Indiana Jones e l'antico Cerchio: Anteprima delle novità
Non facciamola tanto lunga: Indiana Jones piace a tutti nella sua trilogia classica, quella contro i nazisti, cattivi per eccellenza, con l'eleganza di un mondo squisitamente analogico e il volto di Harrison Ford incorniciato dal cappello Fedora, con in pugno la frusta e indossando una lisa giacca di pelle. Machine Games ci ha invitati ad un evento esclusivo per mostrarci i dettagli dei loro ultimi sforzi, che mirano a riportarci proprio in quel preciso contesto, e vi raccontiamo com'è andata. Nel frattempo, vi possiamo dire che il gioco uscirà su Xbox e PC il 9 Dicembre del 2024, per approdare poi sulla console Sony nella primavera del 2025
UN SALTO NEL 1937
Un dato certo è che il nuovo videogame sul noto archeologo è ambientato tra esattamente i tre film prodotti negli anni '80 - che sono esattamente tra il '36 e '38 -, ma questa lunghissima avventura del professore attraverserà uno sterminato numero di ambientazioni, dal Vaticano all'Himalaya, dalle zone equatoriali al deserto egiziano ed è esattamente in una delle tombe che inizia il nostro video.
Confesso che io adoro il citazionismo e il modo in cui viene rappresentato, ma c'è da chiedersi quanto sarà abusato all'interno del gioco, dato che dalle prime scene sembra un continuo richiamo alle pellicole originali. Già dalle prime battute infatti c'è subito un richiamo alla famosa scena in cui Indy sposta una statuetta e si ritrova a fuggire dalla caduta di un masso, ma in questo caso la trappola è leggermente diversa, anche se lo fa sembrare un po' un allocco, dato che ci ricasca sempre. La statua infatti nascondeva un pezzo del puzzle, il quale, una volta completato, risolve l'enigma alla base del titolo di questo gioco.
Scherzi a parte abbiamo avuto modo di vedere alcuni dei dettagli che saranno fondamentali nell'opera finale, intanto il gioco non ci vedrà impegnati in "corridoi" per seguire solamente la trama principale, ma ogni zona è abbastanza vasta da nascondere segreti, ma anche più importante potremo travestirci per accedere ad aree occupate dal nemico e recuperare elementi utili a proseguire nel gioco. In giro per il mondo Henry Jones Junior - oltre all'aiuto della giornalista italiana Gina - avrà il sostegno di molti aiuti locali. I combattimenti inoltre potranno essere svolti in totale libertà da parte del giocatore, quindi combattere con oggetti improvvisati, i classici pugni o addirittura in totale stealth mode.
La frusta non è solo un ornamento e avrò un ruolo tattico sia per superare alcuni ostacoli, ma anche per combattere in combo ad altre azioni. La macchina fotografica poi ci aiuterà ad accumulare crediti, grazie ai quali potremo sbloccare perk utili a potenziare il nostro eroe. Ma non è solo correre e cazzotti, ci saranno enigmi e puzzle game ambientali da risolvere, più o meno lunghi o complessi, ma per ciò che ci è stato mostrato sembrano da vicini quelli già noti nei vari e recenti Tomb Rider o Uncharted, anche se andranno toccati con mano per comprenderne la bontà.
DUE PAROLE CON JERK GUSTAFSSON E AXEL TORVENIUS
Jerk Gustafsson e Axel Torvenius sono due figure di spicco nel mondo dei videogiochi, con carriere che li hanno portati a lavorare su alcuni dei titoli più iconici degli ultimi anni. Gustafsson ha iniziato la sua carriera come programmatore e designer, lavorando su vari progetti prima di unirsi a MachineGames, dove ha ricoperto il ruolo di direttore del gioco e produttore esecutivo per la serie Wolfenstein. La sua esperienza e la sua visione creativa lo hanno reso una figura chiave nello sviluppo di giochi che combinano narrazione avvincente e gameplay innovativo. Axel Torvenius, d’altra parte, ha un background artistico, avendo lavorato come direttore artistico e designer per diversi studi di gioco. La sua abilità nel creare mondi visivamente affascinanti e dettagliati lo ha portato a essere riconosciuto come uno dei migliori nel suo campo.
Nel progetto “Indiana Jones and the Great Circle”, Gustafsson e Torvenius hanno unito le loro competenze per creare un’esperienza di gioco unica. Gustafsson, come direttore del gioco, ha supervisionato l’intero progetto, assicurandosi che ogni aspetto del gioco fosse all’altezza delle aspettative dei fan. Torvenius, come direttore creativo, ha lavorato per dare vita alla visione artistica del gioco, creando ambientazioni e personaggi che catturano l’essenza dell’universo di Indiana Jones. Insieme, hanno lavorato per creare un’avventura che non solo rende omaggio ai film classici, ma che offre anche nuove emozioni e sfide per i giocatori.
Durante il Q&A successivo al video esclusivo, c'è stato modo di fare due chiacchere con Jerk e Axel, anche per tentare di scucire al duo qualche elemento extra sul gioco, anche se sono stati abili a mantenere un certo riserbo. Gli è stato chiesto se il gioco uscirà quest'anno e se c'è una data, ma al momento non è emerso nulla se non un generico 2024. Il motivo della scelta di un FPS, rispetto ad una più "logica" terza persona per il genere è da attribuire alla grande esperienza del team di sviluppo di questa visuale, anche perché l'hanno sfruttata al fine di ottenere i massimi vantaggi possibili per questo gioco.
Più interessante è invece capire il mix tra action e adventure e anche qui sembra che sia piuttosto bilanciata la cosa, nel senso che la sostanza è quella di un grande gioco d'avventura, ma che si basa interamente sull'azione, anche se le parti riflessive non mancano, ma non per questo l'azione è inferiore al resto, dato che l'approccio alle fasi in cui viene coinvolto il giocatore sono a sua libera interpretazione.
Una parte non scontata è invece quella riguardante gli spazi aperti, rispetto alla palese linearità che si evince dai vari trailer. Nel gioco infatti sarete portati a non andare da un punte a ad un punto b solamente, ma a capire come arrivarci, spaziando per le varie zone, raccogliendo indizi, chiavi, oggetti, ecc. quindi è molto interessante capire come poterli sfruttare. Nonostante non abbiano detto nulla sulla durata, hanno comunque confermato che questo è "grande" gioco, molto più dei loro precedenti, quindi c'è da aspettarsi più ore rispetto alle altre produzioni del team.