Ico

... E VIENE DA LONTANO
Ico é in sviluppo negli studi di SCEA da ormai alcuni anni. Le sorti del progetto sono sempre state attorniate dalla nebbia... iniziato come progetto pensato per PSone, il gioco é stato poi accantonato momentaneamente, per ritrovare vigore e nuovo motivo di esistenza grazie alla PlayStation 2. Ico é stato inizialmente presentato all'E3 dello scorso anno, senza che nessuno, né allo sviluppo, né tantomento alla produzione, si preoccupasse più di tanto di far capire esattamente cosa fosse Ico. All'ultima edizione dell'E3, finalmente il gioco é stato presentato in formato giocabile e completamente svelato agli occhi degli astanti, con inoltre la promessa di una pubblicazione addirittura in agosto negli Stati Uniti. Partiamo dal fondo: siamo in agosto ed é perlomeno inverosimile che il gioco arrivi sugli scaffali durante questo mese, vista la mancanza di ogni ulteriore conferma o comunicazione di Sony, che anzi tace e rimanda probabilmente l'intera questione a settembre. Poco male comunque

Lo sviluppo é stato affidato, fin dalla sua concezione, a un team nuovo interno a Sony, che può contare su Ico come unico gioco nel proprio curriculum vitae. Ma l'importanza dei singoli sul gruppo é presto dimostrata, se é vero che all'interno del team si celano le due menti principali dell'ex Whoopie Camp (Tomba! per PSone) e, soprattutto, ex di Capcom (soprattutto in arrivo dagli studi del buon Kenji Inafune, leggasi "Mr. Mega Man") e di Konami. Il gioco, effettivamente, é solamente sviluppato negli Stati Uniti, perché tradisce immediatamente le radici ideologiche con il Giappone e, più in generale, con un'ambientazione e un gusto per il fantasy (nonché lo stile con cui sono realizzati i personaggi) del tutto nipponico
La realizzazione tecnica potrebbe, quasi giustamente, essere relegata in secondo piano in un gioco quale Ico ed effettivamente le inquadrature particolarmente lontane non sembrano voler rendere particolare omaggio allo sforzo dei tecnici. Ico, invece, può anche contare su una veste grafica davvero di prima importanza, con una mole poligonale degna dei migliori titoli per PS2, una serie di effetti di luce (e soprattutto di ombre) senza macchia, alcune deformazioni (quelle applicate ai nemici-ombra) degne di nota. Il tutto viene "condito" da animazioni davvero apprezzabili e adatte allo stile e all'atmosfera del gioco. Qualche parola va anche spesa per il commento sonoro, con la scelta di effetti particolarmente "rurali" e campestri assolutamente strepitosi nel ricostruire un'ambientazione tutta particolare e capace di dare al gioco quel tocco di "magia" che non manca mai ai progetti più riusciti. Possiamo solo incrociare le dita e sperare che il tutto non venga rovinato da qualche "dimenticanza" sotto il profilo del gameplay. Appuntamento per i prossimi mesi, con la recensione di Ico.