Jotunnslayer: Hordes of Hel, Vampire Survivors a casa dei vichinghi – Anteprima PC

L’anteprima della demo del “bullet heaven” di Games Farm, un altro clone della popolare opera di Poncle, stavolta di ambientazione norrena. Divertente e impegnativo, ma un po’ sbilanciato

Jotunnslayer Hordes of Hel Vampire Survivors a casa dei vichinghi  Anteprima PC

Certe mode sono dure a morire. E mentre Vampire Survivors continua ad espandersi dopo ogni aggiornamento, in quel di Steam fanno capolino nuovi emuli alla ricerca di almeno una frazione del successo del titolo italiano targato Poncle. E con ognuno di questi la domanda sorge sempre spontaea: perché preferirli a Vampire Survivors? Cosa li rende unici in questo sottogenere ormai un tantino inflazionato?

Jotunnslayer: Hordes of Hel, Vampire Survivors a casa dei vichinghi – Anteprima PC

Nel caso di Jotunnslayer: Hordes of Hel, degli sviluppatori di Games Farm e del publisher Grindstone, possiamo evidenziare il setting, radicato nella mitologia norrena, e una realizzazione tecnica di pregevole fattura. Basteranno a dare lustro ad una formula di gioco già vista in passato? Abbiamo provato in questi giorni la demo, ed ecco le nostre impressioni. 

Come suggerisce il nome, l’obiettivo di Jotunnslayer è uno solo: eliminare i Jotunn, i giganti della mitologia norrena, attraverso i 9 nove regni (5 inclusi nel gioco, solo uno disponibile nella demo, Niflheim, il regno del ghiaccio) che ne compongono l’immaginario. Prima di poterli richiamare però dovremo completare una serie di incarichi e raccogliere le forze, mentre orde di non-morti e belve sovrannaturali cercheranno di farci fuori.

Jotunnslayer: Hordes of Hel, Vampire Survivors a casa dei vichinghi – Anteprima PC

In ogni “raid” avremo a disposizione un certo tempo per completare le missioni che ci verranno assegnate, il cui numero aumenta all’accrescere della difficoltà, così come il volume e l’aggressività della fauna locale, ma anche le ricompense che potremo intascare, tra crediti e gemme dell’anima per acquistare bonus passivi di varia natura (o “virtù” se preferite) e armi per i tre personaggi disponibili tra una sessione e l’altra. 

Ovviamente non mancheranno i level-up, ottenuti raccogliendo i cristalli lasciati cadere dai nemici abbattuti, che consentiranno di acquisire abilità attive e passive legate alla propria classe o a una delle tre divinità maggiori, Thor, Freya e Loki. A noi solo l’imbarazzo della scelta, il resto avverrà automaticamente, dagli attacchi base al cast e ai trigger delle numerose skill, più relativi potenziamenti, che acquisiremo nel corso della run.

Jotunnslayer: Hordes of Hel, Vampire Survivors a casa dei vichinghi – Anteprima PC

A dire il vero c’è un po’ di gestione da parte del giocatore, che oltre a muoversi verso la prossima meta (comodamente indicata sulla mini-mappa) potrà scattare per coprire distanze maggiori o schivare nemici arrivo (che danneggiano al mero contatto), e attivare l’aoe di classe, unico per ogni eroe e in grado di colpire un sacco di gente nelle immediate vicinanze. 

Non tutti gli eroi però nascono uguali, e dopo diverse prove possiamo comodamente affermare che il migliore del lotto è senza dubbio il berserker, grazie alla sua capacità di curarsi e di infliggere seri danni con pochi colpi, l’unico personaggio che può permettersi di essere circondato e uscirne vivo. Il revenant lavora più dalla distanza e con un po’ di fortuna è l’unico del party in grado di dar vita a build che assomigliano effettivamente ad un bullet hell, ma va tenuto al sicuro o finisce al tappeto in un attimo. La seeress invece è specializzata in malus da elargire ai nemici, e sebbene sulla carta vanti diverse abilità interessanti, ha un early game un po' fiacco, che le rende veramente difficile avere tempo a sufficienza per completare gli incarichi e al tempo stesso sopravvivere, specie alle difficoltà maggiori, anche se una volta superata la fase critica è difficile starle dietro.

Jotunnslayer: Hordes of Hel, Vampire Survivors a casa dei vichinghi – Anteprima PC

Quanto alle missioni, sono tutte di facile comprensione e ben si integrano nel regolare gameplay, come raccogliere determinati oggetti, sconfiggere mini-boss, richiudere portali, tranne una: i Nithstang, questi sorta di totem da distruggere mentre siamo in un’area che annulla tutte le nostre abilità, un’eresia in un titolo del genere, un’idea coraggiosa ma che evidenzia lo sbilanciamento menzionato prima: solo il berserker può infatti prendervi parte e salvare la pelle. 

Portati a termine gli incarichi, si evoca il Jotunn di turno e si cerca di buttarlo giù mentre quest’ultimo ci tira addosso pure il lavandino di casa, poi che si vinca o meno tutti i tesori raccolti torneranno con noi alla base, dove potremo investirli e subito dopo ripartire per una nuova sessione. Tutto qui, non c’è altro da vedere, non che ci aspettassimo chissà cosa da un “bullet heaven”, per altro ancora in fase gestazionale.

Jotunnslayer: Hordes of Hel, Vampire Survivors a casa dei vichinghi – Anteprima PC

Ciò che conta è l’esperienza, e quella offerta di Jotunnslayer non è affatto male. Il livello di difficoltà è piuttosto ripido, la varietà dei nemici discreta, mentre quella delle build migliorabile, sia a livello di varietà che di puro spettacolo (abbiamo a disposizione solo quattro “rami” tra cui scegliere, e alcune skill fanno veramente schifo). La demo preclude l’accesso a un sacco di roba, tra cui un quarto personaggio giocabile e ben quattro arene, ma già si intravedono spiragli per una lunga permanenza mentre si grinda per armi, virtù e skin; c’è tuttavia abbastanza carne sul fuoco per reggere il confronto con il suo più blasonato parente? E il pacchetto diverte a sufficienza da consentirgli di restare a galla? Per ora non ne siamo troppo convinti, c'è del lavoro da fare; vedremo se con più tempo il team di sviluppo riuscirà a porvi rimedio. 

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