La primavera Tecmo Koei toccata con mano

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Gamesurf è stata ospite presso la sede milanese di Koch Media, dove abbiamo potuto provare per alcune ore tre dei titoli di importazione giapponese in uscita per questa primavera.

Atelier Firis: The Alchemist and the Mysterious Journey si preannuncia come il più classico dei J-RpG; una introduzione forse eccessivamente verbosa ci ha raccontato della città sotterranea di Ertona e della protagonista Firis Mistlud, una ragazza dal potere di “sentire” le vene di minerali. L’inizio del gioco si è rivelato molto più lungo del previsto e purtroppo non siamo riusciti ad assaggiare le parti più open world e di combattimento -ma il gioco è uno splendore per gli occhi, e le tonalità pastello tipiche della serie danno davvero il massimo grazie al cell-shading e ai 60 fps stabilissimi osservati su Playstation 4 Pro (lo stesso titolo ha purtroppo mostrato alcuni rallentamenti sulle normali Playstation 4 durante alcune cutscene). Confermata la presenza sia del doppiaggio in lingua inglese che quello in lingua originale.

La primavera Tecmo Koei toccata con mano

Toukiden 2, la risposta “open world” a Monster Hunter, è ambientato due anni dopo gli eventi di Toukiden Kiwami e segue la storia di uno Slayer colpito da amnesia in un piccolo villaggio rurale -dove la rivalità fra due clan minaccia di turbare la serenità del santuario locale. L’armeria del secondo episodio della serie si arricchisce di due nuove armi: Spada & Scudo, forse il più equilibrato mix di attacco e difesa, e la famigerata kusarigama, una frusta a catena specializzata in attacchi rapidissimi ma leggeri. Altra aggiunta alle meccaniche della serie è la "Demon Hand" (accessibile attraverso la combinazione R1 + R2) come nuova arma secondaria per un movimento rapido e per attacchi in battaglia: la Demon Hand può funzionare come rampino, per accorciare le distanze attaccandosi a demoni minori od oggetti, e per meglio gestire i lock-on e gli attacchi verso le parti del corpo nemiche in caso di avversari giganteschi.

La primavera Tecmo Koei toccata con mano

Purtroppo la demo fornita di SAMURAI WARRIORS: Spirit of Sanada è stata disponibile solamente in lingua giapponese e per una breve missione, ma il gioco non ha mostrato nessun problema evidente né per quanto riguarda grafica né per quanto riguarda il gameplay -un buon vecchio musou per chi già apprezza il genere, insomma. Ha convinto in particolare la dinamicità della mappa, in cui strade e percorsi spesso si chiudono (oltre che aprirsi) al proseguire nella missione.

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