Hunter: The Reckoning
Ci sono diversi modi per sfruttare una licenza importante ma Interplay, confermandosi nuovamente come uno dei publisher più "originali" sulla piazza ha scelto una strada ultimamente poco transitata, quella dei picchiaduro a scorrimento. Se il nominare questo genere ha riportato alla mente cari ricordi di titoli come Final Fight, Streets of Rage e Double Dragon, ci duole fugare ogni illusione dicendo che Hunter: The Reckoning non é esattamente un picchiaduro a scorrimento, non nel senso più puro del termine, ma un gioco d'azione comunque basato sul contatto "fisico" con gli avversari (e sull'attraversamento sequenziale dei livelli). Nella speranza che in futuro qualcuno si spinga un po' oltre e riporti davvero su schermo le gesta dei classici picchiatori da strada, terminiamo le nostre divagazioni facendo una piccola retrospettiva. Hunter: The Reckoning si basa sull'ambientazione horror-fantasy creata dall'editore americano White Wolf per il Gioco di Ruolo tradizionale World of Darkness, tra i leader nel settore (perlomeno in America) in fatto a vendite e seguito di appassionati. Quello che in origine é un gioco di ruolo "carta e penna" a tutti gli effetti, sugli schermi dei possessori di Xbox diventerà un gioco d'azione fortemente basato sul combattimento e dotato di una buona componente multiplayer. Ma andiamo con ordine..
L'APPARENZA PUO' INGANNARE
La storia che ci verrà narrata nei primi minuti di Hunter: The Reckoning, in questo caso più che mai semplice pretesto dato il genere di gioco, parla di un mondo diviso in due piani dell'esistenza: quello apparente, con la vita di tutti i giorni così come siamo soliti vederla (e viverla) e un secondo piano oscuro da cui efferate mostruosità decidono le sorti della specie umana, facendosi gioco delle nostre esistenze e nascondendosi in mezzo agli stessi abitanti della Terra. Solo un ristretta cerchia di persone, in possesso del dono chiamato Seconda Vista può guardare oltre il piano cosiddetto "apparente" e osservare ciò che realmente esiste al di là di esso. I protagonisti dell'avventura, o meglio gli eroi di cui faremo le veci, possiedono proprio questa speciale abilità, insieme a una certa predisposizione per l'uso disinvolto di armi bianche, da fuoco e della magia. Nei primi momenti di gioco, dopo aver assistito (per ragioni diverse) all'esecuzione di un uomo, i quattro riceveranno proprio la Seconda Vista, e dopo aver preso coscienza della realtà che li circonda inizieranno, letteralmente, a fare una carneficina come se ne sono viste di rado nel campo dei videogiochi
L'APPARENZA PUO' INGANNARE
La storia che ci verrà narrata nei primi minuti di Hunter: The Reckoning, in questo caso più che mai semplice pretesto dato il genere di gioco, parla di un mondo diviso in due piani dell'esistenza: quello apparente, con la vita di tutti i giorni così come siamo soliti vederla (e viverla) e un secondo piano oscuro da cui efferate mostruosità decidono le sorti della specie umana, facendosi gioco delle nostre esistenze e nascondendosi in mezzo agli stessi abitanti della Terra. Solo un ristretta cerchia di persone, in possesso del dono chiamato Seconda Vista può guardare oltre il piano cosiddetto "apparente" e osservare ciò che realmente esiste al di là di esso. I protagonisti dell'avventura, o meglio gli eroi di cui faremo le veci, possiedono proprio questa speciale abilità, insieme a una certa predisposizione per l'uso disinvolto di armi bianche, da fuoco e della magia. Nei primi momenti di gioco, dopo aver assistito (per ragioni diverse) all'esecuzione di un uomo, i quattro riceveranno proprio la Seconda Vista, e dopo aver preso coscienza della realtà che li circonda inizieranno, letteralmente, a fare una carneficina come se ne sono viste di rado nel campo dei videogiochi