Killzone 2

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Ampie distese di cielo punteggiate da soffocanti nubi nere come la pece. La razza umana costretta a combattere contro misteriosi tizi imbacuccati fin sopra il cranio, anch'essi completamente bardati di nero. Una guerra dura, sporca, polverosa, cruenta, sanguinosa. Buia. Nera, appunto. E' questo il sequel del tanto criticato titolo di Guerrilla, é questo il marchio di fabbrica di Killzone 2.

Killzone 2, come molti ormai ricordano (e chi lo dimenticherà mai?) fu presentato inizialmente come trailer in Computer Grafica. Tra lo shock generale e lo stupore degli appassionati, la guerra di Sony provocò uno scalpore abnorme. Tutto quel ben di Dio sarebbe potuto girare in tempo reale sulla nuova PlayStation 3, appena presentata dall'ormai abdicato Kutaragi? Purtroppo c'era una piccola clausola a ”fondo pagina”, quasi come se Guerrilla avesse firmato una sorta di mefistofelico contratto: gli sviluppatori ammettevano, sì, che quella concitata scena fosse frutto di settimane di pre-renderizzazione, ma assicuravano comunque a tutti che il gioco, a lavori ultimati, sarebbe risultato praticamente identico a quanto visto in video.


Forte convinzione della propria bravura o sparata colossale? E' ironico pensare come, sebbene siano passati ormai la bellezza di tre anni, la risposta tardi ancora a giungere. Questo vuol forse dire che Killzone 2 é rimasto nel silenzio per tutto questo tempo? No, assolutamente. Proprio Killzone 2 riuscì a far abbassare la cresta a sua maestà Halo 3 all'ultimo Electronic Entertainment Exposition, tenutosi a Santa Monica lo scorso anno. Finalmente, dopo tanta attesa, Sony e Guerrilla si erano decise a presentare una scena interamente giocabile di quello che diventò, in breve tempo, uno dei First Person Shooter più hypati di sempre. La verità era riuscita a tenere il passo della leggenda? Tranquilli, proprio questa é la favola che or ora ci accingeremo a narrarvi.

ISA a rapporto, per la seconda volta!

La sequenza é ormai iniziata: musica classica di sottofondo, futuristici mezzi solcano rapidi i cieli nemici, candide nubi a coprire il tutto. É inutile negarlo: gli sviluppatori sono stati abbastanza furbi da rivedere la scenetta in-game nella medesima chiave del filmato in CG. Il principio é sempre lo stesso: un manipolo di soldati ISA, i paladini della giustizia che abbiamo imparato a conoscere nel primo capitolo per PS2, a bordo di un mezzo volante falciano l'area sovrastante di Helghan, pianeta madre dei crudeli Helghast, una minaccia capace di piegare uno dopo l'altro tutti gli abitanti della galassia. Quale sia il loro obiettivo non lo sappiamo. Sarà la voglia di conquista? Troppo scontato.

Che centrasse invece la vendetta? Qualcosa ci dice che qui abbiamo azzeccato. Non dimentichiamo, infatti, le origini di questi spietati assassini. Prima normali esseri umani, furono costretti ad abbandonare le loro case per motivi ancora ignoti, ritrovandosi costretti in un viaggio interplanetario durissimo e apparentemente senza meta. Ci volle del tempo prima di trovare un nuovo habitat: purtroppo per loro, non immaginavano che i guai fossero appena iniziati. Nessuno aveva previsto che la differente atmosfera rendesse praticamente impossibile la vita. Il loro DNA si adattò alle impervie condizioni, trasformando il loro organismo in un qualcosa di mostruoso, seppur sempre umanoide. E' così che é nato il pericolo più grande della galassia, quegli Helghast che tanto odiano coloro che li hanno costretti a quell'”odissea nello spazio”.

A poco servirono le eroiche gesta del soldato scelto Ian Templar e della sua compagnia, parlando del primo episodio: nonostante siano riusciti a piegare un'intera armata nemica e a bloccare il doppio gioco del traditore Adams, la guerra era tutt'altro che conclusa con il comandante supremo ancora vivo e vegeto. Questa volta saranno gli ISA a fare la prima mossa, con un repentino attacco al pianeta stesso degli Helghast. Killzone 2, infatti, narrerà le vicende di Sev, un soldato che si unirà al blitz in territorio nemico, in compagnia della Legione, il gruppo speciale al quale appartiene.


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Abbandoneremo definitivamente il pianeta Vekta, quindi, ammirato sia sul capitolo per PS2 che nello spin-off Liberation per console portatile. Questa volta gli Helghast giocheranno in casa e le differenze le si notano già dalla sessione giocabile. Che questi demoni in armatura fossero avanzati tecnologicamente lo si sapeva già da tempo, ma che fossero capaci addirittura di controllare gli agenti atmosferici era sicuramente fuori qualsiasi previsione. Oltre questo non sappiamo cosa potrebbe offrire il plot di Killzone 2, tranne qualche solida sicurezza rintracciabile nel passato della saga: se c'era qualcosa in cui il primo episodio non aveva rivali, quello era il proporre un'atmosfera fantasiosa ma coerente allo stesso tempo, futuristica ma non troppo lontana dalla nostra civiltà. In poche parole, un conflitto reale nella sua invenzione, affascinante nella sua crudeltà.

Fortunatamente, non era solo lo sfondo a destare l'attenzione del giocatore, tutt'altro. Una storiella con poche pretese ma decisamente accattivante riusciva a contornare perfettamente il tutto, con epiche battaglie e storie personali che si intrecciavano a più riprese, in compagnia di un quartetto che non riusciva ad andare d'accordo nemmeno sotto tortura. Purtroppo nessuno dei quattro personaggi principali torneranno selezionabili, salvo colpi di scena dell'ultima ora. Probabilmente, invece, alcuni di loro potrebbero tornare in veste non giocabile, come quasi sicuramente accadrà per il nerboruto Rico Velasquez. Ci aspetta quindi una trama sicuramente scoppiettante, tessuta da figure carismatiche e trainata da antagonisti estremamente poliedrici.


“Tu, vieni con me. Tu, segui il Sergente!”

Giusto il tempo di smontare dal mezzo corazzato, miracolosamente illeso malgrado i fulmini teleguidati nemici, ed eccoci nel bel mezzo dell'azione. E3 2007, questa volta niente filmato pre-renderizzato, ma uno sviluppatore stesso di Guerrilla, SixAxis alla mano, a sforacchiare a destra e a manca qualsiasi cosa si muova e che sembri lontanamente un Darth Vader di Guerre Stellari.

Ed eccoci arrivati all'E3 2008. Nonostante sia passato un intero anno, la linea seguita da Guerrilla rimane la stessa. Cambia l'ambientazione, cambia la luminosità, ma lo spettacolo é sempre lo stesso. Un campo di battaglia diurno fa ora da sfondo alla guerra, mai così polverosa come in Killzone 2. Finalmente possiamo anche notare un paio di chicche, come lo sfruttamento del SixAxis per ruotare una manopola, e l'apparizione dei veicoli, grandi assenti del primo episodio. Lo scenario spazia, questa volta, da ampie distese a sfondo industriale a più asettici capannoni.

L'azione su schermo é a dir poco concitata: decine e decine di soldati, tra amici e nemici, si danno battaglia a suon di mitragliate sfruttando ripari naturali e non, in una cittadina al limite della desolazione adibita ormai esclusivamente a campo di guerriglia. Il ritmo di gioco non é variato: non aspettatevi la velocità di un Unreal Tournament o di un Halo di turno, ma un gameplay maggiormente ragionato e tattico, dove andare allo sbaraglio equivale a morte sicura.
Chi ha solo minimamente provato il prequel ha già inteso di cosa stiamo parlando, ma i neofiti della serie non si spaventino di fronte alla parola “ragionare”: il filone di Killzone, compreso quindi anche Killzone 2, non é di certo uno strategico alla Rainbow Six o un prodotto sulla falsariga di Brothers in Arms, assolutamente.

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Killzone 2

Killzone 2

Questo “secondo bacio” con Killzone 2 é stato a dir poco fantastico, entusiasmante nella suo offrire un'azione concitata e perfetto nel non riproporre i stessi difetti in cui cadde una volta. Sul gameplay possiamo dire ancora poco, purtroppo, se non che attenderemo una probabile demo per capire meglio i passi in avanti in termini ludici. D'altro canto, la certezza di un comparto tecnico di tutto rispetto é saldata. Ormai Guerrilla sembra aver imboccato la buona strada per portare la sua creazione nell'Olimpo degli FPS. Nessuno sembra poterla fermare e non possiamo che essere felici di questo. In caso di flop? Sinceramente non vorremo essere negli sviluppatori olandesi. Sony potrebbe lasciare nel loro letto ben più di una testa di cavallo...

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