Ico
di
Redazione
Nel frastuono di una fiera che a tratti assomiglia più a uno spettacolo pirotecnico (E3), accorgersi dei giochi posti in secondo piano dall'organizzazione é spesso e volentieri un'operazione che va studiata a tavolino, di fronte a una caterva di press release, cataloghi e opuscoli assortiti. E' più o meno in questo modo che, circa tre mesi fa, siamo riusciti a ritagliarci uno spazietto nell'affolatissima kermesse losangelina per dedicarci a Ico, nuova promessa di Sony Computer Entertainment per PlayStation 2
CUORE MALINCONICO
Nel mondo di Ico ogni generazione assiste alla nascita di un bambino del tutto particolare e, suo malgrado, prescelto dalla sorte. E' un infante che porta sul capo il segno del tragico destino che lo attende, un percorso segnalato proprio da quella strana coppia di corna che ne adornano la testa. Ico é questo bambino. All'età di dodici anni i capi villaggio lo bloccano e decidono di purificare la loro comunità sacrificando Ico, visto come l'incarnazione del diavolo. Ico viene quindi trasportato in un castello e qui rinchiuso in una sorta di tomba, non prima che sia stato messo letteralmente a fuoco dai popolani..
Una tragica conclusione si trasforma, però, nell'inizio di un'avventura che caratterizza la vita del giovane Ico e, assai più importante, permette a Sony Computer Entertainment America di regalarci uno dei giochi più caratteristici e promettenti di questa fine estate e del prossimo autunno. Nell'enorme castello, infatti, Ico sogna (o pensa di sognare?) Yorda, una principessa tenuta prigioniera da una regina malvagia. Al suo risveglio Yorda si trova ai piedi di Ico, é vera, non é stato solo un sogno... oppure é l'intero sogno che prosegue?
Ico non sembra porsi il problema, lo scopo ora é quello di porre in salvo la giovane Yorda, proteggendola dai mille intrighi e pericoli di un castello fuori misura e dall'attacco di misteriose forze "nere", ombre che mirano a trattenere all'interno delle mura la giovane Yorda. Armato (inizialmente?) di un bastone, di coraggio e ricolmo di fiducia in se stesso, Ico ripone nelle sue mani e in quelle del giocatore la sorte sua e di Yorda
CUORE MALINCONICO
Nel mondo di Ico ogni generazione assiste alla nascita di un bambino del tutto particolare e, suo malgrado, prescelto dalla sorte. E' un infante che porta sul capo il segno del tragico destino che lo attende, un percorso segnalato proprio da quella strana coppia di corna che ne adornano la testa. Ico é questo bambino. All'età di dodici anni i capi villaggio lo bloccano e decidono di purificare la loro comunità sacrificando Ico, visto come l'incarnazione del diavolo. Ico viene quindi trasportato in un castello e qui rinchiuso in una sorta di tomba, non prima che sia stato messo letteralmente a fuoco dai popolani..
Una tragica conclusione si trasforma, però, nell'inizio di un'avventura che caratterizza la vita del giovane Ico e, assai più importante, permette a Sony Computer Entertainment America di regalarci uno dei giochi più caratteristici e promettenti di questa fine estate e del prossimo autunno. Nell'enorme castello, infatti, Ico sogna (o pensa di sognare?) Yorda, una principessa tenuta prigioniera da una regina malvagia. Al suo risveglio Yorda si trova ai piedi di Ico, é vera, non é stato solo un sogno... oppure é l'intero sogno che prosegue?
Ico non sembra porsi il problema, lo scopo ora é quello di porre in salvo la giovane Yorda, proteggendola dai mille intrighi e pericoli di un castello fuori misura e dall'attacco di misteriose forze "nere", ombre che mirano a trattenere all'interno delle mura la giovane Yorda. Armato (inizialmente?) di un bastone, di coraggio e ricolmo di fiducia in se stesso, Ico ripone nelle sue mani e in quelle del giocatore la sorte sua e di Yorda
Ico
Ico
Ico è indubbiamente una delle promesse più anomale, intriganti e deliziose (non esiste parola più adatta) di questa fine estate e del prossimo autunno. Il gioco offre un'idea originale, ma che pare già vincente, unita a una realizzazione grafica che non dovrebbe scontentare neanche i più esigenti tra i giocatori. Se gli sviluppatori sapranno accompagnare a quanto appena descritto una buona varietà di gioco e una longevità di pari livello, potremo contare su uno di quei titoli che vengono definiti "sleeper-hit" (le sorprese della stagione, insomma).