Jane's Attack Squadron

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Jane's Attack Squadron
Le costruzioni a terra sono concentrate essenzialmente nei centri urbani

Per quanto riguarda il modello di guida, il marchio Jane (un marchio storico nel campo dell'aviazione militare) dovrebbe costituire una garanzia assoluta di qualità, come già dimostrato dagli ultimi titoli che in passato si sono potuti fregiare di questo marchio, ovvero Apache Longbow, Israeli Air Force e Jane's USAF. I programmatori inoltre assicurano uno dei modelli di gestione dei danni più dettagliati che si siano mai visti in un simulatore di volo: tutti i velivoli, infatti, saranno costituiti da più parti differenti ciascuna delle quali sarà in grado di rispondere in modo diverso alle sollecitazioni, e i danni di ciascuna parte andranno ad influenzare direttamente il controllo dell'aereo. Sarà comunque possibile regolare il livello di realismo della simulazione, in modo da scegliere il giusto compromesso tra realtà e divertimento.
Per la gioia di tutti gli smanettoni, i programmatori hanno promesso di rilasciare insieme al gioco anche un completo editor di missioni, con lo scopo di rafforzare e mantenere alto nel tempo l'interesse verso il loro prodotto (IL-2 docet). Non mancherà infine il multiplayer: fino a otto persone contemporaneamente potranno darsi battaglia in avvincenti Dogfight (combattimenti aerei), il tutto tramite rete locale (LAN) oppure Internet.

PRIME IMPRESSIONI
Ho avuto modo di testare una primissima demo semi-ingiocabile di Attack Squadron (quale deliziosa sensazione potersi finalmente levare in volo sulla creatura concepita dai Looking Glass!), ancora "acerba" sotto molti punti di vista ma sufficiente a farsi una prima idea di quello che ci aspetterà nella versione finale. Naturalmente, la maggior parte di Voi vorrà sapere come figura il gioco rispetto a IL-2, attuale termine di paragone del genere. Bene, iniziamo con il dire che, come impostazione generale, i due giochi sono pressochè identici: simulazione pura con possibilità di guidare parecchi velivoli, cabina virtuale e visuali esterne, training, campagne e missioni singole, generatore di missioni "rapide", strumentazione realmente funzionante, combattimenti aerei e bombardamenti a terra, difficoltà variabile a piacimento e parecchie altre cose contraddistinguono sia l'uno che l'altro titolo, ma questo non significa che le differenze non ci siano... Innanzitutto, JAS appare leggermente più "abbordabile" per quanto riguarda decolli e atterraggi, mentre in aria entrambi i titoli si difendono molto bene, con un'ottima implementazione della cabina virtuale e un preciso controllo del mezzo. Il training appare sicuramente più curato nell'opera della Maddox: in Attack Squadron, infatti, le operazioni da compiere appaiono tutte quante insieme, raggruppate in sovraimpressione su schermo: niente a che vedere con l'istruttore virtuale di IL-2. Per quanto riguarda combattimenti e bombardamenti, in JAS è possibile ricorrere a una telecamera esterna per localizzare ed indirizzarsi verso gli obiettivi nemici, mentre non ho apprezzato molto l'assenza di una mappa della zona sorvolata: speriamo che venga inclusa nella versione finale. Assente anche la possibilità di scegliere l'armamentario per il proprio velivolo, prima di una missione: si decolla con un carico "standard" deciso dai programmatori. Graficamente parlando, nonostante gli sforzi fatti dai grafici della Mad Doc per rendere il titolo al passo coi tempi, per adesso IL-2 appare su un altro pianeta: il problema è che i modelli sono tutt'altro che dettagliati, le texture appaiono molto ben definite solo a una certa altezza (e per "certa altezza" intendo dire migliaia e migliaia di metri) e gli effetti di luce come bagliori, lens-flare, ecc. sono abbastanza mediocri, senza contare l'assenza di fiumi e riflessi calcolati in tempo reale sulla loro superficie, una vera gioia per gli occhi nel capolavoro della Maddox. Anche per quanto riguarda il dettaglio delle strutture a terra IL-2 ne esce vincitore: praticamente, per il momento le uniche costruzioni che si possono incontrare nel territorio sono concentrate nei centri urbani, mentre non si notano ponti, strade, case sparse, foreste o quanto altro possa dare una parvenza di realismo all'ambiente sottostante il nostro aereo. E' evidente che i programmatori puntino tutto sulle texture del terreno, le quali dovrebbero includere al loro interno tutti gli elementi del paesaggio: ridatemi le vecchie ciminiere di TFX! Comunque, almeno a una certa quota, esse si fanno veramente apprezzare, come potete ben vedere dagli screenshot che ho grabbato per Voi.
Stando ai programmatori, il modello dei danni agli aerei sarà uno dei fiori all'occhiello dell'intera produzione
Stando ai programmatori, il modello dei danni agli aerei sarà uno dei fiori all'occhiello dell'intera produzione
Il senso di libertà che si respira all'interno dell'abitacolo è note
Il senso di libertà che si respira all'interno dell'abitacolo è note
L'abitacolo di uno Spitfire in tutto il suo splendore. Ottimi gli effetti di luce legati ai vetri
L'abitacolo di uno Spitfire in tutto il suo splendore. Ottimi gli effetti di luce legati ai vetri
Jane's Attack Squadron

Jane's Attack Squadron

A cura di Simone 'BoZ' Zannotti

Un nuovo simulatore di volo di aerei della Seconda Guerra Mondiale è in arrivo dalla Mad Doc, la quale ha rilevato un vecchio progetto della mitica Looking Glass (Thief e System Shock vi dicono niente?). Difficile dire già da ora se questo Janes's Attack Squadron possa seriamente impensierire l'attuale termine di paragone del genere, il recente e pluri-acclamato IL-2 Sturmovik della software house russa 1C:Maddox Games. Le prime impressioni non sono affatto negative e lasciano intravedere un buon simulatore, soprattutto per quanto concerne l'aspetto prettamente simulativo (il marchio Janes's sulla confezione dovrebbe dirvi tutto), mentre le perplessità maggiori riguardano la parte tecnica in generale e grafica in particolare, la quale appare notevolmente indietro rispetto ad IL-2. C'è ancora tempo, comunque, per eventuali miglioramenti un pò in tutti i campi: non resta che sperare nel lavoro dei coder e dei grafici della Mad Doc, tra i quali sono stati giustamente inseriti molti dei vecchi programmatori della Looking Glass impegnati nel progetto JAS.