Heavy Metal F.A.K.K.2
di
Redazione
Questa complicatissima storia vede appunto la bellissima e formosa protagonista, vestita o per meglio dire mezza svestita, cimentarsi in mille peripezie. Nella parte cinematografica, tanto per far capire il tono del film, l'attrice sarà Julie Strain fotomodella della rivista per soli uomini (e che vedete nelle foto della nostra recensione previo sbavamenti vari) Penthouse, oltre a questo il titolo, parole dell'autore della trama, con la sigla F.A.K.K. é intenzionalmente pensata per farci venire in mente la bella ragazza mentre ci urla un bel "fuck you" nelle orecchie, due particolari che ci indicano che tutto il gioco é impostato su un minestrone di fantasy, trash ed erotica
Passando alla parte giocata, quelli della Ritual hanno l'accesso totale dei diritti della storia e del film, quindi suoni originali, ambientazioni uguali e tutto quanto possa aiutarli in questo senso. L'impostazione tecnica del gioco é in terza persona (alla Tomb Raider per fare un paragone sulla modalità di gioco ma anche contro chi vanno direttamente a scontrarsi) scelta per poterci far godere appieno delle graziose quanto violente gesta del nostro alter ego, ma anche perché certe azioni risultano maggiormente appetibili graficamente, che non nella classica modalità in prima persona. Esattamente come il gioco della Eidos potremmo far sparire il personaggio ma questo farebbe cadere tutta l'impostazione di gioco, tra l'altro a differenza del suo concorrente si farà uso massiccio di armi da mischia dalla devastante potenza di fuoco, oltre a questo il personaggio potrà usare contemporaneamente una spada in una mano e un'arma da fuoco nell'altra. Per fare tutto questo, e per stupirci davvero, la Ritual ha avuto in concessione (sono stati i primi ad averlo) il motore grafico di Quake III Arena, che non é nemmeno stato rilasciato nella sua versione finale. Nemmeno a dirlo i suoi punti di forza, ovvero le superfici curve, la nebbia volumetrica, l'architettura rendering scalabile (é quella proprietà che permette di far calare i poligoni ad un modello man mano che ci si allontana da esso, a favore dei dettagli vicini) e non ultimo l'eccezionale codice di Networking per le partite multiplayer, sono gli elementi che faranno da "bollino qualità" nella confezione
Passando alla parte giocata, quelli della Ritual hanno l'accesso totale dei diritti della storia e del film, quindi suoni originali, ambientazioni uguali e tutto quanto possa aiutarli in questo senso. L'impostazione tecnica del gioco é in terza persona (alla Tomb Raider per fare un paragone sulla modalità di gioco ma anche contro chi vanno direttamente a scontrarsi) scelta per poterci far godere appieno delle graziose quanto violente gesta del nostro alter ego, ma anche perché certe azioni risultano maggiormente appetibili graficamente, che non nella classica modalità in prima persona. Esattamente come il gioco della Eidos potremmo far sparire il personaggio ma questo farebbe cadere tutta l'impostazione di gioco, tra l'altro a differenza del suo concorrente si farà uso massiccio di armi da mischia dalla devastante potenza di fuoco, oltre a questo il personaggio potrà usare contemporaneamente una spada in una mano e un'arma da fuoco nell'altra. Per fare tutto questo, e per stupirci davvero, la Ritual ha avuto in concessione (sono stati i primi ad averlo) il motore grafico di Quake III Arena, che non é nemmeno stato rilasciato nella sua versione finale. Nemmeno a dirlo i suoi punti di forza, ovvero le superfici curve, la nebbia volumetrica, l'architettura rendering scalabile (é quella proprietà che permette di far calare i poligoni ad un modello man mano che ci si allontana da esso, a favore dei dettagli vicini) e non ultimo l'eccezionale codice di Networking per le partite multiplayer, sono gli elementi che faranno da "bollino qualità" nella confezione