La Terra di Mezzo: L'ombra della Guerra

Ci eravamo lasciati qualche tempo fa a Londra con La Terra di Mezzo - L’Ombra della Guerra; un primo contatto - non giocato - con il seguito del titolo sviluppato da Monolith che aveva riscosso consensi estremamente positivi sin dalla sua uscita sulla scorsa generazione.

Ottime sensazioni, quelle del gameplay reveal, che sono state confermate dalla nostra anteprima londinese, e che ci hanno lasciato con l’acquolina in bocca. Fortunatamente non è passato troppo tempo prima di tornare a girare nell’orbita del titolo Warner Bros; un evento milanese ci ha infatti permesso non solo di osservare un nuovo assalto ad una fortezza, ma ci ha permesso persino di giocarlo in prima persona, aiutati dalla sapiente conoscenza di uno degli sviluppatori di Monolith, costantemente al nostro fianco durante l’hands on.

Come è andata? Piuttosto bene…

Un mondo modellato dalle nostre azioni

Tornare a contatto con L’Ombra della Guerra ci ha permesso di cementare ulteriormente le nostre convinzioni su quello che potrebbe essere uno dei primi titoli su cui scommettere nel periodo post estivo (data di uscita, lo ricordiamo, 25 agosto 2017).

Come ci è stato confermato dal team, il gioco punta moltissimo sull’offrire un’esperienza di gioco appagante e divertente, ampliando quanto di buono era già stato fatto con il primo episodio della serie. Inoltre, grazie al rinnovato e potenziato nemesis system, quello a cui puntano gli sviluppatori è offrire ad ogni giocatore una storia differente, plasmata (realmente) sulle gesta e le scelte che ogni giocatore farà nel corso del proprio playthrough.

Prima di darci i pad in mano e provare il nostro primo assalto, ne è stato giocato uno dai ragazzi di Monolith per mostrarci altre novità e dettagli non enfatizzati durante il reveal. La fortezza nel mirino di questa offensiva era quella di Nurnem, capeggiata dall’Overlord Maku The Warrior.

Come già anticipato, nella fase che precede lo scontro vero e proprio, sarà possibile studiare i rispettivi schieramenti ma, cosa non notata nella scorsa preview, sarà possibile potenziare i nostri scagnozzi con poteri particolari votati: alla distruzione, al supporto e molto altro ancora. Questi power up potranno essere comprati una volta studiato lo schieramento avversario in modo da controbilanciare l'offensiva.

Altra novità che abbiamo avuto modo di approfondire è sicuramente quella del loot e del gear system. Ancora una volta abbiamo avuto la conferma di come la componente ruolistica abbia un ruolo ancora più marcato rispetto al precedete Shadow of Mordor. Sul campo, sconfiggendo gli scagnozzi del Warlord, potremo accedere a nuove spade, pugnali, cappe, anelli e ovviamente archi. Come nella migliore tradizione ruolistica, ogni singolo elemento avrà dei parametri unici e livelli di rarità dell’oggetto. Quelli epici, potranno essere inoltre migliorati a loro volta grazie ad una serie di sfide che dovremo portare a termine durante la nostra avventura.

Assalto alla fortezza!

Dopo tante parole e giocati visti, è stato finalmente il tempo di prendere il pad e affrontare noi stessi l’assalto alla fortezza di Nurnem. Pad alla mano ci è voluto poco per riprendere confidenza con i comandi, molto simili al predecessore, e imparare qualche nuova abilità come quella che teletrasporta Talion verso un nemico dopo averlo mirato con l’arco.

Abbiamo inoltre potuto constatare con mano l’efficacia dei nostri bodyguard e dei generali al nostro fianco che grazie ad una IA autonoma, se debitamente potenziati, possono fare la differenza sul terreno di scontro aiutandoci a uccidere nemici e catturare zone nevralgiche della fortezza.

Di fatto, prima di arrivare allo scontro con L’Overlord, lo scopo è stato quello di prendere possesso di tre zone del castello. Il dinamismo sembra inoltre assicurato dalla presenza, ad esempio, dei Drake, bestie alate simile ai draghi che una volta possedute possono fare la differenza con il loro fuoco a tappeto, e da altri elementi variabili che possono essere attivati tramite perk, oppure da abilità specifiche di ogni nostro compagno.

Ogni singolo elemento ha infatti i suoi punti deboli ed i suoi punti di forza, e questo sistema è stato ulteriormente potenziato rispetto al passato. Inoltre, una volta sconfitto l’Overlord avremo la possibilità di promuovere uno dei nostri scagnozzi a nuovo capo della fortezza, e questo ci darà la possibilità di avere un mostro a noi fedele. Inoltre, liberare la struttura ci darà accesso a tutta una serie di nuove attività da poter fare nell’open world.

Proprio l’open world è quello che manca ancora all’appello. Non sappiamo ancora nulla riguardo a questi momenti del gioco, anche se ci è stato assicurato dagli sviluppatori che sarà più ricco e variegato rispetto a quello del primo.

Altre due note a margine. La prima riguarda un gameplay che ancora una volta si basa su tempismo e risposta in base alla tipologia del nemico che ci troviamo davanti, un combat system preso di peso dalla serie Arkham di Rocksteady; la seconda, invece, concerne il comparto tecnico che, nonostante sia piuttosto valido e ricco di dettagli rispetto al prima versione del gioco, non è nulla che fa cadere la mascella a terra. Dettagliato si, ma abbastanza standard per la qualità dei giochi di fascia alta di oggi.

Nota a margine, il gioco non solo supporterà Scorpio, ma avrà anche il totale appoggio a Play Anywhere di Microsoft. Se acquisterete la versione digitale del gioco potrete quindi lanciarlo sia su console che su PC, senza alcun tipo di limitazione.

Il gioco vedrà la luce il prossimo 25 agosto su Xbox One, PS4 e PC, e noi non vediamo l’ora di tornare nella tetra e lugubre Mordor.