L'impero delle Formiche
di
Redazione
Ma che fanno di così impegnativo le formiche tanto da meritarsi una simulazione attendibile e vicina alla realtà? Chi di voi ha studiato il latino, di sicuro avrà tradotto alcune frasi di esercitazione alla prima declinazione che descrivono l'operosità, e la laboriosità delle formichine. Ecco... noi gestiremo la colonia di La-chola-kan appartenente alla Federazione delle Formiche Rosse e comandata dalla regina Bel-o-kan. Noi saremo Bel-o-kiu-kiuni, la principessa messa alla prova dalla madre regnante
Il gioco é strutturato a missioni: quella che noi abbiamo testato é la missione di prova fornita alla stampa, consistente nell'uccidere una mantide religiosa, stipare nei depositi un buon quantitativo di cibo per garantire la sopravvivenza durante il lungo inverno, e raccogliere mille unità di materiale da costruzione. La missione é a tempo: dura meno di mezz'ora e copre l'arco di un anno solare
La prima esperienza di gioco é stata proprio fallimentare: sono riuscita ad uccidere la mantide religiosa, ma all'arrivo dell'inverno non avevo scorte sufficienti per sopravvivere al grande freddo; vi dirò la verità... non ero particolarmente rattristata per l'accaduto, e mi dispiace che in quel momento non avessi in funzione il programma per effettuare gli screenshot, altrimenti vi avrei mostrato la gloria di quel "HAI PERSO!". Le seguenti sessioni di gioco si sono invece sviluppate con esito positivo, come potete vedere dalle immagini che dimostrano la mia diligenza nel far vivere bene queste piccole creature a sei zampe
Al primo impatto il gioco non offre nulla di particolarmente innovativo sul fronte degli strategici in tempo reale: escluso il soggetto, ho trovato il sistema di gioco molto simile al soliti canovaccio che contraddistingue questo genere, da Warcraft II a The Sims (no... SimAnt non l'ho mai giocato: ve l'ho detto che le formiche mi fanno schifo!), tranne il fatto che gli ambienti di gioco che dobbiamo gestire sono due: l'ambiente esterno e il formicaio. Innanzitutto noi muoviamo direttamente con il mouse solo le soldatesse, le quali esplorano le zone circostanti al formicaio alla ricerca di aree per il rifornimento e, eventualmente, per difenderlo da attacchi da parte di insettacci malvagi. Saranno le operaie che in seguito si piomberanno sulle prede o sulle aree di cibaria (composte da funghi, foglie, ghiande, castagne, bacche e così via) per accatastare il tutto nei depositi, e raccoglieranno i materiali utili per la costruzione e l'ampliamento del formicaio (grumi di terra, rami, ragnatele). I movimenti delle operaie, delle costruttrici e delle nutrici che curano le larve non sono comandate direttamente da noi: esiste un menù dal quale si possono selezionare le azioni che esse devono svolgere e impostare la priorità dei compiti e la ripartizione delle mansioni. Tutti i movimenti vengono gestiti dall'intelligenza artificiale del gioco
Il gioco é strutturato a missioni: quella che noi abbiamo testato é la missione di prova fornita alla stampa, consistente nell'uccidere una mantide religiosa, stipare nei depositi un buon quantitativo di cibo per garantire la sopravvivenza durante il lungo inverno, e raccogliere mille unità di materiale da costruzione. La missione é a tempo: dura meno di mezz'ora e copre l'arco di un anno solare
La prima esperienza di gioco é stata proprio fallimentare: sono riuscita ad uccidere la mantide religiosa, ma all'arrivo dell'inverno non avevo scorte sufficienti per sopravvivere al grande freddo; vi dirò la verità... non ero particolarmente rattristata per l'accaduto, e mi dispiace che in quel momento non avessi in funzione il programma per effettuare gli screenshot, altrimenti vi avrei mostrato la gloria di quel "HAI PERSO!". Le seguenti sessioni di gioco si sono invece sviluppate con esito positivo, come potete vedere dalle immagini che dimostrano la mia diligenza nel far vivere bene queste piccole creature a sei zampe
Al primo impatto il gioco non offre nulla di particolarmente innovativo sul fronte degli strategici in tempo reale: escluso il soggetto, ho trovato il sistema di gioco molto simile al soliti canovaccio che contraddistingue questo genere, da Warcraft II a The Sims (no... SimAnt non l'ho mai giocato: ve l'ho detto che le formiche mi fanno schifo!), tranne il fatto che gli ambienti di gioco che dobbiamo gestire sono due: l'ambiente esterno e il formicaio. Innanzitutto noi muoviamo direttamente con il mouse solo le soldatesse, le quali esplorano le zone circostanti al formicaio alla ricerca di aree per il rifornimento e, eventualmente, per difenderlo da attacchi da parte di insettacci malvagi. Saranno le operaie che in seguito si piomberanno sulle prede o sulle aree di cibaria (composte da funghi, foglie, ghiande, castagne, bacche e così via) per accatastare il tutto nei depositi, e raccoglieranno i materiali utili per la costruzione e l'ampliamento del formicaio (grumi di terra, rami, ragnatele). I movimenti delle operaie, delle costruttrici e delle nutrici che curano le larve non sono comandate direttamente da noi: esiste un menù dal quale si possono selezionare le azioni che esse devono svolgere e impostare la priorità dei compiti e la ripartizione delle mansioni. Tutti i movimenti vengono gestiti dall'intelligenza artificiale del gioco