Lost Odyssey
Di Mistwalker, la Software House diretta da Hironobu Sakaguchi nata in seno a Microsoft, ormai molti hanno già sentito parlare, complice il recente lancio Europeo di quel Blue Dragon realizzato con il Character Design di Akira Toriyama. Sappiamo infatti che, oltre a Sakaguchi, ospita in sé anche altri sviluppatori usciti da Square-Enix, tra cui Hiroshi Kawai, Daisuke Fukugawa Takahiro Kaminagayoshi e soprattutto il grande maestro musicista Nobuo Uematsu. Meno "famoso" e meno reclamizzato è però il secondo lavoro portato avanti in contemporanea dal sotto-team di sviluppo Feel Plus, creato appositamente, il cui Character Design è stato affidato ad un Mangaka dallo stile più realistico e adulto di quello volutamente cartonoso di Toriyama: stiamo parlando di Kiyoshi Shigematsu, famoso soprattutto per Slam Dunk e Vagabond. Il gioco in questione è naturalmente Lost Odyssey, di cui adesso ci accingiamo a parlare un po'.
Si tratterà ancora una volta di un JRPG, da quel poco visto finora oseremmo dire "vecchio stampo" per quanto concerne le meccaniche di combattimento a turni, e che proprio per questo motivo avrà in altri elementi le sue "punte di diamante". Innanzi tutto, basta gettare rapidamente l'occhio agli screenshot per realizzare che c'è dietro un lavoro decisamente interessante. "Si, vabbé: tutti Artwork e grafica precalcolata" verrebbe da dire, ma una volta vista in azione in demo e filmati in-game ci si rende conto che non è così e che la commistione tra filmati e parti giocate promette di raggiungere cime mai viste prima. Il filmato introduttivo rappresentante uno scenario di guerra tecno-fantasy sfuma infatti impercettibilmente sul protagonista, e quando compare il menù di battaglia lo stupore è sconvolgente. Protagonista il cui nome è Kaim Argonar e che possiede una caratteristica particolare: è immortale.
Non solo nel senso di eternamente giovane, attenzione: sembra proprio che la morte non sia un suo problema, e che anche se sconfitto in battaglia si rialzerà (sebbene estremamente indebolito) al termine della stessa. A sentire Sakaguchi, Kaim non sarà tra l'altro l'unico personaggio ad avere questa caratteristica: degli altri sette compagni di avventura, infatti, ben tre (tra cui la già presentata Seth dai capelli azzurri) godranno di questo stesso suo beneficio, ma pare anche che i quattro personaggi "comuni mortali" avranno ugualmente il loro ruolo tanto nella vicenda quanto nello sviluppo delle abilità dei loro compagni immortali. Sarà interessante soprattutto scoprire come questo "privilegio" di metà del party si ripercuoterà sul Gameplaying senza renderlo troppo semplice e lasciando aperta una porta per i Game Over.
Più che sulla trama, le uniche informazioni rilasciate riguardano l'ambientazione: il mondo su cui si svolge la vicenda è nel mezzo di una "rivoluzione industriale mistica" in cui la magia viene utilizzata come fonte energetica per azionare meccanismi dal taglio molto steampunk. Uno spaccato, insomma, che se da un lato non è sicuramente il massimo dell'originalità (il "Mako" di FFVII, tanto per citarne un esempio, funzionava in modo simile) dall'altro possiede ancora un fascino innegabile. Di Kaim sappiamo che ha già vissuto ben mille anni, e che dopo aver conosciuto un'infinità di persone, aver avuto numerose famiglie e aver combattuto innumerevoli conflitti, ormai sembra essere disamorato della vita e si accontenta di combattere come soldato mercenario. Sarà comunque nelle sue mani la chiave del destino del mondo, legata tra l'altro ai suoi numerosi ricordi che, non si sa se come racconti, flashback giocati o che altro, andranno a comporre gran parte della trama.
That's all, for now: anche rigirando come calzini i comunicati stampa e soffermandoci tre volte sui vari filmati e trailer è difficile fornire informazioni più "succose" di queste, tranne forse qualche elemento di Gameplaying strettamente tecnico che ci preserviamo comunque per la sede della recensione. L'ultima notizia "ghiotta" è che il gioco sarà distribuito in contemporanea mondiale coi testi localizzati in otto lingue (tra cui è auspicabile Italiano) e coi doppiaggi sempre disponibili in Inglese e Giapponese. Aspettiamo di mettere le mani su qualcosa di giocabile per dirvi qualcosa di più.
Si tratterà ancora una volta di un JRPG, da quel poco visto finora oseremmo dire "vecchio stampo" per quanto concerne le meccaniche di combattimento a turni, e che proprio per questo motivo avrà in altri elementi le sue "punte di diamante". Innanzi tutto, basta gettare rapidamente l'occhio agli screenshot per realizzare che c'è dietro un lavoro decisamente interessante. "Si, vabbé: tutti Artwork e grafica precalcolata" verrebbe da dire, ma una volta vista in azione in demo e filmati in-game ci si rende conto che non è così e che la commistione tra filmati e parti giocate promette di raggiungere cime mai viste prima. Il filmato introduttivo rappresentante uno scenario di guerra tecno-fantasy sfuma infatti impercettibilmente sul protagonista, e quando compare il menù di battaglia lo stupore è sconvolgente. Protagonista il cui nome è Kaim Argonar e che possiede una caratteristica particolare: è immortale.
Non solo nel senso di eternamente giovane, attenzione: sembra proprio che la morte non sia un suo problema, e che anche se sconfitto in battaglia si rialzerà (sebbene estremamente indebolito) al termine della stessa. A sentire Sakaguchi, Kaim non sarà tra l'altro l'unico personaggio ad avere questa caratteristica: degli altri sette compagni di avventura, infatti, ben tre (tra cui la già presentata Seth dai capelli azzurri) godranno di questo stesso suo beneficio, ma pare anche che i quattro personaggi "comuni mortali" avranno ugualmente il loro ruolo tanto nella vicenda quanto nello sviluppo delle abilità dei loro compagni immortali. Sarà interessante soprattutto scoprire come questo "privilegio" di metà del party si ripercuoterà sul Gameplaying senza renderlo troppo semplice e lasciando aperta una porta per i Game Over.
Più che sulla trama, le uniche informazioni rilasciate riguardano l'ambientazione: il mondo su cui si svolge la vicenda è nel mezzo di una "rivoluzione industriale mistica" in cui la magia viene utilizzata come fonte energetica per azionare meccanismi dal taglio molto steampunk. Uno spaccato, insomma, che se da un lato non è sicuramente il massimo dell'originalità (il "Mako" di FFVII, tanto per citarne un esempio, funzionava in modo simile) dall'altro possiede ancora un fascino innegabile. Di Kaim sappiamo che ha già vissuto ben mille anni, e che dopo aver conosciuto un'infinità di persone, aver avuto numerose famiglie e aver combattuto innumerevoli conflitti, ormai sembra essere disamorato della vita e si accontenta di combattere come soldato mercenario. Sarà comunque nelle sue mani la chiave del destino del mondo, legata tra l'altro ai suoi numerosi ricordi che, non si sa se come racconti, flashback giocati o che altro, andranno a comporre gran parte della trama.
That's all, for now: anche rigirando come calzini i comunicati stampa e soffermandoci tre volte sui vari filmati e trailer è difficile fornire informazioni più "succose" di queste, tranne forse qualche elemento di Gameplaying strettamente tecnico che ci preserviamo comunque per la sede della recensione. L'ultima notizia "ghiotta" è che il gioco sarà distribuito in contemporanea mondiale coi testi localizzati in otto lingue (tra cui è auspicabile Italiano) e coi doppiaggi sempre disponibili in Inglese e Giapponese. Aspettiamo di mettere le mani su qualcosa di giocabile per dirvi qualcosa di più.