Il Padrino

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Negli ultimi tempi Electronic Arts ha saputo conquistare un'ottima posizione di leadership nelle vendite, contrastata raramente da titoli di altre case nelle classifiche "dati alla mano".
Grazie a prodotti "di largo respiro", destinati ad una fetta di pubblico quanto più grande possibile e che hanno sempre fatto leva sulla giocabilità immediata e sulla spettacolarità grafica e che continuano a mietere successi di anno in anno.
Insomma, le buone regole per vendere alla grande le hanno seguite tutte, dalla A alla Z. Ma continuava ad esserci un piccolo buco ancora da riempire, una mancanza che i cervelloni della ditta Canadese non riuscivano a colmare , in quanto non in linea con la politica e l'immagine dell'azienda, ma che grandi soddisfazioni economiche stava fruttando ai concorrenti.
Ad EA mancava la V di Violenza. Quel qualcosa di "scorretto", di "cattivello", quell'alone di "illegalità" che non si fermasse a qualche sportellata contro i poliziotti (come nella serie Need For Speed) ma che andasse oltre e restituisse quel fascino tutto particolare, molto in voga oggigiorno nei videogiochi come in molti altri settori.
Alla fine pare che i sopraccitati cervelloni abbiano esalato la fumata bianca e trovato il miglior modo per sdoganare EA su questo territorio, tanto redditizio quanto pericoloso (si pensi agli Stati Uniti, paese in cui gli scandali spuntano come funghi): sfruttare una licenza di quelle "intoccabili". Perché finché si tratta di teppistelli che sparano a destra e a manca son capaci tutti di puntare il dito contro, ma quando entra in scena un nome come Il Padrino...tutti, dal primo all'ultimo, si prostrano.
Prepariamoci a baciare le mani.


Diventare dei bravi picciotti
Conosciamo bene Electronic Arts e sappiamo che quando scende in campo di solito lo fa alla grande. Con una licenza di questo peso quindi, in cui le aspettative sono molto alte, non erano concessi passi falsi.
Andando ad impersonare un giovane che si fa largo nel campo della malavita, nel tentativo di scalarla e diventare così un pezzo grosso, la struttura non poteva che essere quella classica battezzata da Rockstar "alla GTA".
Chi è capace di fare 2 + 2 si sarà già posto la questione: "ma GTA + associazioni a delinquere, non fa Mafia"?
E' proprio vero, più di due anni fa Take 2 aveva già interpretato quest'equazione con risultati discreti, con un titolo che a molti era piaciuto, anche se aveva ricevuto altrettante critiche.
E per quanto ci si sforzi, mentre si impugna il joypad e si sta giocando a Il Padrino la mente corre più volte nel passato e fa sorgere spesso paragoni tra questi due prodotti.
Ma lasciamo per un momento da parte il passato e parliamo del presente, per descrivere con maggiore attenzione come la famosa pellicola sia stata trasposta su bit e frame-per-second.

Come già anticipato, ne Il Padrino vestiremo i panni di un giovane aspirante gangster che sta cercando di farsi strada all'interno della grande famiglia capeggiata dal famoso Vito Corleone.
Si partirà come al solito dal basso, in questo caso sotto l'ala protettiva di Luca Brasi (uno dei tanti personaggi presenti anche nel film e che, come da copione, finirà presto col fare una brutta fine), il quale ci impartirà "le basi" per diventare un abile picciotto.
Ecco quindi una sorta di "tutorial" in tempo reale, per imparare come menar le mani, come intimidire le persone, come sparare ecc...man mano che si aggiungono nuovi compiti questi vengono impartiti mediante alcune istruzioni scritte e magari con qualche prova sul campo.
Così ad esempio, per imparare a scazzottare qualcuno, il caro Luca vi metterà alla prova con qualche mezza tacca facile da stendere, mentre per farvi prendere confidenza con la pistola vi porterà nel classico vicolo al riparo da sguardi indiscreti.


Quando si tratta di menare le mani il sistema di gioco si presenta interessante ed attraente da vedere, con movenze che ricalcano molto da vicino gli stilemi cinematografici in questo ambito (dagli schiaffi alle prese per il colletto). Non può essere altresì definito intuitivo, richiedendo una certa pratica per gestire il numero di pulsanti e combinazioni con le quali interagire.
Mettiamo le mani sul volante di un'auto e possiamo osservare un buon comportamento della stessa, rimanendo pur sempre di stampo arcade. Non raggiungiamo la veridicità che tentava a suo tempo Mafia ma non si tratta nemmeno di un modello ultrasemplificato alla GTA. Una buona via di mezzo, in cui si possono effettuare delle sbandate controllate di tutto rispetto e in cui ogni auto presenta dinamiche abbastanza diversificate.
Ma è quando si entra nel vivo delle missioni che le peculiarità che rendono unico questo gioco vengono a galla.

In quanto astro nascente della malavita organizzata dovrete imparare l'arte della persuasione, ovvero come intimorire i vostri "clienti". I mezzi per riuscirci sono vari: si va dalla scazzottata leggera alla più pesante mazza da baseball, ma anche puntare armi da fuoco contro chi si dimostrerà poco indulgente può essere una buona tattica. L' importate sarà sempre non esagerare, perché un nostro protetto, una volta steso, è pur sempre un protetto che non pagherà più.
Starà a noi scegliere se essere benevoli o pretendere di più, se rimetterci di tasca nostra o non tollerare certi sgarri, se corrompere un poliziotto perché non faccia la spia oppure se utilizzare le maniere forti.

Il Padrino

Il Padrino

EA bussa alla porta delle nostre console ma questa volta vuole riscuotere il pizzo! Per il momento accondiscendiamo, accorgendoci che rimanere ancora una volta sotto la sua ala protettiva (da bravi picciotti) potrebbe rivelarsi conveniente. La proposta che ci è stata fatta al momento si presenta tutto sommato allettante dal punto di vista del gameplay e di sicuro fascino, visto il nome che porta. Certo, graficamente si poteva pretendere qualcosa in più, ma non è detto che EA non dia una ripulita al tutto prima di ripresentarsi sulle vetrine. Se sul lungo periodo questo Padrino saprà mantenere le promesse preannunciate da questa preview, per quel che concerne la modalità di gestione delle attività e per altri apprezzabili parametri messi in mostra fino ad ora, non ci sarà di che lamentarsi. Se invece man mano che le missioni si susseguiranno si andrà svelando un "sedersi sugli allori", tipico nell'ambito dei tie-in, da parte della casa canadese...beh, non è detto che un certo paragone con l'ormai vetusto Mafia non torni a pestare i piedi a questi pezzi grossi. Basandoci su quanto visto sino ad ora rimaniamo fiduciosi del contrario, del resto quando si parla di vossignoria, è sempre meglio fidarsi...

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