Hunted: The Demon Forge

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La capitale Inglese ha il suo indubbio fascino. I ponti del Tamigi sono carichi di magia e Regent Street mantiene inalterato il suo appeal da via dello shopping; anche in giornate soleggiate, i primi mesi dell'anno vedono Londra spesso spazzata da un vento gelido che le regala quell'atmosfera misteriosa tanto cara a Sherlock Holmes e Dylan Dog. Ma nelle sue piazze, Londra nasconde anche uno dei quartier generali della Bethesda Software, dove Gamesurf é volata per voi alla scoperta di un titolo dalle atmosfere dark fantasy e che risponderà al nome di Hunted : The Demon Forge.
Pur non avendo avuto modo di provare “con mano” la versione PC del gioco appena citato, ci é parso subito chiaro che Hunted é un titolo dalle molte potenzialità, pur essendo - allo stato attuale, lontanissimo dal completamento e, invero, piuttosto acerbo.

Ci troveremo a muoverci, inizialmente, nella città di Dyfed, un tempo rigogliosa metropoli di frontiera ed ora centro di tutte le nefandezze contro le quali dovremo misurarci, nell'Universo oscuro che ci verrà messo a disposizione dai programmatori. Fin dal menù iniziale, apparirà chiaro che il titolo patrocinato da Bethesda nasce dalla passione dei programmatori per l'immortale gioco di ruolo “Dungeons & Dragons”, per le sue atmosfere gravide di tristi presagi e per la sua natura smaccatamente cooperativa. Non a caso, infatti, troveremo due personaggi principali : Elara, una Cacciatrice a metà strada fra una serafina e un elfo e Caddoc, controparte maschile tutto muscoli e violenza. Saranno questi due i personaggi che i giocatori saranno chiamati ad impersonare e, nel caso di una partita in singolo, uno dei due verrà comunque guidato dall'Intelligenza Artificiale del computer - anche se questo aspetto, al momento, é piuttosto fumoso: non abbiamo potuto vedere, infatti, come se la cavi la IA in una partita in singolo.



Elara é decisamente portata agli scontri a lunga distanza : la sua arma favorita, infatti, é l'arco. Durante lo scorrere del gioco, Elara entrerà in possesso di archi con gittata sempre più lunga e con poteri speciali sempre più raffinati; naturalmente, la nostra bella protagonista non disdegnerà lo scontro corpo a corpo, preferendo però pugnali e spade corte. Di contro, Caddoc avrà a sua disposizione un nutrito numero di spade, asce e scudi, di crescente potere; sul fronte degli scudi é bene sottolineare che non sono “eterni”, come poteva accadere per esempio in “Rune”, ma si usureranno nel corso dei combattimenti, fino a costringere il giocatore a cambiarli o abbandonarli.
Naturalmente, non ci saranno solo armi “tradizionali” nel gioco: in effetti, un ruolo preponderante lo occuperà la magia, come nella migliore tradizione di D&D. Non abbiamo potuto vedere molte forme di incantamento, ma quello che ci é stato mostrato, sotto questo aspetto, ci ha colpito positivamente. Nonostante la ridondanza degli incantesimi, infatti, tanto quelli di Fuoco quanto quelli di Ghiaccio ci sono piaciuti non poco; inoltre,i programmatori hanno aggiunto delle chicche davvero interessanti, come la possibilità di utilizzare un incantesimo offensivo (per esempio, la sfera di fuoco) sul nostro partner, in modo da incrementare i suoi poteri in maniera temporanea.

Facendo un esempio pratico, abbiamo potuto constatare come, in un momento di massima attività nemica, Elara, lanciando un incantesimo di fuoco su Caddoc, lo abbia reso per qualche istante non dissimile dalla Torcia Umana dei Fantastici Quattro; con questo potere, Caddoc si é gettato nelle file nemiche incenerendo al contatto le creature mostruose (sulle quali, ahinoi, non ci é stato dato di sapere nulla) che gli si paravano davanti. In un altro caso, Elara ha adottato l'incantesimo di “Levitazione” contro alcuni zombi (o presunti tali) e, mentre quelle creature erano sospese a mezz'aria e impossibilitati a difendersi, Caddoc li ha finiti a colpi di spada. Come si può facilmente evincere da questi brevi episodi, Hunted : The Demon Forge é un titolo, lo ribadiamo, tutto incentrato sulla cooperazione. Proprio uno dei programmatori presenti alla dimostrazione ha ribadito il concetto : come in Dungeons & Dragons, il solo modo di uscire vittoriosi dalla pugna é collaborare e aiutarsi vicendevolmente in tutte le situazioni.

Rimanendo in ambito co-op, alla fine della presentazione abbiamo potuto vedere in tutta la sua maestosa mostruosità uno dei boss di fine livello che costelleranno l'intera avventura : un mostro enorme che ci ha fatto pensare, in qualche misura, alla Regina degli Alien vista nel film di James Cameron, un chiaro omaggio alle opere di Giger. Alla fine del combattimento, abbiamo visto Caddoc afferrare il cranio di questo mostro e piegarlo da un lato, scoprendogli il collo : a quel punto, Elara ha prontamente incoccato una freccia e l'ha scoccata contro il collo della creatura, trapassandolo e uccidendola. Un momento davvero galvanizzante, per il quale ci é molto dispiaciuto essere relegati al ruolo di semplici spettatori.

Per stemperare un po' alcune situazioni - in effetti, l'azione é sempre piuttosto serrata - sono stati inclusi alcuni divertenti script che allevieranno la tensione; i nostri due protagonisti, ad un certo punto, si imbattono in una creatura mostruosa dalle sembianze di un occhio gigante. Elara allora chiederà a Caddoc : “Secondo te, cos'e' quello?”. Lui risponderà semplicemente : “Un occhio gigante, mi pare ovvio!”. Possiamo supporre che ci saranno un discreto numero di situazioni affini sparse per tutto il gioco che - sempre per il momento, non possiamo quantificare quanto sarà lungo né, tantomeno, quando sarà pronto.

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Da quello che abbiamo potuto vedere, l'intera avventura ruoterà attorno al possesso di speciali cristalli magici, cristalli che saranno indispensabili per far progredire le abilità speciali (magiche e fisiche) dei personaggi secondo uno schema ad albero non troppo dissimile da quanto visto nel campione del genere, ovvero il mai sufficientemente apprezzato Dark Messiah of Might & Magic.
Questi cristalli, uniti anche a pozioni, saranno vitali per far riprendere il partner ferito; a tal proposito, é bene sottolineare due assenze : HUD e zaino. Allo stato attuale dei lavori, infatti, non é previsto alcun tipo di interfaccia per i giocatori : in caso di ferite, lo schermo diverrà progressivamente rosso sangue, fino alla dipartita del personaggio - a meno di non trovare un riparo e attendere qualche secondo, in perfetto stile Call Of Duty. A questo, va aggiunta la totale assenza di uno zaino, cosa questa che ci permetterà di portare con noi solo due armi per volta. Qualora si troverà un arma migliore di quella in dotazione e si deciderà di adottarla, quella vecchia dovrà essere necessariamente “sacrificata” in favore di quella nuova. Una scelta che non ci sentiamo di condividere : come già scritto più volte e come ribadito dai programmatori, Hunted é un figlio naturale di Dungeons & Dragons, dove lo zaino svolgeva una funzione vitale nella vita virtuale di qualsiasi personaggio, non foss'altro che per lo stock dell'equipaggiamento.

Sul fronte strettamente tecnico, é difficile, al momento, tirare giù qualsiasi tipo di conclusione, ma sicuramente abbiamo visto abbastanza per stilare qualche parere : i programmatori si sono affidati all'Unreal Engine 3 - lo stesso che ha mosso Gears Of War, tanto per citare un titolo, ed é proprio a questo gioco che Hunted paga un vistoso contributo : se é vero, infatti, che Caddoc rispecchia perfettamente il “classico” guerriero pelato pieno di muscoli (proprio come il protagonista di GoW, solo senza tuta da battaglia e fucile), é altrettanto vero che Elara ci é sembrata un po' troppo “spigolosa” nelle sue forme, risultando molto meno gradevole di quanto in realtà potrebbe essere con qualche ritocco qua e là. Anche nelle situazioni in cui é necessario cercare copertura dietro ad un muro per sfuggire ad una pioggia di frecce nemiche, le animazioni che accompagneranno i nostri due protagonisti ricorderanno fin troppo da vicino il buon Marcus Fenix che si ripara dalle locuste. Gli ambienti spazieranno molto, da Dungeons sotterranei ad ampi spazi aperti, villaggi infestati e grotte demoniache : non abbiamo potuto testare quale sarà il grado di interazione con l'ambiente ma, allo stato attuale, ci é sembrato piuttosto limitato.

Per quanto ci é stato dato vedere, poi, i salvataggi non saranno liberi in nessuna delle incarnazioni previste (PS3, XBox 360 e Personal Computer), ma solo ed esclusivamente presso appositi checkpoint rappresentati come delle “fontane” non troppo diverse da quanto visto in Titan Quest. In tali checkpoint, sarà possibile, qualora lo si desideri, effettuare uno “switch” del personaggio : si potrà infatti passare al controllo di Elara o Caddoc in uno qualsiasi dei punti di salvataggio - cosa questa che dona sicuramente una maggiore varietà ad un gameplay altrimenti un po' troppo simile a se stesso.

In effetti, almeno per quanto trapelato durante la nostra breve sessione dimostrativa, pare che non ci saranno delle vere e proprie sottoquest lungo la trama principale: sarà possibile deviare il percorso alla ricerca di qualche oggetto speciale ma nel complesso sarà solo la trama principale a fare da sfondo alle avventure di Caddoc ed Elara, con poche deviazioni. La presenza di alcuni puzzle più o meno elementari (trova la leva che apre la porta, parla col personaggio per avere una certa chiave, etc), aiuterà non poco a inframezzare l'azione con qualche momento dedicato al mero ragionamento.
Anche se non ne abbiamo visto alcun esempio, ci é stato detto che ci saranno numerosi dialoghi - anche con PNG defunti, che aiuteranno non poco a delineare la trama che si preannuncia oscura, complessa e piuttosto articolata.

E'davvero troppo presto per tirare qualsiasi tipo di conclusione : indubbiamente il titolo patrocinato da Bethesda ha numerose potenzialità, nonostante allo stato attuale dei lavori non esiteremmo a definirlo acerbo. Non essendo prevista una data di uscita, aspetteremo pazientemente di poter visitare la città di Dyfed e affrontare così i suoi oscuri famigli.

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Hunted: The Demon Forge

Hunted: The Demon Forge

Hunted : The Demon Forge é un titolo di sicuro interesse. Non particolarmente innovativo e non particolarmente brillante dal punto di vista grafico - almeno allo stato attuale dei lavori, il titolo patrocinato da Bethesda é sicuramente affascinante, oscuro e con l'indubbio pregio di essere pensato specificamente per il co-op. Borderlands insegna che i videogiocatori amano cimentarsi in LAN e sul Web in sfide che li mettano insieme contro i mostri generati dal computer. Hunted promette proprio questo e molto di più. Non resta che aspettare...!

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