Jedi knight 2: Jedi Outcast

Le routine di gestione dei combattimenti danno però il meglio durante lo scontro fra Jedi che, una volta "puntata la preda", non demordono e si gettano all'inseguimento, utilizzando i propri poteri per non perdere di vista l'intruso e tagliargli possibilmente la strada: il duello fra spade laser é quanto di più spettacolare sia mai stato riprodotto in un videogioco, mostrando salti, fasci di luce e lampi luminosi caratteristici di due Jedi che danno libero sfogo alla propria Forza. Il risultato finale, oltre ad essere completamente gestito in tempo reale dalla CPU, é molto vicino agli scambi di colpi ammirati in Episodio I: La Minaccia Fantasma

TERREMOTO NELLA GALASSIA
Visto il non esaltante risultato finale conseguito col motore grafico proprietario, utilizzato in Star Wars Jedi Knight: Dark Forces II, LucasArts ha optato per lo sfruttamento dell'engine di Quake III Team Arena che, oltre a fornire un elevato grado di flessibilità, permette di ottenere combinazioni grafiche all'assoluto passo coi tempi. Il lavoro apportato da Raven Software, già apprezzata curatrice di Soldier of Fortune e relativo seguito, Soldier of Fortune II: Double Helix, non si é però limitato al semplice adattamento, introducendo altresì alcune implementazione che differenzieranno Star Wars Jedi Knight II: Jedi Outcast dagli altri titoli del genere: sono stati quindi mantenuti tutti gli elementi caratteristici della fase in single player, impreziositi però da un nuovo sistema di luci dinamiche e, come abbiamo già avuto modo di constatare, da una completa riscrittura del codice relativo all'intelligenza artificiale
Inoltre, per l'occasione, é stata introdotta una nuova routine di animazione e modellazione tridimensionale, denominata GHOUL2, musiche dinamiche per adattarsi in tempo reale al ritmo dell'azione e il più volte citato sistema di combattimento fra spade laser, che prevede otto differenti tipi d'attacco, tre stili differenti d'approccio al nemico, la possibilità di deviare colpi d'arma da fuoco, utilizzare la spada come boomerang e "incrociare le lame" per tratti di combattimento più "statici" e basati sulla "guerra di nervi"