Kakuto Chojin


L'interazione con le arene è un particolare fondamentale per chiunque abbia giocato con Dead Or Alive 3 su Xbox, purtroppo in Kakuto questo tipo di soluzione non è stata adottata. Nonostante gli stage abbiano un ottimo impatto visivo non sono interattivi se non nei muri che li delimitano, non si può quindi ne danneggiare oggetti ne gettare l'avversario in un ipotetico livello inferiore, questo probabilmente è il limite più grande presente nel gameplay: aver considerato il classico ring chiuso è come aver fatto un passo indietro rispetto al titolo Tecmo.

Per quello che riguarda il supporto multiplayer Kakuto Chojin offre la classica modalità Versus ma oltre a questa anche altre 2 interessanti soluzioni: la prima è chiamata Battle Royale e supporta fino a 4 giocatori sullo stesso schermo, il concept è semplice, l'ultimo che resta in piedi vince. Per questa modalità la telecamera si sposta leggermente verso l'alto per dare una maggiore visibilità di gruppo e sicuramente la possibilità di controllare al meglio i personaggi.
L'ultima opzione disponibile per le partite multi giocatore, è chiamata Capture The Crown in cui vince il giocatore che indossa una corona " virtuale" quando scade il tempo.

table_img_389

Dal punto di vista grafico Kakuto Chojin non ha nulla da invidiare a concorrenti dal brand ben più famoso, i personaggi sono tra i migliori mai visti nel genere ricreati con una alto numero di poligoni, ovviamente le texture ad alta risoluzione non sono da meno e la gestione delle luci e delle ombre è probabilmente il punto di forza dell'engine: non solo vengono ricreate sorgenti di luce dinamiche ma è presente anche il self-shading, ovvero l'ombra non viene proiettata solo sull'ambiente ma anche sugli stessi personaggi aumentando notevolmente il realismo visivo.

Le arene non hanno le stesse dimensioni di quelle di DOA ma in compenso sono molto dettagliate ed ogni stage presenta particolari feature grafiche come effetti particellari, l'acqua che riflette l'ambiente e i personaggi in movimento, orme lasciate sulla neve, nebbia volumetrica e molto altro ancora.
Nel titolo Dream Factory è stato implementato anche un buon anti aliasing che offre una pulizia video eccellente e l'ottimo lavoro compiuto dai programmatori si può apprezzare anche nelle animazioni dei personaggi, ricreate tramite la tecnica del motion capture, tutto questo senza rinunciare neppure per un secondo ad una fluidità costante fissata a 60 frame per secondo.

Per quello che riguarda la parte sonora, questo picchiaduro offre il supporto del Dolby Digital 5.1 durante i combattimenti ed una colonna sonora di chiaro stampo metal. Purtroppo non è previsto l'uso delle proprie colonne sonore custom salvate sull' Hard Disk di Xbox.