Il Codice da Vinci

Ad una settimana esatta dall'uscita mondiale de "Il Codice da Vinci", siamo riusciti a testare a fondo il videogame correlato/allegato al film tratto dall'omonimo romanzo di Dan Bown, che tanto successo ha avuto anche sul mercato italiano. Il titolo, patrocinato da 2K Games, ricalca fedelmente la trama del film e ci porrà al centro di un'intricata vicenda dai risvolti ecclesiastico/morali che sono stati al centro del successo planetario del romanzo, tradotto in oltre 42 lingue e con cifre di vendita che parlano di oltre 38,6 milioni di copie. Nel tentativo di risolvere un delitto, il professor Robert Langdon, e la brillante crittografa Sophie Neveu scopriranno una cospirazione vecchia di 2000 anni attraverso indizi cifrati nei disegni di Leonardo Da Vinci. Questo lo spunto narrativo che porterà i nostri personaggi a vivere un'avventura equamente suddivisa nelle sue componenti Action e Adventure. Questo vorrà dire, in soldoni, che alla soluzioni di enigmi di varia natura, che compongono l'ossatura delle classiche avventure punta e clicca, i nostri due personaggi dovranno vedersela anche con minigiochi alla Shenmue e "Quick Time Events" dove l'abilità e la prontezza di riflessi saranno doti necessarie per il prosieguo del gioco.


Nelle situazioni di combattimento, per esempio, verrà visualizzato un particolare menù dove potranno essere scelte le azioni da eseguire (attacco, spinta o presa) e successivamente il sistema "suggerirà" l'esatta sequenza di tasti da premere per la corretta esecuzione dell'azione scelta mentre, sulla parte bassa dello schermo, i nostri personaggi eseguiranno, in slow motion, quanto richiesto. In altre occasioni, invece, sarà richiesta la pressione frenetica su uno dei pulsanti del pad, o l'azione congiunta degli stick del pad. Un sistema di gioco che i più esperti avranno già visto anche in giochi come God of War o Resident Evil 4. La soluzione degli enigmi, che occuperà circa un 25/30% dell'intera esperienza di gioco, richiederà in diverse occasioni l'intervento congiunto, o alternato, dei due protagonisti. E'stato quindi introdotto un particolare sistema di "partner zapping" che permetterà al giocatore di condurre determinate azioni con il personaggio più adatto allo scopo, introducendo quindi un minimo di azione "strategica" all'interno dell'esperienza ludica.


Mancato l'appuntamento con le console next-gen, "Il Codice da Vinci" si concentrerà su Ps2 e Xbox, riuscendo comunque ad essere un titolo tecnicamente valido e adatto ad ogni tipo di pubblico. Una buona modellazione poligonale di protagonisti e ambienti sembra essere alla base del comparto visivo del gioco, a cui va' aggiunto un sistema dinamico di telecamere che varierà a seconda dell'occasione. Se le sequenze d'indagine e d'azione, infatti, vedranno i protagonisti nella classica terza persona, la ricerca di elementi, indizi o oggetti utili per la soluzione degli enigmi ci vedrà "impersonare" direttamente i protagonisti, potendo osservare l'ambiente di gioco in prima persona. Gli oggetti interessanti per le indagini verranno di conseguenza contraddistinti per poter essere raccolti ed eventualmente utilizzati. Ovviamente testi a video e audio saranno localizzati interamente in italiano, anche se al momento non sappiamo se i doppiatori del videogame saranno gli stessi che presteranno la voce a Tom Hanks e Audry Tautou (protagonisti della trasposizione cinematografica diretta da Ron Howard). Insomma, il Codice Da Vinci ha tutte le carte in regola per essere un titolo potenzialmente vincente nei confronti sia dei giocatori più esperti, che troveranno una trama interessante ed enigmi coinvolgenti (Il padre del "Il Codice da Vinci" è lo stesso che ha prodotto Broken Sword), che per quelli invece meno avvezzi al videogame, ma che vorranno portarsi a casa un "pezzo" dell'ennesimo blockbuster hollywoodiano.

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