Heroes & Generals

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Enrico Toti, bersagliere ciclista ed eroe della Prima Guerra Mondiale, ne sarebbe stato entusiasta. Heroes and Generals rivisita e nobilita una volta per tutte la funzione del velocipede come veicolo d'assalto. Economica, facile da reperire un po' dappertutto, capace di trasportare anche un altro milite in canna, oltre al conducente, ad una velocità decisamente superiore alla corsa, dotata perfino di un gaio campanello che sdrammatizza assalti sanguinosi aggiungendo tocchi d'atmosfera da sgambata in pineta, la bicicletta é la vera protagonista di H&G. Decisamente più maneggevole di un Tiger o di uno Sherman, più discreto di un semicingolato o di una camionetta, meno impegnativo da pilotare di un caccia bombardiere, il cavallo d'acciaio la fa davvero da padrone in tanti scenari, complici le distanze da compiere tra i punti di respawn e gli obiettivi, spesso considerevoli.

Heroes & Generals
La copertura aerea é essenziale, come il gioco di squadra.


Se l'implementazione della bici come mezzo militare sui generis é sicuramente la prima cosa che colpisce, quando ci si avvicina alla corposa versione Beta di questo gioco d'origine scandinava, ci siaccorge ben presto che in pentola bolle ben altro. A partire da un punto non trascurabile. E cioé che H&G é un browser game. Che la categoria dei titoli che girano nella finestra del vostro Internet Explorer, Chrome o Firefox che dir si voglia stesse facendo del suo meglio per sdoganarsi dall'etichetta di giochini arcade da pausa caffé credo sia noto a tutti, soprattutto dopo aver dato un'occhiata a Tank Wars o a Drakensang Online. Mai però, prima d'ora, si era tentato l'esperimento di un MMOG a tema bellico multipiattaforma (vi spiego dopo) che mischiasse addirittura tra loro, e con successo, strategia di teatro, tattica a livello di plotone e di squadra e azione FPS. Il risultato finale, che tale non é dal momento che abbiamo visto la versione Beta, peraltro già disponibile da vari mesi, presenta luci e ombre, che tenteremo di esporvi assieme alle nostre opinioni a caldo.
Partiamo dall'ambientazione, che pur lasciando spazio a future espansioni su teatri di guerra e addirittura in periodi bellici differenti, si basa ora sulla campagna 1944-45 in Europa Occidentale, permettendo ai giocatori di scegliere se giocare dalla parte degli alleati (solo con l' US Army, per il momento) o dei tedeschi. I campi di battaglia dove ci si scontra, fino ad un massimo di 16 giocatori per schieramento (un numero che pare sia destinato ad aumentare presto), sono sufficientemente vari, pur presentando connotati comuni (le mappe finora disponibili, in fin dei conti, sono solo quattro). Boschi, stazioni ferroviarie, vilaggi, capannoni industriali, pianure, aeroporti si presentano in numero sufficientemente vario da non annoiare.

DevDoc1

Siavverte decisamente qualche difetto d'interazione con gli elementi sulla mappa, ossia la distruggibilità di edifici e vegetazione che caratterizza concorrenti di ultima generazione come Battlefield 3, ed é un peccato, ad esempio, non riuscire a snidare a colpi di 88 dirompente con il proprio Tiger una squadra di fanteria appostata in una casa colonica. O abbattere d'impeto alberi dal fusto non certo imponente, anche se si viaggia su un carro da sessanta tonnellate con la ridotta innestata. L'interazione c'é, però, quando si tratta di strisciare nell'erba alta per avvicinarsi di soppiatto ai nemici, ed é già qualcosa. Manca poi qualsiasi elemento atmosferico. Al momento niente pioggia o neve, nebbia, o alternanza giorno/notte, che però non si può escludere chearrivi con la versione definitiva del gioco. Al contrario, la ricostruzione di uniformi, armi e mezzi é davvero pregevole e la gamma di veicoli e velivoli a disposizione dei giocatori, già abbastanza articolata, siamo sicuri che lascerà soddisfatti tutti gli appassionati di battaglie storiche. Il gioco, lo avrete capito, prevede che gli scontri si svolgano sulla terra, tra soldati di fanteria o a bordo di veicoli da combattimento vari, dai semicingolati ai carri da battaglia, oppure in aria, in micidiali dogfights tra caccia che ci hanno fatto ricordarele partite con Their Finest Hour su Amiga di tanti (troppi!...) anni fa, a colpi di mouse e tastiera. Il gioco, lo ricordiamo, funziona soltantoonline, ma la semplicità dei comandi e l'ampiezza delle ambientazioni fanno sì che sin dai primi minuti chiunque abbia un minimo d'esperienza con un FPS riesca a stare in partita e levarsi qualche soddisfazione. Il sistema di match-making dei server di gioco, nei quali si distinguono le partite Autogenerate e quelle dei Giocatori (solo queste ultime contribuiranno alla vittoria di uno dei due schieramenti nella battaglia finale), se la cava egregiamente nella creazione di squadre equilibrate, comunque, permettendo a tutti, veterani e neofiti, di trovarsi a proprio agio e divertirsi. Darsi da fare sul campo con un Garand o un K-98 in mano, in ogni caso, é solo parte del divertimento.

Non sparate! Sono Hurricane inglesi!
Non sparate! Sono Hurricane inglesi!
Montate, ragazzi! Si va a fare un giro in città!
Montate, ragazzi! Si va a fare un giro in città!
Panzer, marsch!
Panzer, marsch!


La guerra la combattono i soldati semplici, é vero (che potranno salire di grado attraverso il consueto schema di progressione nell'esperienza stile RPG), ma la vincono i generali. H&G prevede che, dopo aver raggiunto un certo livello, i giocatori possano creare unità militari da inviare in battaglia e cui dare ordini che, in caso di vittoria, potranno portare la loro fazione di un passo più vicina alla conquista di territori e linee di comunicazione. Finoa diventare veri e propri generali che, seduti nella stanza dei bottoni (incarnata dal proprio PC o, prossimamente, da uno smartphone Android o Apple), scatenano assalti, attacchi aerei e inviano rinforzi e rifornimenti alle truppe sul campo rappresentate... da altri giocatori. La APP é già disponibile sui relativi market, se vi va di dare un'occhiata, ma al momento é poco più di una chat per comunicare con altri giocatori.
Fin qui le luci, che rendono H&G un titolo decisamente appetibile, vista anche la completa gratuità del gioco base e la compatibilità con macchine anche non eccessivamente aggiornate. Di contro, se passiamo alla disamina del comparto tecnico, va detto che il gioco, pur curato nei dettagli, é lontano anni luce dalla perfezione grafica quasi fotorealistica dei concorrenti contemporanei, attestandosi su una dignitosa sufficienza (per ora) non esente da bachi, compenetrazioni, pop-up, sgranature e rallentamenti nelle scene più concitate. Anche le ombre, a dirla tutta, non sono gestite proprio al meglio e sono del tutto assenti, lo dicevo prima, variazioni di luce o atmosferiche. Ecco allora che non basta qualche lens flare o un'ottima riproduzione delle armi impugnate dal giocatore per promuovere a pieni voti il nuovo motore Retox, sviluppato ad hoc. Speriamo di poter beneficiare, nella versione definitiva, di patch chepossano migliorare la resa grafica complessiva, eliminando nel contempo qualche collo di bottiglia che mantiene al momento la lag dei server sempre un pelo sopra l'accettabile. Discreto il sonoro, dove i rumori di motori e spari sono resi in modo poco cinematografico ma decisamente realistico, anche se potrebbero essere un po' affinati. Musiche solo durante la presentazione dei menu, come peraltro c'era da aspettarsi.

Heroes & Generals
Si combatte ovunque, scegliete voi!


Ricco invece il gamplay, che viene continuamente implementato di nuove funzioni, come quella di poter viaggiare seduti all'esterno dei carri o aggrappati al parafango delle jeep, proprio come facevano le truppe meccanizzate in tempo di guerra (cosa che in altri giochi anche più blasonati é preclusa), o quella di poter modificare e migliorare le armi e gli equipaggiamenti sbloccati via via (o acquistati con crediti comperati on line...) attraverso una procedura di "tuning" veloce e intuitiva.
La varietà di soldati impersonabili, dal fante al carrista al paracadutista al pilota, permette di sbizarrirsi, anche se lo scegliere d'impersonare uno "specialista" presenta, rispetto a quella di un semplice fante, la possibilità di tempi d'attesa più lungi e minori possibilità di trovare facilmente partite "capienti", osia che richiedano quel profilo.
Le ultime battute di questo primo ma approfondito sguardo al gioco targato Reto-Moto non possono che trattare gli aspetti peculiari del multiplayer online, che é poi l'unica formula prevista dal titolo. La componente FPS, tutto sommato, scorre bene, una volta familiarizzato con la schermata Campagna (con l'aiuto della Wiki online disponibile, davvero completa), non senza qualche lag di troppo che rischia di penalizzare a volte la precisione del tiro, fattore indispensabile per chi ancora non dispone di armi automatiche. I fucili tedeschi, ad azione singola, sono decisamente penalizzati rispetto ai Garand semiautomatici americani, anche se in teoria producono più danni e dispongono di caratteristiche balistiche migliori. Pur essendo presenti tre diverse opzioni, Assault, Skirmish e Interdiction, é la prima a fare da regina sui server di gioco. Si tratta di una classica modalità Conquista che prevede l'assalto a postazioni radio nemiche, il cui controllo sottarrà all'aversario punti di respawn e ticket, fino alla sua sconfitta. Quando le cose si mettono male, l'unica speranza é data dal possibile intervento di un "Generale" ossia di un giocatore che via browser (o via smartphone, quando l'app sarà finalmente completa) manderà rinforzi direttamente sul campo di battaglia, a supporto della sua fazione, influenzando le sorti della battaglia e quelle generali della guerra. Proprio questo aspetto, che in realtà farebbe la differenza tra H&G e un "semplice" FPS online, seppur godibile, appare per il momento il più debole. Oltre all'estrema macchinosità del meccanismo di creazione e gestione delle unità sul campo (scordatevi di capire come si fa senza leggere la Wiki), l'operare via browser rappresenta di fatto una limitazione in termini d'intefaccia e di velocità.
Una menzione d'onore finale la merita sicuramente l'invenzione dei War Bonds. Ossia la possibilità di acquistare online non già dei semplici crediti (anche questo é possibile, comunque), ma dei veri e propri titoli obbligazionari che offriranno, a distanza di sei mesi, oltre al rimborso del loro valore facciale, anche congrue quote supplementari di crediti a titolo d'interesse. L'idea é geniale e siamo certi che verrà copiata da molti, nell'immediato futuro.

Non guardare da questa parte, crucco!
Non guardare da questa parte, crucco!
Pronti alla battaglia... quasi!
Pronti alla battaglia... quasi!
Un 88 perforante a quella distanza é un biglietto di sola andata per l'inferno!
Un 88 perforante a quella distanza é un biglietto di sola andata per l'inferno!


I test della Beta di H&G vanno avanti già da diversi mesi e sarebbe un peccato se chi legge si lasciasse scappare la possibilità di farsi un giro nelle ambientazioni del gioco e annusare un po' che aria tira. Le cose da fare, per migliorare, sono ancora tante, specie nel comparto tecnico. Se é vero, però, che il buon giorno si vede dal mattino, sarebbe ingiusto non attendersi un risultato finale capace di sorprenderci tutti.
Ora basta chiacchiere, però. C'é una guerra da vincere, là fuori!
Heroes & Generals

Heroes & Generals

Fare laguerra costa. H&G é sicuramente un gran gioco ma, com'é nella tradizione dei browser game, richiede tempo e molta pazienza per diventare davero competitivi. A menon di non prendere la scorciatoia che passa per la tasca dove teniamo la carta di credito ricaricabile. Comperando un po' d'oro potremo acquisire velocementei crediti necessari a sbloccare slot personaggio, armi, miglioramenti e molto altro in anticipo rispetto a chi sceglie la linea dura e pura del gioco totalmente gratuito. Il che non é necessariamente un male, dato che chi lavora ha diritto alla giusta mercede. E poi, diciamocelo, la faccenda dei War Bonds che pagano interessi ai giocatori più fedeli é geniale. Specie in tempo di crisi... L'affollamento dei server di un titolo che, lo ricordiamo, é ancora in una versione Beta tutt'altro che perfetta, parla chiaro e non lascia spazio a dubbi. La vittoria in Europa varrà pure una manciata di euro, no?