La 24 Ore di Le Mans

Dopo le edizioni per Psx, PC, Game Boy Color e, come già detto, Dreamcast, ritroviamo i Melbourne House alle prese con la versione per PlayStation2 de La 24 ore di Le Mans, una versione che, giunta da poco al 50 per cento del suo sviluppo, promette di arrivare tra noi con le veste della miglior edizione in assoluto
Questa volta tra le mani degli sviluppatori australiani non troviamo, infatti, solo una console che (almeno sulla carta) dispone di tutta la potenza necessaria per gestire un titolo dall'aspetto tecnico di primo ordine, ma anche un sostanzioso feedback da parte dei fan che in questi ultimi sei mesi hanno avuto tutto il tempo per esprimere preziosissimi pareri ed opinioni sui difetti, sulle mancanze e sulla qualità in generale del gioco

Inoltre, considerando il buon punto di riferimento a disposizione rappresentato dalla versione Dreamcast, giudicata da critica e pubblico ben oltre la sufficienza, non si può che essere ottimisti sulla qualità del prodotto finale
Certo, nessuno si aspetta un gioco in grado di spodestare sua maestà Gran Turismo, ma una sorpresa in questo senso non penso proprio che che potrebbe dispiacere a qualcuno..
GRAFICAMENTE PARLANDO
Usando anche noi come punto di riferimento la miglior versione, quella appunto per Dreamcast, notiamo che sul piano tecnico si può recriminare molto poco: la bianca console Sega viene razionalmente sfruttata da un motore grafico capace di gestire come se fosse acqua di rose 24 macchine su schermo contemporaneamente, con sorgenti di luce dinamiche che vanno ad illuminare tracciati e paesaggi caratterizzati da un buon livello di dettaglio, che, con il trascorrere del giorno (dal crepuscolo alla notte, dalla notte all'alba), creano scenografie dall'impatto suggestivo. Degni di nota alcuni piccoli tocchi di classe: oltre alla ormai onnipresente mappatura ambientale sono da apprezzare le scie di persistenza degli stop e delle luci di posizione posteriori (già viste in Sega GT), così come quelle dei freni a disco incandescenti visibilissimi da sotto i cerchioni