Heavy Metal F.A.K.K.2

Heavy Metal FAKK2
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Una nave, grande quanto un sole, viaggia nello spazio da millenni, divorando tutte le forme di vita incontrate. La governa Gith, sul punto di diventare dio, che dirige il suo regno con l'oppressione dei suoi servitori, condannati all'ubbidienza e all'iper-lavoro
E' una mescolanza originale di elementi fantasy e "realistici", religione e politica, per il fatto che il "cattivo" é un dio che non si accontenta di semplice devozione, ma che ha impiantato un sistema produttivo degno del Grande Fratello. L'orrore non finisce qui: il carburante principale della nave consiste nelle anime dei Belphegoriani, un popolo ridotto in servitù, che si offre al sacrificio in cambio della promessa dell'immortalità nel nuovo universo che Gith creerà. Ma gli Zeloti dei Belphegoriani non condividono quest'illusione e tentano di ribellarsi, confidando nel fatto che, nelle loro profezie, una macchina "leggera" li salverà dalla schiavitù. Così, essi mandano un messaggio ("Gith sta venendo") al prossimo pianeta destinato a soccombere sotto l'enorme nave spaziale e in cui credono dimori la "macchina" indicata dalle loro profezie: prevedibilmente, il pianeta é l'Eden e la "macchina" é F.A.K.K. 2, ossia l'eroina Julie
Heavy Metal F.A.K.K.2
Eden: la nostra casa

GRAFICA E GAMEPLAY
Heavy Metal F.A.K.K. 2 é un gioco di grande budget e quindi nessun aspetto di successo é trascurato: la grafica, prima di tutto, vuole essere più accattivante possibile, mostrando la voluttuosa figura di Julie in un 3D in terza persona (simile a Tomb Raider), con telecamera mobile, sfruttando il motore di Quake III. Sorprende immediatamente la precisione dei disegni, che caratterizzano nettamente i diversi personaggi, e la grande varietà di animazioni: salti, arrampicamenti sulla fune, su sbarre di ferro, lenti attraversamenti di stretti valichi di montagna e così via. Diversi materiali attraversati dalla protagonista producono suoni ed effetti differenti (spruzzi e onde in acqua, fiori che si sollevano nei campi e via discorrendo), anche quando, a dire il vero, non dovrebbero: é alquanto assurdo che la caduta della protagonista (per quanto pesante nelle forme) su un pavimento di metallo o cemento provochi il sollevamento di spesse schegge. A parte questo elemento, che può far sorridere, tutto é curato in modo ineccepibile