Illbleed
di
Redazione
Questo é l'antefatto di Illbleed e, pur risultando niente di trascendentale, almeno non ha niente a che vedere con i soliti virus zombizzanti o con le altrettanto comuni presenze aliene. Il gioco si avvale di una visuale in terza persona che segue la protagonista nel suo girovagare nella lugubre ambientazione, fatto che avrà già messo in allarme i possessori di Dreamcast che hanno avuto modo di giocare alla versione giapponese di Blue Stinger. Come molti ricorderanno la prima incarnazione del gioco possedeva una gestione della telecamera talmente caotica da costringere l'azione in quadri fissi nella versione occidentale. Fortunatamente i programmatori della Climax hanno già confermato che la visuale sarà priva delle pecche del loro lavoro precedente anche se bisognerà attendere l'uscita di Illbleed per sapere se il problema non sussiste
L'avventura si snoda attraverso sei livelli contenenti ognuno una media di trecento scene shockanti tratte dalle più classiche pellicole horror. Non mancano anche effetti di distorsione della visuale per aumentare l'effetto complessivo delle situazioni più allucinanti
FIDATI SOLO DEI TUOI SENSI
In tutti i survival horror usciti fino ad ora, i protagonisti non sfoggiavano animazioni o posture particolari se si escludono quelle standard o le animazioni facciali durante le scene d'intermezzo. Con il senno di poi non é esattamente il massimo della vita vedere il personaggio principale sempre tranquillo indipendentemente dalla situazione in cui si trova. In Illbleed Eriko reagisce in maniera plausibile agli orrori cui trova dinanzi in modo da comunicare la sensazione di terrore al giocatore. Una delle caratteristiche più interessanti del gioco é la presenza di indicatori relativi alla sfera sensoriale che non si limita alla sola visuale, ma comprende anche l'olfatto, l'udito e il famoso sesto senso
Tali aggiunte alla semplice visuale si riveleranno particolarmente utili per rilevare le trappole disseminate per Illbleed o anticipare gli attacchi creando come effetto secondario una tensione derivata dal pericolo incombente. Oltre a Eriko, dovrebbero essere controllabili anche gli altri tre membri del club dell'orrore una volta liberati. Al momento non é ancora chiaro se verrà usata una soluzione alla Resident Evil con alcune situazioni affrontabili solo con alcuni personaggi o il "Character Switch" di Blue Stinger. Di fatto, in quest'ultimo si agiva in modo cooperativo con i due protagonisti che si spianavano la strada a vicenda, un'idea carina, ma un po' macchinosa. Speriamo comunque che alla Climax abbiano diversificato le azioni e le abilità dei personaggi in modo tale da avere una discreta varietà di gioco e non un cambiamento limitato unicamente al modello poligonale da controllare
L'avventura si snoda attraverso sei livelli contenenti ognuno una media di trecento scene shockanti tratte dalle più classiche pellicole horror. Non mancano anche effetti di distorsione della visuale per aumentare l'effetto complessivo delle situazioni più allucinanti
FIDATI SOLO DEI TUOI SENSI
In tutti i survival horror usciti fino ad ora, i protagonisti non sfoggiavano animazioni o posture particolari se si escludono quelle standard o le animazioni facciali durante le scene d'intermezzo. Con il senno di poi non é esattamente il massimo della vita vedere il personaggio principale sempre tranquillo indipendentemente dalla situazione in cui si trova. In Illbleed Eriko reagisce in maniera plausibile agli orrori cui trova dinanzi in modo da comunicare la sensazione di terrore al giocatore. Una delle caratteristiche più interessanti del gioco é la presenza di indicatori relativi alla sfera sensoriale che non si limita alla sola visuale, ma comprende anche l'olfatto, l'udito e il famoso sesto senso
Tali aggiunte alla semplice visuale si riveleranno particolarmente utili per rilevare le trappole disseminate per Illbleed o anticipare gli attacchi creando come effetto secondario una tensione derivata dal pericolo incombente. Oltre a Eriko, dovrebbero essere controllabili anche gli altri tre membri del club dell'orrore una volta liberati. Al momento non é ancora chiaro se verrà usata una soluzione alla Resident Evil con alcune situazioni affrontabili solo con alcuni personaggi o il "Character Switch" di Blue Stinger. Di fatto, in quest'ultimo si agiva in modo cooperativo con i due protagonisti che si spianavano la strada a vicenda, un'idea carina, ma un po' macchinosa. Speriamo comunque che alla Climax abbiano diversificato le azioni e le abilità dei personaggi in modo tale da avere una discreta varietà di gioco e non un cambiamento limitato unicamente al modello poligonale da controllare