Home
di
Davide Ottagono
“La casa, luogo di ritrovo per tutta la famiglia, é l'unico posto abbastanza sicuro da immunizzarci dal mondo corrotto che ci circonda” diceva Pascoli. Eh si, la calda metafora del nido che ancora oggi, nonostante i decenni che ci separano dal poeta romagnolo, vale più che mai. Tra attentati, crisi economica, tragedie sempre più frequenti, guerre in corso ed altre in preparazione, la soluzione é proprio quella di rifugiarsi in casa, nascondendoci tra i dolci affetti familiari che da tempo ci crescono e ci accompagnano.
Sony sembra condividere questo nostro punto di vista, prendendosi il fardello di regalarci una casa tutta nostra, l'Home - appunto - di cui tanto si é discusso negli ultimi anni. No no, non stiamo parlando di beni immobiliari a costo zero, frenate gli entusiasmi. Intendiamo, invece, la comunità virtuale organizzata in stretto riserbo negli studi del colosso nipponico. In tanti lo aspettano come l'avvento di un nuovo Messia: Sony lo erige a Killer Application futura, mezzo mondo non vede l'ora di metterci le mani sopra. Ma, effettivamente, cosa é questo Home?
Premettiamo che Home non é un gioco. Anzi, é quasi impossibile trovare un vocabolo che racchiuda tutte le sue varie sfaccettature. Se proprio dobbiamo paragonarlo a qualcosa allora lo faremo ad un immenso forum. Un forum in cui non solo potremo scambiare opinioni con qualunque parte del globo, ma soprattutto in cui verremo catapultati in prima persona, in carne ed ossa (seppur digitali) nella discussione. Home é libertà, Home é il voler staccare dalla vita quotidiana, perdersi in una città affascinante con amici vicini e lontani, parlare con chi si vuole quando si vuole, impegnarsi in vari passatempi per ammazzare la noia. Home é, appunto, un rifugio dal mondo reale, da quella scuola/lavoro così opprimente che non ci permette di respirare. Home, per i discepoli di Sony, é una vera e propria seconda casa.
Finalmente, come accaduto pochi giorni fa con Killzone 2, siamo riusciti a testare con mano anche questo fantomatico Home. Tutto comincia dalla creazione di un avatar personale grazie al mastodontico editor. Una volta soddisfatti de risultato, non ci resta che trasformarci in una sorta di turisti virtuali e partire all'avventura. Il tutto si dirama dalla piazza principale, il vero cuore pulsante del servizio. Dalla stilosissima piazza, infatti, si apriranno innumerevoli bivi alle strutture più disparate: c'é il cinema, il centro commerciale, la sala giochi con pista da bowling annessa, gli appartamenti condominiali, più altre chicche per il momento bloccate (come l'area speciale, aperta al pubblico solo in occasione di grandi fiere come l'E3 o il Tokyo Game Show). Il primo impatto é strano, un qualcosa di mai provato prima.
Tante persone camminano beatamente attorno a noi, si incontrano, si salutano, scambiano battute, giocano a scacchi, osservano il verdeggiante panorama. Niente di nuovo nel mondo videoludico, converrete, ma stavolta c'é una differenza. Qui non si parla di Intelligenze Artificiali, ma di persone vere che stanno vivendo con noi questa vita parallela. Persone vere che fanno conoscenza o che magari, già in compagnia di amici, si intrattengono con le varie possibilità di Home. Insomma, poter fare qualsiasi cosa con gente sconosciuta e non, non ha prezzo. La potenza di Home sta proprio nel poterci permettere tutto questo senza il minimo sforzo: nonostante ci siano centinaia di migliaia di persone connesse, infatti, i server non accennano ad una minima caduta (eccezion fatta per il caricamento iniziale, unico momento in cui dovremo attendere qualche secondo prima di interagire con altri utenti). Precisata la natura di Home, per coloro che si fossero persi le puntate precedenti, é ora di analizzare una ad una le offerte della beta, comunque un mero assaggio in vista del vero piatto forte.
L'Appartamento sul Mare é un angolino tutto nostro in cui potersi rilassare, lontani dal frastuono del “mondo esterno”. Oltre che a cambiare abbigliamento, potremo anche dedicarci all'arredamento della casa, sia per quanto riguarda il mobilio che per la carta da parati, come in un The Sims qualsiasi (sebbene i nostri alter-ego poligonali non abbiano bisogno di mangiare o dormire come nel titolo sopraccitato). Non tutto sarà disponibile fin dall'inizio, ma oggettistica varia ci verrà regalata soddisfando alcune semplici richieste. Finire giochi, ad esempio, oppure acquistandola dall'apposito centro commerciale (cacciando di tasca nostra veri Euro, in alcuni casi). Peccato solo non si possa mettere mano alla mappatura della casa, anche se la somiglianza di fondo verrà sicuramente ammortizzata dalla larga scelta di stile e di suppellettili, abbastanza ampia per differenziarsi da utente a utente.
Sotto esplicita richiesta, inoltre, potremo aprire l'accesso della nostra magione a persone in particolare, tanto per organizzare una rimpatriata “in famiglia”. Prendendo in prestito l'ormai acclamatissimo editor di Little Big Planet, Sony ci permette anche di tappezzare l'appartamento con foto personali caricate appositamente dall'Hard Disk, oltre che di ascoltare musica (e qui non c'é Hard Disk che tenga, temiamo, per logici problemi di copyright). Scomparsa dai riflettori la tanto chiacchierata Hall of Fame, lo stanzino in cui poter ammirare i trofei guadagnati con una dimensione in più. Qualcuno ricorderà come i trofei, infatti, fossero stati annunciati in stretta correlazione alla “sala della fama” di Home e come poi per ingannare l'attesa ci furono regalate le immaginette che oggi tanto sfoggiamo sulla XMB. A cosa vogliamo arrivare? Niente Hall of Fame, almeno nella beta. Ancora più preoccupante che Sony non si professi più di tanto sul futuro, inoltre. Che quindi i trofei siano destinati a rimanere abbozzati sotto il nostro ID Online? Solo il tempo saprà risponderci.
Nel caso volessimo svagarci in compagnia degli ultimi prodotti Sony, invece, il Cinema farà al caso nostro. Multisala decorato da pubblicità interne di ogni tipo, questo teatro a più piani ci darà la possibilità di visionare i trailer più recenti sui nostri giochi preferiti o dei lungometraggi in uscita. Non particolarmente utile data la reperibilità dei medesimi contenuti in giro per la rete (o, ironicamente, dallo Store stesso), ma pur sempre una ventata d'aria fresca se goduta in comitiva.
Dulcis in fundo, la Pista da Bowling, una sorta di Paese dei Balocchi costellato di tavoli da biliardo, cabinati da sala giochi e - guarda un po' - piste da bowling. Probabilmente la location in cui abbiamo speso più ore, tra sfide sul filo del rasoio, bestemmie al limite della cristianità e tifi da stadio manco fosse la finale di Champions League.
Tranquilli, Sony ha pensato anche a chi bazzica nel mondo online da tempo. Siete lupi da branco affamati di vittime? Magari fate già parte di un clan tutto vostro? Allora compratevi un bel club per incontrarvi tutti: organizzare tattiche e stare assieme non é mai stato così comodo, grazie anche ad un sistema di gradi interni che permette di eleggere un capo e di donargli poteri “illimitati” sulla gestione del circolo. Peccato che questa sede sia gratuita solo in fase di beta, mentre già con la versione 1.00 dovremo mettere mano ai portafogli. Non si sa quanto verrà a costare, come non si sa nemmeno se ci sarà un canone mensile o pagheremo interamente al momento dell'iscrizione, ma fatto sta che l'idea di spogliarci dei nostri averi per uno spazietto in più non ci garba granché.
Cosa non abbiamo potuto provare? Ci sono effettivamente tante chicche, comunque presenti in Home completo, che nella beta non sono nemmeno progettate di striscio. Ad esempio, in un modo o nell'altro, un giorno si potrà entrare in possesso di altri appartamenti oltre a quello sul mare. Confermate anche le sezioni dedicate ai giochi singoli. Nella prima fase del testing infatti (parliamo della closed beta) erano già presenti il bar di Sullivan (comprimario in Uncharted, per chi non lo sapesse) e zone riservate a Warhawk, Resistance o Far Cry 2, a dimostrazione di come anche i third party si stiano smuovendo. Anche qui, come per il resto, non troveremo un'utilità precisa, ma più che altro varie funzionalità complementari al gioco in questione.
Ok, fine dello spettacolo, é arrivato il momento delle cattive notizie. Come ogni cosa al mondo, anche Home ha un risvolto della medaglia meno piacevole, probabilmente legato alla natura ancora acerba del prodotto. I caricamenti tra una zona e l'altra, ad esempio, risultano a dir poco estenuanti. Aspettare una ventina di secondi anche per entrare ed uscire da una sala del cinema é da suicidio puro; se poi aggiungiamo qualche fastidioso bug legato alla comunicazione vocale allora sì che crollano i pilastri fondamentali su cui Home dovrebbe reggersi. In ogni caso, niente che non possa essere messo apposto da qui alla sua effettiva uscita (avvolta nell'ombra, al momento), ma utilizzare un microfono e spesso essere uditi solo da una piccola percentuale di persone che ci attorniano non é il massimo della felicità, soprattutto in un titolo che promette di rivoltare i canoni della comunicazione virtuale.
Sony sembra condividere questo nostro punto di vista, prendendosi il fardello di regalarci una casa tutta nostra, l'Home - appunto - di cui tanto si é discusso negli ultimi anni. No no, non stiamo parlando di beni immobiliari a costo zero, frenate gli entusiasmi. Intendiamo, invece, la comunità virtuale organizzata in stretto riserbo negli studi del colosso nipponico. In tanti lo aspettano come l'avvento di un nuovo Messia: Sony lo erige a Killer Application futura, mezzo mondo non vede l'ora di metterci le mani sopra. Ma, effettivamente, cosa é questo Home?
Premettiamo che Home non é un gioco. Anzi, é quasi impossibile trovare un vocabolo che racchiuda tutte le sue varie sfaccettature. Se proprio dobbiamo paragonarlo a qualcosa allora lo faremo ad un immenso forum. Un forum in cui non solo potremo scambiare opinioni con qualunque parte del globo, ma soprattutto in cui verremo catapultati in prima persona, in carne ed ossa (seppur digitali) nella discussione. Home é libertà, Home é il voler staccare dalla vita quotidiana, perdersi in una città affascinante con amici vicini e lontani, parlare con chi si vuole quando si vuole, impegnarsi in vari passatempi per ammazzare la noia. Home é, appunto, un rifugio dal mondo reale, da quella scuola/lavoro così opprimente che non ci permette di respirare. Home, per i discepoli di Sony, é una vera e propria seconda casa.
Finalmente, come accaduto pochi giorni fa con Killzone 2, siamo riusciti a testare con mano anche questo fantomatico Home. Tutto comincia dalla creazione di un avatar personale grazie al mastodontico editor. Una volta soddisfatti de risultato, non ci resta che trasformarci in una sorta di turisti virtuali e partire all'avventura. Il tutto si dirama dalla piazza principale, il vero cuore pulsante del servizio. Dalla stilosissima piazza, infatti, si apriranno innumerevoli bivi alle strutture più disparate: c'é il cinema, il centro commerciale, la sala giochi con pista da bowling annessa, gli appartamenti condominiali, più altre chicche per il momento bloccate (come l'area speciale, aperta al pubblico solo in occasione di grandi fiere come l'E3 o il Tokyo Game Show). Il primo impatto é strano, un qualcosa di mai provato prima.
Tante persone camminano beatamente attorno a noi, si incontrano, si salutano, scambiano battute, giocano a scacchi, osservano il verdeggiante panorama. Niente di nuovo nel mondo videoludico, converrete, ma stavolta c'é una differenza. Qui non si parla di Intelligenze Artificiali, ma di persone vere che stanno vivendo con noi questa vita parallela. Persone vere che fanno conoscenza o che magari, già in compagnia di amici, si intrattengono con le varie possibilità di Home. Insomma, poter fare qualsiasi cosa con gente sconosciuta e non, non ha prezzo. La potenza di Home sta proprio nel poterci permettere tutto questo senza il minimo sforzo: nonostante ci siano centinaia di migliaia di persone connesse, infatti, i server non accennano ad una minima caduta (eccezion fatta per il caricamento iniziale, unico momento in cui dovremo attendere qualche secondo prima di interagire con altri utenti). Precisata la natura di Home, per coloro che si fossero persi le puntate precedenti, é ora di analizzare una ad una le offerte della beta, comunque un mero assaggio in vista del vero piatto forte.
L'Appartamento sul Mare é un angolino tutto nostro in cui potersi rilassare, lontani dal frastuono del “mondo esterno”. Oltre che a cambiare abbigliamento, potremo anche dedicarci all'arredamento della casa, sia per quanto riguarda il mobilio che per la carta da parati, come in un The Sims qualsiasi (sebbene i nostri alter-ego poligonali non abbiano bisogno di mangiare o dormire come nel titolo sopraccitato). Non tutto sarà disponibile fin dall'inizio, ma oggettistica varia ci verrà regalata soddisfando alcune semplici richieste. Finire giochi, ad esempio, oppure acquistandola dall'apposito centro commerciale (cacciando di tasca nostra veri Euro, in alcuni casi). Peccato solo non si possa mettere mano alla mappatura della casa, anche se la somiglianza di fondo verrà sicuramente ammortizzata dalla larga scelta di stile e di suppellettili, abbastanza ampia per differenziarsi da utente a utente.
Sotto esplicita richiesta, inoltre, potremo aprire l'accesso della nostra magione a persone in particolare, tanto per organizzare una rimpatriata “in famiglia”. Prendendo in prestito l'ormai acclamatissimo editor di Little Big Planet, Sony ci permette anche di tappezzare l'appartamento con foto personali caricate appositamente dall'Hard Disk, oltre che di ascoltare musica (e qui non c'é Hard Disk che tenga, temiamo, per logici problemi di copyright). Scomparsa dai riflettori la tanto chiacchierata Hall of Fame, lo stanzino in cui poter ammirare i trofei guadagnati con una dimensione in più. Qualcuno ricorderà come i trofei, infatti, fossero stati annunciati in stretta correlazione alla “sala della fama” di Home e come poi per ingannare l'attesa ci furono regalate le immaginette che oggi tanto sfoggiamo sulla XMB. A cosa vogliamo arrivare? Niente Hall of Fame, almeno nella beta. Ancora più preoccupante che Sony non si professi più di tanto sul futuro, inoltre. Che quindi i trofei siano destinati a rimanere abbozzati sotto il nostro ID Online? Solo il tempo saprà risponderci.
Nel caso volessimo svagarci in compagnia degli ultimi prodotti Sony, invece, il Cinema farà al caso nostro. Multisala decorato da pubblicità interne di ogni tipo, questo teatro a più piani ci darà la possibilità di visionare i trailer più recenti sui nostri giochi preferiti o dei lungometraggi in uscita. Non particolarmente utile data la reperibilità dei medesimi contenuti in giro per la rete (o, ironicamente, dallo Store stesso), ma pur sempre una ventata d'aria fresca se goduta in comitiva.
Dulcis in fundo, la Pista da Bowling, una sorta di Paese dei Balocchi costellato di tavoli da biliardo, cabinati da sala giochi e - guarda un po' - piste da bowling. Probabilmente la location in cui abbiamo speso più ore, tra sfide sul filo del rasoio, bestemmie al limite della cristianità e tifi da stadio manco fosse la finale di Champions League.
Tranquilli, Sony ha pensato anche a chi bazzica nel mondo online da tempo. Siete lupi da branco affamati di vittime? Magari fate già parte di un clan tutto vostro? Allora compratevi un bel club per incontrarvi tutti: organizzare tattiche e stare assieme non é mai stato così comodo, grazie anche ad un sistema di gradi interni che permette di eleggere un capo e di donargli poteri “illimitati” sulla gestione del circolo. Peccato che questa sede sia gratuita solo in fase di beta, mentre già con la versione 1.00 dovremo mettere mano ai portafogli. Non si sa quanto verrà a costare, come non si sa nemmeno se ci sarà un canone mensile o pagheremo interamente al momento dell'iscrizione, ma fatto sta che l'idea di spogliarci dei nostri averi per uno spazietto in più non ci garba granché.
Cosa non abbiamo potuto provare? Ci sono effettivamente tante chicche, comunque presenti in Home completo, che nella beta non sono nemmeno progettate di striscio. Ad esempio, in un modo o nell'altro, un giorno si potrà entrare in possesso di altri appartamenti oltre a quello sul mare. Confermate anche le sezioni dedicate ai giochi singoli. Nella prima fase del testing infatti (parliamo della closed beta) erano già presenti il bar di Sullivan (comprimario in Uncharted, per chi non lo sapesse) e zone riservate a Warhawk, Resistance o Far Cry 2, a dimostrazione di come anche i third party si stiano smuovendo. Anche qui, come per il resto, non troveremo un'utilità precisa, ma più che altro varie funzionalità complementari al gioco in questione.
Ok, fine dello spettacolo, é arrivato il momento delle cattive notizie. Come ogni cosa al mondo, anche Home ha un risvolto della medaglia meno piacevole, probabilmente legato alla natura ancora acerba del prodotto. I caricamenti tra una zona e l'altra, ad esempio, risultano a dir poco estenuanti. Aspettare una ventina di secondi anche per entrare ed uscire da una sala del cinema é da suicidio puro; se poi aggiungiamo qualche fastidioso bug legato alla comunicazione vocale allora sì che crollano i pilastri fondamentali su cui Home dovrebbe reggersi. In ogni caso, niente che non possa essere messo apposto da qui alla sua effettiva uscita (avvolta nell'ombra, al momento), ma utilizzare un microfono e spesso essere uditi solo da una piccola percentuale di persone che ci attorniano non é il massimo della felicità, soprattutto in un titolo che promette di rivoltare i canoni della comunicazione virtuale.
Home
Home
Siamo arrivati al capolinea dell'articolo, gente. Piaciuto il tour per Home? Speriamo di sì, proprio come é piaciuto a noi. In fin dei conti, Home si é rivelato essere proprio quella rivoluzione che Sony prometteva da anni, carico di uno stile accattivante e di mille nuove possibilità mai assaggiate prima in modo così grande. Se tutti i piccoli difetti venissero ricalibrati al meglio, PS3 potrebbe finalmente aprirsi senza problemi a grandi e piccini. Sia chiaro, Home é opzionale, non un obbligo. É inutile quindi lamentarsi della sua utilità fine a sé stessa e della totale perdita di tempo che comporta: come un qualsiasi gioco, Home vuole solo divertire e far passare ore spensierate nel relax più totale, non porsi al centro della scena o costringere qualcuno a fruirne. Una volta accettata la sua natura, non possiamo far altro che darvi il benvenuto a casa.