Killzone Liberation

Due mesi dopo gli eventi narrati nel pluripremiato FPS per PS2 dal titolo Killzone, l'emisfero meriodionale del pianeta Vekna è ancora per la maggior parte asservito alle forze degli Helghast, i quali, guidati dal perfido generale Metrac, ignorano qualsiasi "legge" della guerra e adottano tecniche brutali pur di assicurarsi e mantenere il controllo sul maggior numero di postazioni cruciali. L'eroe di guerra Templar viene pertanto chiamato nuovamente in azione ed inviato tra le file Helghast nel tentativo di rintracciare, liberare e scortare al sicuro gli ostaggi trattenuti in condizioni assolutamente inumane.
Killzone Liberation rappresenta il duplice esperimento tentato da Guerrilla: duplice in quanto si ripropone di simulare l'esperienza bellica di Killzone innanzitutto su una consolle differente dall'originale (PSP anziché PS2), ed in secondo luogo con un'interfaccia di controllo che dalla prima persona slitta alla terza a volo d'uccello. Le differenze soprattutto dal punto di vista strategico divengono immediatamente notevoli, in quanto ad una più ampia visibilità del campo di battaglia corrisponde una più accurata e soppesata pianificazione tattica, specie considerando il fatto che gli ostaggi rinvenuti andranno anche scortati tramite appositi ordini fino alla salvezza, con un sistema di gestione promesso come completo e immediato.


Forse si potrebbe pensare che una grafica a volo d'uccello, in quanto meno "personale", tolga diversi punti all'adrenalina ed alla sensazione di una battaglia cmbattuta in un fps, ma chiunque abbia giocato a titoli come Neo Contra o anche solo Metal Slug sa che spesso non è così, ma anzi una visuale d'insieme può dare sensazioni anche più frenetiche.
L'esperienza di gioco sarà, dicevamo, incentrata pertanto sul concetto di operazione di salvataggio: a questo proposito, oltre al singleplayer classico, i Guerrilla promettono un certo numero di missioni giocabili solamente online, più un apposito editor per permettere al singolo giocatore di creare i suoi personali scenari e poi scambiarli col resto della community. Il multiplayer sarà disponibile tanto in modalità co-op, con più giocatori impegnati nel tentativo di conseguire un obiettivo comune, quanto in sfida divisi in squadre, dal più classico deathmatch, all'assalta e difendi, e così via.
Scendendo in dettagli più specifici, nello storyboard, che si districa attraverso 16 grandi missioni, è prevista la partecipazione di vecchi e nuovi personaggi: oltre a Templar, infatti, il novello Metrac e Rico.


Al giocatore saranno "messe in mano" (per modo di dire) un gran numero di armi, dai classici fucili d'assalto, ai lanciamissili, fino ad armi ipertecnologiche come balestre ad esplosivi o fucili da cecchino ad altissima distanza, nonché la possibilità di pilotare mezzi da battaglia come jeep o carri armati. Tecnicamente, la grafica dei primi screenshot appare pulita anche nelle situazioni caotiche, sebbene un filino "modulare", cosa che è comunque più che auspicabile in un motore "ad editor": considerando comunque che si tratta di un titolo PSP, non ci si può che ritenere soddisfatti. Ad ogni modo, come sempre, solo quando avremo accesso ad una versione definitiva potremo sbilanciarci in un giudizio.

Killzone Liberation

Killzone Liberation

I Guerrilla tentano l'esperimento della visuale a volo d'uccello nell'universo di Killzone, affidandosi al supporto diffuso della PSP per garantire un'esperienza di gioco che spazi dal singolo al multiplayer. Nell'attesa del largamente discusso (e per ora non confermato) Killzone2 per PS3, gettare l'occhio su questo lavoro portatile non sembra una cattiva idea.

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