Il testamento di Sherlock Holmes

di
Il personaggio dell'investigatore Sherlock Holmes é sicuramente uno tra i più conosciuti e apprezzati all'interno del mondo letterario, apparso per la prima volta nel 1887 nel romanzo “Uno studio in rosso”. Creato dalla fervida immaginazione di Sir Arthur Conan Doyle, grazie ai suoi metodi di investigazione poco ortodossi e uno spiccato acume in grado di fargli risolvere anche i casi apparentemente senza risposta, Homes ha saputo conquistare una stuoia di fan in giro per il mondo, portando il personaggio a travalicare il mondo della letteratura a favore di cinema, televisione e in tempi più recenti anche videogiochi.
Dopo una serie di titoli in cui abbiamo aiutato il detective a risolvere casi intricati e molto particolari - come ad esempio la disputa con Jack lo squartatore - Focus Home Interactive e gli sviluppatori Frogwares sono pronti a farci immergere nella Londra di fine ‘800 per una nuova e interessante sfida.



Una reputazione macchinata

La storia sarà ambienta in piena epoca Vittoriana, più precisamente nella Londra del 1898. Nei panni di Sherlock ci troveremo a dover indagare su un furto di gioielli. Quello che doveva essere l'ennesimo successo per Holmes e il suo fidato Watson, si trasformerà inaspettatamente nel suo peggior incubo. Recuperato come da prassi il prezioso bottino, il proprietario dei gioielli affermerà, infatti, di avere tra le mani una copia contraffatta dei suoi amati beni, accusando per di più l'investigatore di non essere stato in grado di risolvere il problema, facendo calare sulla sua figura delle ombre abbastanza minacciose. L'avventura quindi non solo si farà più complessa ed intricata del solito, ma parallelamente alla risoluzione del caso, il giocatore dovrà cercare di ristabilire l'onesta e la reputazione di del detective.
Per sviluppare questo tipo di prodotto, il team Frogwares ha deciso di ricorre all'ormai classica avventura grafica in cui la risoluzione di enigmi e la scaltrezza nell'essere in grado di assemblare tra di loro diversi indizi per dargli un senso logico, prevarrà sull'azione più pura. Proprio per questo, come affermato durante la presentazione dagli stessi sviluppatori, avremo all'interno del gameplay una predominanza della parte investigativa rispetto a quella dell'azione intesa come sparatorie e inseguimenti.
L'approccio sarà, inoltre, totalmente differente rispetto ai precedenti capitoli, visto che grazie alla possibilità di poter utilizzare sia Watson che Sherlock, in più di una occasione dovremo essere in grado di capire come far collaborare i due protagonisti per uscire da situazioni altrimenti irrisolvibili. Per fare questo dovremo anche alternare le due visuali presenti, una in prima persona una in terza. La prima, servirà principalmente per esaminare più nel dettaglio scene del crimine oppure enigmi in cui solo la logica può essere d'aiuto. La seconda, invece, servirà per avere una visuale d'insieme dei diversi ambienti di gioco, lasciando la possibilità al giocatore di muovere i personaggi all'interno dello spazio prestabilito - discretamente ampio - e scoprire tutti i punti sensibili che cela.



Tantissima importanza sarà riservata anche al dialogo, con l'ormai classica possibilità di scegliere tra risposte multiple che stando a quanto dichiarato andranno a modificare il percorso di gioco, dando così non solo maggior libertà e differenti possibilità di approccio, ma anche un migliore fattore rigiocabilità che invoglierà i giocatori a riprendere in mano l'avventura una volta conclusa, per provare semplicemente a prendere percorsi differenti a quelli selezionati nella prima run.
A servizio del giocatore vi sarà come sempre un comodissimo inventario, utile a contenere tutti gli oggetti che potranno essere reperiti nel corso dell'avventura e successivamente combinati tra di loro per la risoluzione di alcuni rebus. Infine, ancora più utile potrebbe tornare il nuovo sistema di deduzione: una sorta di bacheca in cui posizionati dei foglietti che contengo tutte le informazioni raccolte su un determinato evento od omicidio, dovranno essere collegati logicamente tra di loro per trovare una sorta di soluzione sul caso a cui si sta indagando.
Trattandosi di un gioco in cui l'uso del cervello é predominante per il proseguo dell'avventura, gli sviluppatori hanno cercato di venire incontro anche ai giocatori meno avvezzi al genere o con meno pazienza di altri inserendo il sesto senso di Sherlock Holmes. Questa caratteristica, quando e se utilizzata, darà la possibilità di vedere illuminati gli oggetti più importanti che ci permetteranno di proseguire nell'avventura. Ovviamente, essendo a totale discrezione di chi sta giocando, questa caratteristica non influisce in maniera troppo marcata sull'esperienza di gioco, lasciando al videogiocatore libero arbitrio sul suo uso.



Cartoline da Londra
Concludiamo la nostra anteprima parlandovi ovviamente del comparto tecnico che farà da supporto all'avventura. Il testamento di Sherlock Holmes, é stato presentato su un computer messo a disposizione da Nvidia (partner dell'evento tenutosi in Halifax) sul quale l'engine proprietario della casa di sviluppo é riuscito a convincere sia per quanto riguarda il dettaglio che la fluidità di gioco. Sia il level design che il character design ci sono sembrati assolutamente validi restituendo all'ambiente di gioco un mondo assolutamente ricco di dettagli che il giocatore dovrà analizzare minuziosamente per essere sicuro di non farsi scappare anche il più piccolo indizio. Abbiamo avuto modo di apprezzare anche la più che discreta fattura dei volti dei diversi NPC durante i dialoghi proposti, in grado di donare ancora più veridicità a tutto il contesto. Unico Neo sotto questo aspetto riguarda un sincronizzazione del labiale ancora non perfetta che siamo sicura verrà tarata per l'uscita del prodotto finale nei negozi.

Assolutamente privo di ogni tipo di menzione negativa il comparto audio, con un discreto numero di musiche ispirate e contestualizzate al periodo storico e una campionatura dei suoni credibile ed in linea con la buona fattura generale del settore tecnico.
Come sicuramente saprete anche voi che ci state leggendo, in questo genere di giochi le buone impressione fatte in sede di anteprima non bastano per far dormire sonni tranquilli agli amanti sia del personaggio che delle avventure punta e clicca. Una storia credibile, intricata e duratura sono fattori determinata per la riuscita o meno di un progetto di questo tipo, e potranno essere valutate attentamente solo in sede di recensione.

11

Per il momento possiamo unicamente registrare un ottimismo generale scaturito dalla convincente presentazione a cui abbiamo assistito. L'uscita ormai prossima su PS3, Xbox360 e PC saprò sicuramente confermare o smentire le nostre sensazioni. Continuate a seguirci per scoprire se Sherlock sarà stato in grado o meno di rapire il nostro interesse.

Il testamento di Sherlock Holmes

Il testamento di Sherlock Holmes, si prefigge lo scopo di continuare la tradizione dei giochi già presenti sul mercato ispirati al famoso investigatore. Una trama diversa dalle precedenti, la possibilità di utilizzare Watson e una serie di scelte che si rifletteranno sul proseguo dell'avventura, potrebbero essere i punti a favore di un'esperienza che potrebbe fare la felicità degli amanti delle avventure vecchio stile.

Iscriviti alla Newsletter

Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime, recensioni, prove e tanto altro.

ISCRIVITI