Kingdoms of Amalur: Reckoning
di
Ferdinando Saggese
Per la gestione dell'inventario, i ragazzi di Big Huge Games si sono ispirati a “Diablo”, di Blizzard Entertainment, titolo considerato il vero capostipite del genere. In “Kingdoms of Amalur: Reckoning” disporremo quindi di un numero limitato di slot, che potremo riempire con centinaia di oggetti generati casualmente dopo ogni scontro. Inutile dire che le nostre scelte in termini di equipaggiamento saranno fondamentali per portare a termine l'avventura, utile invece sottolineare la cura con cui gli sviluppatori hanno implementato il confronto tra oggetti diversi, che ci permetterà di selezionare gli articoli con le statistiche migliori senza passare per complicati menù. Analogamente, potremo scartare l'equipaggiamento che non riterremo all'altezza del nostro personaggio in un click, mettendolo in una pila che potremo vendere in blocco ai mercanti.
I ragazzi di Big huge Games hanno inoltre deciso di sviluppare un sistema di crafting che ci permetterà di personalizzare le armi a disposizione raccogliendo apposite rune, o fabbricare pozioni e unguenti raccogliendo fiori e piante che troveremo esplorando i reami. La mappa di gioco é suddivisa in cinque grandi aree, ognuna dal design caratteristico, dove si muoveranno personaggi e creature diverse. L'intento degli sviluppatori é quello di creare un mondo governato da regole di natura, in cui il giocatore é poco più che una variabile. Giocando a “Kingdoms of amalur: Reckoning” potremo quindi percepire l'alternarsi del giorno e della notte, sperimentare le diverse condizioni meteorologiche, osservare la crescita della flora locale o la lotta per la sopravvivenza della fauna. Anche le azioni dei personaggi non giocanti saranno governate da complesse routine di intelligenza artificiale, che gli regaleranno un comportamento coerente con il ruolo che rivestono nel mondo di gioco.
Dobbiamo dire che il risultato é molto credibile, merito dei ragazzi di Big huge Games che, andando controcorrente, hanno deciso di non livellare in alcun modo i contenuti di gioco. Questo significa che tutto quello che “Kingdoms of Amalur: Reckoning” ha da offrire sarà disponibile dal primo minuto e sarà solamente il coraggio o la preparazione del giocatore a fare la differenza tra la vita o la morte. Prima di ogni quest o dungeon, il giocatore potrà comunque farsi un'idea delle insidie che dovrà affrontare osservando l'area di gioco. Non sarà infatti raro che l'accesso a un'area o a un dungeon significativi per la prosecuzione dell'avventura siano presidiati dalle stesse creature che poi incontreremo all'interno.
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I ragazzi di Big huge Games hanno inoltre deciso di sviluppare un sistema di crafting che ci permetterà di personalizzare le armi a disposizione raccogliendo apposite rune, o fabbricare pozioni e unguenti raccogliendo fiori e piante che troveremo esplorando i reami. La mappa di gioco é suddivisa in cinque grandi aree, ognuna dal design caratteristico, dove si muoveranno personaggi e creature diverse. L'intento degli sviluppatori é quello di creare un mondo governato da regole di natura, in cui il giocatore é poco più che una variabile. Giocando a “Kingdoms of amalur: Reckoning” potremo quindi percepire l'alternarsi del giorno e della notte, sperimentare le diverse condizioni meteorologiche, osservare la crescita della flora locale o la lotta per la sopravvivenza della fauna. Anche le azioni dei personaggi non giocanti saranno governate da complesse routine di intelligenza artificiale, che gli regaleranno un comportamento coerente con il ruolo che rivestono nel mondo di gioco.
Dobbiamo dire che il risultato é molto credibile, merito dei ragazzi di Big huge Games che, andando controcorrente, hanno deciso di non livellare in alcun modo i contenuti di gioco. Questo significa che tutto quello che “Kingdoms of Amalur: Reckoning” ha da offrire sarà disponibile dal primo minuto e sarà solamente il coraggio o la preparazione del giocatore a fare la differenza tra la vita o la morte. Prima di ogni quest o dungeon, il giocatore potrà comunque farsi un'idea delle insidie che dovrà affrontare osservando l'area di gioco. Non sarà infatti raro che l'accesso a un'area o a un dungeon significativi per la prosecuzione dell'avventura siano presidiati dalle stesse creature che poi incontreremo all'interno.
Kingdoms of Amalur: Reckoning
Kingdoms of Amalur: Reckoning
Una bellissima sorpresa questo "Kingdoms of amalur: Reckoning". Il titolo Big Huge Games propone una gran quantità di contenuti e situazioni e lo fa con stile. Il gioco risulta fresco nonostante un genere che negli ultimi anni si é rinnovato ben poco e la sensazione é che Electronic Arts stia tenendo qualche asso nella manica da giocare nel corso degli eventi estivi. I nomi coinvolti, il talento degli sviluppatori, ma sopratutto quanto abbiamo visto in quel di Londra, ci fanno ben sperare e attendiamo con ansia il momento in cui potremo mettere le mani sul gioco, magari al prossimo E3 di Los Angeles.