Just Cause 3

di Valerio De Vittorio
Uno dei titoli più divertenti presenti qui a Colonia é sicuramente Just Cause 3. Avalanche Studios sta lavorando prendendo quanto di buono fatto in passato per elevarlo all'ennesima potenza e darci in mano il sandbox più distruttivo ed ignorante possibile. Il tutto appoggiandosi su una nuova versione del motore grafico proprietario a dir poco impressionante. Vi raccontiamo la presentazione a porte chiuse, seguita da una sessione di prova pad alla mano.



Non c'é riposo per Rico


Entrati nella saletta, veniamo accolti da un Rico proiettato a schermo seduto in spiaggia mentre si gode un goccetto di Jack Daniel's. Per terra c'é sparsa della sabbia, e gli sviluppatori sono accomodati su delle sdraio. Si avete capito bene, negli stand Deep Silver, Avalanche si é permessa di spargere della sabbia per allestire la propria saletta! Dopo averci offerto un ghiacciolo, parte la presentazione. Anni dopo le avventure di Just Cause 2, Rico ha lasciato l'Agenzia per tornare alla propria isola natale di Medici, ispirata alla costa amalfitana, che trova però conquistata e governata dallo spietato dittatore Generale Di Ravello.

Ovviamente il nostro eroe non può restare a guardare e inizia così la sua missione di rivolta e liberazione, portata avanti con un bazooka in spalla. La distruzione ed il caos sono ancora una volta i punti forti del nostro protagonista, ingredienti fondamentali del divertimento spensierato di Just Cause 3. Sebbene ci sia una trama da seguire, il bello di giocare al titolo Avalanche Studios é la libertà totale concessa all'utente, che si ritrova immerso in un vastissimo sandbox, gestito da uno degli engine più avanzati del momento. Avremo mille chilometri quadrati di superficie, pieni di cose da fare e che potremo esplorare rubando i mezzi più disparati o usando il rampino in combinazione col paracadute e con la nuova tuta alare.
Caos e distruzione totale, serve altro per divertirsi con Just Cause 3?


Ogni feature di gioco é pensata per dare all'utente libertà e divertimento, mettendo da parte qualsiasi velleità di realismo. Un esempio sono i garage sparsi per l'isola, che una volta conquistati ospiteranno i mezzi rubati. Se li porteremo qui diventeranno poi disponibili nel menu del supporto aereo, grazie al quale potremo farci spedire dovunque un qualsiasi elemento del nostro inventario, una scintillante sportiva piuttosto che l'ultimo lancia missili. In Just Cause 3 é stata inserita una nuova opzione che ci permette di formulare dei veri e propri ordini composti, così che nella medesima spedizione potremo farci mandare più cose assieme, per prepararci al meglio prima di affrontare la prossima missione di distruzione.

Le sfide proposte da Medici sono molteplici e vanno dal seminare il caos per le basi nemiche già conquistate al completare dei percorsi aerei utilizzando la Wing Suit. La demo portata alla Gamescom ci ha permesso proprio di testare con mano queste due. Radere al suolo le strutture non é per nulla un compito semplice visto che avremo un timer che partirà alla prima esplosione, ma saremo liberi di sperimentare librandoci in volo ed approfittando delle munizioni infinite fornite al nostro bazooka.
Il sistema di controllo aereo funziona a dovere ma simulando correnti d'aria e l'inerzia in volo, riuscire a passare attraverso i cerchi sospesi nell'aria é un'impresa tutt'altro che semplice. Pad alla mano dobbiamo dire di esserci esaltati; il percorso si avventurava a raso terra tra varie strutture, ed allo stesso un buon livello di sfida ha tenuta alta la nostra attenzione e voglia di migliorarci.



Micheal Bay ci fa un baffo!


Finita la challenge un paio di volte abbiamo avviato la sfida di distruzione. Avendo giocato il precedente Just Cause ci siamo subito sentiti a casa, godendoci esplosioni a catena ed enormi strutture che cedono sotto la potenza dei nostri colpi. Nello specifico, la base si estendeva verso l'alto, per questo l'utilizzo del paracadute é indispensabile per salire di quota e mirare ai punti deboli della struttura per farla cedere sotto il proprio peso. Il motore che gestisce il tutto é davvero eccezionale, fattore che amplifica il godimento nel lasciarsi andare al divertimento più ignorante. Just Cause 3 comprenderà almeno altre 4-5 tipologie di challenge, che faranno da corollario a tutto quanto potremo fare sull'isola di Medici.

La demo era comunque limitata, quindi non abbiamo altri contenuti da raccontarvi al momento. Gli sviluppatori ci hanno però illustrato il sistema di mod: guadagnando ingranaggi come premio per i nostri risultati durante le sfide, potremo sbloccare potenziamenti di vario genere. Una sorta di barra andrà riempiendosi di gear, attivando potenziamenti e nuovo equipaggiamento, suddivisi per categoria, come mezzi, armi, volo e così via. Saranno implementate anche delle leaderboard che ci permetteranno di competere coi nostri amici.

Prima di chiudere vale la pena spendere qualche parola sul comparto tecnico, davvero da primato. Just Cuase 3 girava su PC qui a Colonia e ci ha davvero impressionati, non tanto per la qualità estetica, comunque molto buona, ma per cosa é capace di fare. Il gioco poggia le proprie basi su un modello fisico molto potente e versatile, indispensabile per garantirci il divertimento esplosivo che ci aspettiamo dal titolo Avalanche. Esplosioni a catena, distruttibilità praticamente totale e fluidità impeccabile già in questa build ancora non completa ci lasciano ben sperare sulla riuscita del titolo che non vediamo l'ora di avere per le mani.