Knights

Fa sempre piacere vedere un gruppo di emergenti sviluppatori di videogame che riescono a farsi strada nell'affollato mare di grandi produttori: é il caso dei promettenti Lost Boys (direttamente da Amsterdam), alacremente al lavoro su alcuni interessanti progetti per Game Boy Advance (vale la pena citare il picchiaduro Fire Eaters e lo sparatutto Kaisertal) e, ovviamente, su questo bizzarro adventure game in uscita il prossimo Natale per PlayStation 2 e PC. La qualità del gioco sembrerebbe piuttosto alta, a giudicare dall'interesse di alcuni produttori, sfociato nell'acquisto dei diritti di pubblicazione da parte di Swing Enrtertainment, per cui é il caso di analizzare più da vicino questo singolare Knights

UN RE CHE VA IN PENSIONE
I problemi legati ad una successione al trono sono spesso causa di eventi sanguinari come assassinii, complotti e addirittura guerre: niente di tutto ciò ha luogo in Knights. Il buon monarca del regno di Whyrule (e qui i patiti di un certo gioco targato Nintendo sobbalzeranno sulla sedia, credo...) decide infatti di sua spontanea volontà di dimettersi dal suo importante ruolo per dedicarsi ad una vita più tranquilla. Per risolvere il problema della successione decide altresì di basarsi su un'antica leggenda del regno e indire un grandioso torneo tra i più abili cavalieri del reame, che dovranno dunque battersi lealmente in una serie di eventi appositamente studiati per dimostrare le loro capacità. Chiaramente una questione così importante come l'ascesa al trono non può essere risolta tramite uno squallido duello o una giostra, per cui l'astuto re propone agli aspiranti successori delle prove molto più variegate e impegnative. Scherma, atletica, snowboarding, canottaggio e parapendio sono solo alcune delle devastanti discipline cui i poveri cavalieri dovranno sottoporsi per sperare di ottenere la corona del regno di Whyrule e la mano della principessa Layla: dura, la vita del cavaliere..
CAVALIERI SENZA FRONTIERE
Dunque, le premesse per un videogame estremamente divertente sembrano esserci tutte. L'idea degli sviluppatori é quella di inserire il giocatore (che impersona uno di questi baldi cavalieri, apparentemente selezionabile da una schiera di pretendenti, ciascuno dotato di particolari caratteristiche) in un mondo tridimensionale cosparso di tanti mini-eventi, ciascuno basato su una qualche disciplina più o meno sportiva. Non é ancora chiaro il numero di differenti "specialità" contenute nel gioco, mentre é certo che tali sezioni non verranno collegate tra loro tramite un semplice sistema di menù (come altri giochi multi-evento), bensì saranno perfettamente integrate in un mondo interamente esplorabile e pieno di segreti e insidie, come in un "normale" platform game. Dunque, il raggiungimento delle varie prove (che saranno articolate all'interno del gioco come vere e proprie missioni) prevede anche il superamento di sezioni basate sull'azione tipica di un platform game e persino la lotta contro gli eventuali avversari che é possibile incontrare in un tipico mondo fantasy come é quello di Whyrule: orchi, non-morti e persino draghi sputafuoco renderanno decisamente più movimentata l'avventura dei poveri ma decisi cavalieri