Kingdom Under Fire: The Crusaders

di Luca 'Lord Axl' Gambino


Basta dare un'occhiata a questo Crusader, per capire con Dynasty Warrior, abbia fatto scuola. Quel sapiente mix tra strategia e azione, oltre che far presa su un pubblico sempre maggiore, ha evidentemente stuzzicato la fantasia dei programmatori della Phantagram (che pubblicano sotto l'ala protettrice di NcSoft), che hanno raccolto l'eredità del titolo Koei per progettare questo Kingdom Under Fire: The Crusader. La meccanica di gioco offerta, va però ben oltre il semplice hack n'slash, proponendo situazioni più votate alla strategia in real time, richiedendo quindi al giocatore un'attenta pianificazione delle proprie mossa, prima di lanciare l'attacco verso i propri avversari.
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Il campo di battaglia, abilmente ricreato in tridimensione, vedrà i nostri generali (nella versione dimostrativa limitati a due, ma saranno 4 nella versione completa), comandare le proprie truppe tramite comandi semplici e di immediata assimilazione. Una volta lanciato il comando, il nostro esercito si muoverà verso quello avversario. Una suggestiva visuale a volo d'uccello, con tanto di telecamera "traballante" accompagnerà le nostre truppe, seguendo le gesta dei nostri uomini, ma una volta entrati in conflitto con gli avversari, sarà il comandante stesso a prendere in mano le redini dell'azione, gettandosi a capofitto nella battaglia e dando prova delle proprie abilità guerresche. Ovviamente ogni comandante si differenzierà dagli altri per caratteristiche fisiche e tecniche, così l'umano Gerald sarà legnoso nei movimenti ma devastante nello scontro 1vs1, mentre Lucretia unirà l'agilità delle movenze ad una minore resistenza agli attacchi nemici. Ogni comandante potrà anche avvalersi dell'aiuto dei tenenti che, richiamati tramite precise combinazioni di tasti, si esibiranno in particolari mosse che toglieranno di torno i nemici particolarmente tediosi.



Impressioni positive arrivano anche dal lato prettamente tecnico di Underfire, che sfrutta a dovere le potenzialità della console nero-verde di casa Microsoft proponendo un comparto grafico capace di riprodurre e animare con dovizia di dettaglio centinaia di unità sullo schermo, mantenendo un frame rate sempre adeguatamente elevato. Buone notizie arrivano anche dal comparto audio che presenta un doppiaggio inglese (non siamo tuttora a conoscenza di eventuali localizzazioni sul parlato), al di sopra delle righe e una colonna sonora che esula dal classico retaggio epico-medioevale tipico del genere, ma che sconfina piacevolmente in brani rockeggianti e coinvolgenti coma mai prima d'ora. Ad aggiungersi al quadro, già ampiamente positivo, arriva la promessa di una modalità multigiocatore via xbox Live in cui i comandanti delle opposte fazioni potranno sfidarsi fino ad un massimo di 4 giocatori.


La prima impressione su Kingdom Underfire non può che essere ampiamente positiva. Il lavoro di Phantagram è al contempo notevole sul lato prettamente tattico, ma lascia intravedere anche ottime soluzioni sotto il profilo tattico-strategico, senza disdegnare il coinvolgimento in stile hack & slash previsto dalla software house coreana. Ancora da testare, ma la release finale non dovrebbe tardare poi tanto, il supporto Live previsto dai programmatori che potrebbe dare a Underfire l'assoluta immortalità.