturalmente non ci sbilanciamo in attesa di provare la versione definitiva del gioco, possiamo dire che dalle prime schermate e rolling-demo di oltre un anno fa è già possibile notare dei miglioramenti sostanziali: Nariko è molto più femminile e "reale" di quella "elfica ed efebica" dell'E3 2006, c'è più varietà tra i nemici e tutte le texturizzazioni paiono ben realizzate. Cos'altro dire se non che l'oretta circa di gioco contenuta nella versione preview (tutto il secondo capitolo) non è stata decisamente sufficiente a placare la nostra sete di battaglie? Ma su con la vita! Il 28 Settembre è ormai dietro l'angolo...

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