Hitman Absolution
di
Roberto Vicario
A distanza di pochi giorni dalla presentazione italiana del titolo, siamo tornati nelle sede milanese di Halifax per testare nuovamente l'ultimo capitolo che racconta le gesta dell'agente 47, questa volta in un hands on decisamente più corposo. Se nel precedente articolo abbiamo avuto modo di raccontarvi la struttura generale che il gioco offrirà e sopratutto tutti i nuovi elementi inseriti dagli sviluppatori, in questo cercheremo di illustrarvi come gli sviluppatori hanno lavorato in moda da offrire la massima libertà di azione nell'approccio ad ogni singola missione.
Ad ogni vittima la sua particolare dipartita
Avere tra le mani un codice preliminare del gioco ci ha dato molte più possibilità per testare a fondo tutti gli elementi di gioco. La versione da noi giocata prevedeva quattro missioni complete, di cui una altro non era che il tutorial di cui vi abbiamo già parlato nel precedente articolo di settimana scorsa.
Le restanti missioni ci hanno portato ad esplorare luoghi davvero iconici e ricchi di pathos: quartieri cinesi in festa per il capodanno, alberghi di periferia da quattro soldi, laboratori clandestini di droga, discoteche affollate e tanto altro. A queste location intriganti e ricche di particolari, é stata inoltre associata una componente cinematografica decisamente più marcata rispetto al passato.
Potremo stare qui a raccontarvi di tutto su personaggi e fatti avvenuti all'interno del gioco, ma proprio perché la storia offre momenti davvero forti e sopratutto determinanti per lo stesso agente 47, é giusto che siate voi fan e giocatori a scoprirlo da soli. Piuttosto, é giusto soffermarsi sull'elemento di gioco che maggiormente ci ha colpito durante questo provato: la libertà di approccio.
In una delle prime missioni di gioco, chiamata “King of Chinatown”, per ricevere informazioni su una determinata persona dal nostro informatore di fiducia, ci é stato chiesto di uccidere un tizio che si aggirava nei pressi del quartiere cinese, all'interno del quale deteneva una grossa fetta di mercato derivato da operazioni illecite quali droga, spaccio e probabilmente prostituzione. Avendo anche il favore della polizia, ucciderlo senza creare scompiglio nella folla si é rivelata una missione davvero ardua. La piazza infatti era gremita di gente, - uno dei tanti esempi che mostrano la qualità e la quantità del motore grafico Glacier 2 - ed inoltre, il nostro obiettivo era costantemente scortato da due o tre poliziotti.
Da questo punto in poi, la risoluzione della missione é stata lasciata totalmente nelle mie mani. Intendiamoci, la soluzione più diretta prevedeva l'uccisione del tizio non curanti di guardie e folla, scatenando il panico e cercando di mimetizzarci nella folla. Questo però non é l'atteggiamento da killer professionista, così ci siamo messi ad esplorare la zona in cerca di metodi alternativi.
Si, perché Hitman é proprio questo: esplorazione. Le possibilità date ai giocatori sono davvero tantissime, e solamente un'attenta analisi del contesto di gioco riuscirà a portarle a galla. Vi basti pensare che tra le tante variabili potremo sfruttare, ad esempio, un fucile da cecchino posizionato su un palazzo che da sulla piazza, oppure, recuperare un ordigno esplosivo e piazzarlo in un preciso punto per detornarlo, ma rischiando così di coinvolgere degli ignari civili. Come da tradizione ho trovato anche metodi più puliti ed in grado di non attirare l'attenzione su di noi o di spaventare la folla. Mimetizzandoci nella fiumana di persone e origliando le conversazioni abbiamo scoperto, ad esempio, che si poteva avvelenare il personaggio utilizzando la carne del pesce palla di un sushi bar poco distante, oppure far scattare l'antifurto della supercar dell'obiettivo e con circospezione tramortirlo e gettarlo nel baule.
Questi sono solo alcuni esempio di una missione giocata e rigiocata più volte solamente per il gusto di scoprire un modo alternativo per portarla a termine. Modus operandi che non sarà una mera scelta per chi sta giocando, ma che andrà ad influire sul punteggio finale del nostro contratto. Farci scoprire, uccidere innocenti, compromettere la nostra posizione sono tutti elementi che saranno calcolati con dei veri e propri malus nel conteggio finale del livello.
Ad ogni vittima la sua particolare dipartita
Avere tra le mani un codice preliminare del gioco ci ha dato molte più possibilità per testare a fondo tutti gli elementi di gioco. La versione da noi giocata prevedeva quattro missioni complete, di cui una altro non era che il tutorial di cui vi abbiamo già parlato nel precedente articolo di settimana scorsa.
Le restanti missioni ci hanno portato ad esplorare luoghi davvero iconici e ricchi di pathos: quartieri cinesi in festa per il capodanno, alberghi di periferia da quattro soldi, laboratori clandestini di droga, discoteche affollate e tanto altro. A queste location intriganti e ricche di particolari, é stata inoltre associata una componente cinematografica decisamente più marcata rispetto al passato.
Potremo stare qui a raccontarvi di tutto su personaggi e fatti avvenuti all'interno del gioco, ma proprio perché la storia offre momenti davvero forti e sopratutto determinanti per lo stesso agente 47, é giusto che siate voi fan e giocatori a scoprirlo da soli. Piuttosto, é giusto soffermarsi sull'elemento di gioco che maggiormente ci ha colpito durante questo provato: la libertà di approccio.
In una delle prime missioni di gioco, chiamata “King of Chinatown”, per ricevere informazioni su una determinata persona dal nostro informatore di fiducia, ci é stato chiesto di uccidere un tizio che si aggirava nei pressi del quartiere cinese, all'interno del quale deteneva una grossa fetta di mercato derivato da operazioni illecite quali droga, spaccio e probabilmente prostituzione. Avendo anche il favore della polizia, ucciderlo senza creare scompiglio nella folla si é rivelata una missione davvero ardua. La piazza infatti era gremita di gente, - uno dei tanti esempi che mostrano la qualità e la quantità del motore grafico Glacier 2 - ed inoltre, il nostro obiettivo era costantemente scortato da due o tre poliziotti.
Da questo punto in poi, la risoluzione della missione é stata lasciata totalmente nelle mie mani. Intendiamoci, la soluzione più diretta prevedeva l'uccisione del tizio non curanti di guardie e folla, scatenando il panico e cercando di mimetizzarci nella folla. Questo però non é l'atteggiamento da killer professionista, così ci siamo messi ad esplorare la zona in cerca di metodi alternativi.
Si, perché Hitman é proprio questo: esplorazione. Le possibilità date ai giocatori sono davvero tantissime, e solamente un'attenta analisi del contesto di gioco riuscirà a portarle a galla. Vi basti pensare che tra le tante variabili potremo sfruttare, ad esempio, un fucile da cecchino posizionato su un palazzo che da sulla piazza, oppure, recuperare un ordigno esplosivo e piazzarlo in un preciso punto per detornarlo, ma rischiando così di coinvolgere degli ignari civili. Come da tradizione ho trovato anche metodi più puliti ed in grado di non attirare l'attenzione su di noi o di spaventare la folla. Mimetizzandoci nella fiumana di persone e origliando le conversazioni abbiamo scoperto, ad esempio, che si poteva avvelenare il personaggio utilizzando la carne del pesce palla di un sushi bar poco distante, oppure far scattare l'antifurto della supercar dell'obiettivo e con circospezione tramortirlo e gettarlo nel baule.
Questi sono solo alcuni esempio di una missione giocata e rigiocata più volte solamente per il gusto di scoprire un modo alternativo per portarla a termine. Modus operandi che non sarà una mera scelta per chi sta giocando, ma che andrà ad influire sul punteggio finale del nostro contratto. Farci scoprire, uccidere innocenti, compromettere la nostra posizione sono tutti elementi che saranno calcolati con dei veri e propri malus nel conteggio finale del livello.
Hitman Absolution
Hitman Absolution
Hitman Absolution propone una formula di gioco che prevede un'ampia libertà d'azione mista ad alcuni elementi strettamente cinematografici ma che ben riescono ad amalgamarsi con il contesto di gioco. A questo bisogna aggiungere un comparto tecnico di assoluto spessore. Insomma, i presupporti per un vero e proprio must have ci sono tutti. Staremo a vedere.