IGI 2: Covert Strike


SHOOTER SI NASCE, INVISIBILI SI DIVENTA

Il mesi a cavallo tra il 2000 e il 2001 hanno rappresentato di sicuro un momento memorabile per gli "shooter" per PC: in quel periodo, infatti, sono approdati sui nostri monitor una serie di titoloni che, in breve tempo, hanno saputo imporsi per la loro qualità ma soprattutto per l'innovazione insita nel loro gameplay: la componente "stealth".

Questo particolare genere, che negli sparatutto in prima persona è stato inaugurato probabilmente dal grande Thief all'inizio del '99, viene utilizzato per indicare tutti quei giochi nei quali la parola "azione" deve necessariamente fare rima con "riflessione": niente più carneficine, dunque, ma uno studio attento dei propri spostamenti e una continua ricerca del modo migliore in cui eliminare i propri nemici, rendendosi appunto "invisibili" fino al momento di entrare in azione.

Tra i più celebri stealth-tactical shooter del periodo ricordiamo Hitman, No One Lives Forever e Project IGI; più tardi arriveranno Operation Flashpoint e Ghost Recon. Del terzetto, possiamo dire che Project IGI sia stato forse il più bistrattato dalla critica e dai giocatori, passando un po' in sordina nonostante non fosse affatto un brutto gioco e, anzi, contenesse al suo interno una notevole sfida.

Dopo un paio di anni, la Innerloop (casa norvegese sviluppatrice del primo episodio) ci riprova e, forte dell'esperienza e delle critiche mosse al predecessore, promette di sfornare un seguito ricco di novità.



IL MIO NOME E' JONES, DAVID JONES

Come nel primo Project IGI, anche in "IGI 2 Covert Strike" impersoneremo David Jones, un agente britannico che dopo aver lavorato per la SAS è passato ai servizi segreti americani, e in particolare ad un organizzazione denominata "IGI". La storia, che segue a ruota quella del primo episodio, ci vedrà impegnati in diverse missioni militari super segrete ambientate in porti, basi aeree e installazioni terroristiche situate nel cuore dei territori nemici.

La modalità singleplayer sarà costituita da tre campagne, legate tra loro, ambientate in Russia, Libia e Cina. Ogni campagna sarà costituita da una serie di missioni, ognuna delle quali avrà i suoi particolari obiettivi: in qualsiasi momento potremo analizzare la mappa del livello e controllare lo status della nostra missione, in modo da renderci conto di cosa ancora rimanga da fare.

Discorso armi: l'arsenale a nostra disposizione dovrebbe essere molto ricco, in tutto dovrebbero essere disponibili una trentina di "arnesi" tra i quali coltelli, pistole, fucili, mitragliette, granate e lanciarazzi; molte di queste armi avranno inoltre due possibilità di utilizzo (il famoso "alternate fire") e potranno essere raccolte "strada facendo", durante la missione. La mira, come nel grande Operation Flashpoint, sarà influenzata dal fatto che si stia correndo, camminando oppure strisciando: sarà infatti possibile spostarsi su tre diverse "altezze" e cioè in piedi, inginocchiati oppure sdraiarsi in terra.

Oltre a questi movimenti sarà possibile effettuare lo strafe laterale, saltare, abbassarsi e salire-scendere le scale: a questo proposito, vi sarà un tasto apposito per effettuare determinate azioni tra le quali scassinare serrature, utilizzare computer, saltare muri e appunto utilizzare le scale. Importante notare come queste azioni richiedano un certo periodo di tempo per essere completate, per cui sarà necessario scegliere il momento più adatto per cimentarsi.

Non mancherà un binocolo a raggi infrarossi, con zoom regolabile a piacere, per scrutare il territorio nei minimi dettagli: la vastità degli scenari renderà infatti indispensabile uno studio preliminare della zona nei dintorni del proprio obiettivo, in modo da rendersi conto della presenza di eventuali pericoli o (meglio) da prevenirli.