Just Cause 2

di Fabio Fundoni
Distruggendo in giro per il mondo
Piacevole e intrigante divagazione sul genere free roaming, Just Cause ha fatto la sua comparsa nel mondo dei videogame nel 2006, mostrando alcune interessanti qualità offuscate però da diverse e macroscopiche lacune. Con una realizzazione tecnica sotto tono e qualche problema di troppo, le avventure dell'agente speciale Rico Rodriguez riuscirono a proporre notevoli spunti legati ad un gran numero di veicoli da guidare e armi con cui scatenarsi sul campo. D'altro canto, il “buon” Rico si muoveva per conto degli Stati Uniti con l'ordine di rovesciare la dittatura vigente sull'isola tropicale di San Esperito. Come fare? Sabotare e distruggere ogni elemento filogovernativo per fomentare e sostenere una rivoluzione coi controfiocchi.



Square-Enix (fu Eidos) ci riprova, e ancora una volta c'é il team Avalanche in cabina di regia per rielaborare quanto di buono contenuto nel precedente episodio per riproporlo in versione “riveduta e corretta”, senza scordare miglioramenti e novità assortite. C'é sempre bisogno di far cadere un despota e, per Rico, la pensione é ancora lontana. Questa volta toccherà a Baby Panay, signore incontrastato (per ora) dell'isola di Panau, situata nel sud est asiatico. Come se non bastasse sembra che nell'isola sia nascosto anche Tom Sheldon, ex comandante di Rico adesso disertore. Atteso per il prossimo 25 Marzo il gioco si é già mostrato con diverse anteprime, logicamente puntando su quelli che sono e saranno i suoi punti di forza. Nuovamente free roaming, per vocazione “sandbox”, Just Cause 2 promette di fornire agli utenti tantissime armi e mezzi di trasporto a volontà (in tutto più di 100), ma soprattutto una nuova concezione della parola “libertà”.

“Potere alla fantasia”, potremmo dire. Dovremo creare una sequela di problemi a Panay e state sicuri che avremo i mezzi per farlo. Seguire le missioni delle tre fazioni disponibili o girare liberamente alla ricerca di qualche cosa da fare? Certo, concettualmente nulla di nuovo, ma dagli Avalanche ci si deve per forza di cose attendere qualche idea particolarmente chiassosa ed esagerata, ai limiti dell'eccessivo. Lega un soldato nemico ad un Boeing 737, sali alla guida, portalo in cielo e fallo sbattere contro una parete rocciosa. Troppo poco? Buca una bombola con un colpo di pistola in modo che il gas, fuoriuscendo, la scagli come un razzo verso un'automobile che, nell'urto, finisca dritta sul grugno di qualche guardia privata del nostro odiato dittatore. Ancora non é abbastanza? Allora non vi resta che spremervi le meningi e creare le situazioni più esplosive ed improbabili per assottigliare le schiere degli avversari.






Meglio di un braccio bionico?
Una delle features che più ha incuriosito il pubblico in attesa di Just Cause 2, é il particolare rampino utilizzabile dal nostro protagonista. Dotato di un cavo elastico, sarà il nostro amico più inseparabile e duttile. Potremo utilizzarlo per arrampicarci e sfuggire da una situazione troppo calda o raggiungere un posto strategico e osservare il nemico. Come se non bastasse, dovremo nuovamente sbizzarrire la nostra inventiva per trovare le applicazioni più strampalate e spettacolari. Il cavo potrebbe essere utilissimo per deviare la corsa di un veicolo, oppure per “arpionare” una vettura e salirci sopra. Gli sviluppatori hanno inserito diversi quick event per riprodurre la sensazione di esatto tempismo che dovremo avere per portare a buon fine le situazioni in questione, fattore che potrebbe rivelarsi un buon punto d'incontro tra semplicità e frenesia d'azione.

Mentre cercherete di scatenare il maggior caos possibile (avrete proprio un indicatore “Caos” a schermo) dovrete logicamente, come accennato in precedenza, vedervela con i fedelissimi del regime di Panay. Quanto mostrato dagli Avalanche non ha ancora permesso di poter capire se l'intelligenza artificiale dei soldati che troveremo a Panau sarà di buon livello e rappresenterà una degna sfida, ma gli sviluppatori hanno promesso che l'IA non deluderà e permetterà anche ai personaggi non giocanti di sfruttare gli elementi messi a disposizione nell'ambiente per metterci i bastoni tra le ruote. Sarà decisamente importante, ai fini del risultato finale del prodotto, scoprire se le promesse verranno mantenute anche se, a dire il vero, la previsione di vedere Rico muoversi come un “superman” in mezzo a guerriglieri non troppo dotati é un'opzione che non ci sembra poi così improbabile.

L'isola di Panau offrirà un altissimo tasso d'interattività, permettendoci di utilizzare e naturalmente distruggere praticamente ogni cosa che vedremo sullo schermo, il tutto dislocato per una superficie virtuale di più di 1000 chilometri. É facile comprendere che, due dei fattori che dovranno dimostrarsi solidi e affidabili in fase di recensione, saranno il motore fisico e quello grafico. Il team svedese ha continuato, sin dalla pubblicazione del primo episodio della serie, lo sviluppo sul suo Avalanche Engine (arrivato adesso alla versione 2.0) migliorando visibilmente i risultati del passato. Il colpo d'occhio offerto in Just Cause 2 é pregevole, soprattutto in relazione a tutti gli elementi gestiti. Viste le acrobazie più o meno folli che Rico dovrà e potrà compiere, ci riserviamo di esaminare al meglio la componente fisica, dove la forza di gravità dovrà essere gestita al meglio per poter risultare credibile, fatte le dovute concessioni alla spettacolarità. Insomma, viste le buone premesse date dalle idee messe in campo, il comparto tecnico dovrà fare il suo dovere per evitare i problemi visti in passato. Il materiale rilasciato fa ben sperare, ma tutta questa carne messa al fuoco non potrà non godere di un adeguato frame rate e degne animazioni.

Attendiamo al varco questo Just Cause 2 , in cui ci chiediamo se Rico riuscirà dimostrare di aver le spalle adeguatamente coperte non solo per chiudere i conti con Sheldon e Panay, ma anche per conquistare definitivamente un posto di rilievo nel cuore degli amanti dell'azione senza limiti. Buttate via l'ombrellone e il materassino: su queste spiagge sono di moda paracaduti, rampini e mitragliatori!