Lost Planet 2
Come ti sconvolgo il pianeta perduto
Durante la GamesCon dello scorso Agosto, non poteva mancare l'appuntamento con il secondo capitolo di Lost Planet, uno dei futuri cavalli di battaglia Capcom. Atteso per la fine di quest'anno su console ad alta definizione, il gioco é la continuazione della saga nata su Xbox 360 e poi apparsa, non senza problemi di conversione, su PC e PS 3. Proprio per dimostrare che Capcom non ha nessuna intenzione di sottovalutare l'una o l'altra piattaforma (anche se il PC sembra attualmente fuori dai piani della casa nipponica), la nostra prova durante la fiera si é svolta su PlayStation 3, un chiaro segno che i buoni propositi ci sono tutti.
Ricordate il ghiaccio e il freddo che dominavano il pianeta E.D.N. 3? Bene, potete pure dimenticarli. Come sempre più spesso accade anche nella nostra realtà, gli sconvolgimenti climatici si sono fatti sentire e, ormai, ci troviamo davanti ad un paesaggio che ricorda molto più da vicino le nostre foreste tropicali, tra paludi e piante di ogni tipo. Inutile dire che gli Akrid, i terribili alieni del passato, sono di nuovo pronti a farci a polpette, forti della nuova combinazione tra flora e fauna. A sbarrarci la strada saranno infatti quelli che sembrano sempre più un misto tra insetti giganti e piante carnivore, un vero incubo la cui fine é rintracciabile solo con una buona dose di piombo ed esplosioni.
Per l'occasione siamo stati catapultati insieme alla nostra squadra in mezzo ad una zona immersa in una vegetazione degna della Foresta Amazzonica, brulicante di creature non proprio raccomandabili. Lost Planet 2 punterà molto sul multiplayer cooperativo a quattro giocatori, ma questa volta ci siamo dovuti accontentare di testare il gioco assieme a compagni mossi dall'intelligenza artificiale che purtroppo, visto il poco tempo a disposizione, ci ripromettiamo di giudicare a dovere in futuro.
Impossibile non perdere i primi minuti per guardarsi attorno e ammirare l'ambiente ricreato da Capcom, tanto più che nonostante alcuni problemi di tearing, i progressi rispetto al primo capitolo fanno ben sperare per la versione finale del gioco. Particolarmente interessanti gli specchi d'acqua che ci sono sembrati credibili e ben fatti. I modelli poligonali sono apparsi convincenti, senza contare che i personaggi saranno ampiamente customizzabili nell'aspetto e nelle prestazioni in base a ciò che vorremo equipaggiare durante l'avventura. Ma appena ripresi dal notevole colpo d'occhio é arrivato finalmente il momento per l'azione...
Ai confini dell'aracnofobia
Liberare la zona dagli Akrid e attivare i rilevatori per conoscere il territorio, questa era la nostra missione. Gettai sul campo di battaglia e nemmeno con una mappa da consultare. Si, perché per scoprire qualche cosa di quel che avevamo attorno é stato necessario “accendere” appositi generatori sparsi per il livello, ognuno dei quali ha poi inviato al nostro hud parti della minimappa in sovraimpressione. Idea davvero interessante per rendere verosimile e dinamica la presenza di questo prezioso aiuto. Nel mentre ci siamo dovuti occupare degli Akrid, letali e aggressivi come non mai, sempre più simili ai terribili aracnidi che molti di voi avranno sicuramente visto nel film “Starship Troopers.
A disposizione abbiamo avuto un buon numero di armi tra fucili di diverso tipo e granate (sempre molto utili per gli avversari più fastidiosi), non per nulla l'intelligenza artificiale nemica ci é sembrata già discretamente rodata, necessitando l'uso da parte nostra di tutte le risorse possibili. Dopo aver fatto fuori qualche alieno a otto zampe, ci siamo trovati davanti ad un cliente molto difficile: un Akrid enorme dotato anche di una discreta agilità, un ostacolo davvero difficile da superare. Per avere ragione del nuovo arrivato é stato necessario prendere la mira a dovere e sparare di volta in volta in vari punti deboli, principalmente situati nelle zampe, in modo da limitarne i movimenti e poterlo finire in scioltezza, in quello che si é rivelato un combattimento ad alto tasso d'adrenalina. Alla nostra domanda se quello fosse un boss del gioco, già é stato risposto che i veri boss saranno estremamente più grossi e cattivi, una bellissima notizia per gli amanti della “caccia all'alieno”.
La breve prova ci ha mostrato alcuni elementi d'interesse come la simbiosi tra il nostro personaggio e la sua squadra, al punto che, per poter riportare una vittoria e un bel punteggio alla fine di ogni partita, dovremo sempre tenere d'occhio sia la nostra energia che quella di tutti i compagni. Quello che maggiormente ci dovrà dimostrare Lost Planet 2 é lo spessore del reparto multiplayer visto che, chiaramente, il gioco punta molto su questa modalità. Tecnicamente la strada intrapresa sembra essere quella giusta, ma si dovranno aggiustare ancora alcuni elementi per completare il quadro. Se vogliamo ripulire questo pianeta dagli Akrid, dovremo essere preparati alla perfezione e Lost Planet 2 dovrà fare altrettanto.
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Durante la GamesCon dello scorso Agosto, non poteva mancare l'appuntamento con il secondo capitolo di Lost Planet, uno dei futuri cavalli di battaglia Capcom. Atteso per la fine di quest'anno su console ad alta definizione, il gioco é la continuazione della saga nata su Xbox 360 e poi apparsa, non senza problemi di conversione, su PC e PS 3. Proprio per dimostrare che Capcom non ha nessuna intenzione di sottovalutare l'una o l'altra piattaforma (anche se il PC sembra attualmente fuori dai piani della casa nipponica), la nostra prova durante la fiera si é svolta su PlayStation 3, un chiaro segno che i buoni propositi ci sono tutti.
Ricordate il ghiaccio e il freddo che dominavano il pianeta E.D.N. 3? Bene, potete pure dimenticarli. Come sempre più spesso accade anche nella nostra realtà, gli sconvolgimenti climatici si sono fatti sentire e, ormai, ci troviamo davanti ad un paesaggio che ricorda molto più da vicino le nostre foreste tropicali, tra paludi e piante di ogni tipo. Inutile dire che gli Akrid, i terribili alieni del passato, sono di nuovo pronti a farci a polpette, forti della nuova combinazione tra flora e fauna. A sbarrarci la strada saranno infatti quelli che sembrano sempre più un misto tra insetti giganti e piante carnivore, un vero incubo la cui fine é rintracciabile solo con una buona dose di piombo ed esplosioni.
Per l'occasione siamo stati catapultati insieme alla nostra squadra in mezzo ad una zona immersa in una vegetazione degna della Foresta Amazzonica, brulicante di creature non proprio raccomandabili. Lost Planet 2 punterà molto sul multiplayer cooperativo a quattro giocatori, ma questa volta ci siamo dovuti accontentare di testare il gioco assieme a compagni mossi dall'intelligenza artificiale che purtroppo, visto il poco tempo a disposizione, ci ripromettiamo di giudicare a dovere in futuro.
Impossibile non perdere i primi minuti per guardarsi attorno e ammirare l'ambiente ricreato da Capcom, tanto più che nonostante alcuni problemi di tearing, i progressi rispetto al primo capitolo fanno ben sperare per la versione finale del gioco. Particolarmente interessanti gli specchi d'acqua che ci sono sembrati credibili e ben fatti. I modelli poligonali sono apparsi convincenti, senza contare che i personaggi saranno ampiamente customizzabili nell'aspetto e nelle prestazioni in base a ciò che vorremo equipaggiare durante l'avventura. Ma appena ripresi dal notevole colpo d'occhio é arrivato finalmente il momento per l'azione...
Ai confini dell'aracnofobia
Liberare la zona dagli Akrid e attivare i rilevatori per conoscere il territorio, questa era la nostra missione. Gettai sul campo di battaglia e nemmeno con una mappa da consultare. Si, perché per scoprire qualche cosa di quel che avevamo attorno é stato necessario “accendere” appositi generatori sparsi per il livello, ognuno dei quali ha poi inviato al nostro hud parti della minimappa in sovraimpressione. Idea davvero interessante per rendere verosimile e dinamica la presenza di questo prezioso aiuto. Nel mentre ci siamo dovuti occupare degli Akrid, letali e aggressivi come non mai, sempre più simili ai terribili aracnidi che molti di voi avranno sicuramente visto nel film “Starship Troopers.
A disposizione abbiamo avuto un buon numero di armi tra fucili di diverso tipo e granate (sempre molto utili per gli avversari più fastidiosi), non per nulla l'intelligenza artificiale nemica ci é sembrata già discretamente rodata, necessitando l'uso da parte nostra di tutte le risorse possibili. Dopo aver fatto fuori qualche alieno a otto zampe, ci siamo trovati davanti ad un cliente molto difficile: un Akrid enorme dotato anche di una discreta agilità, un ostacolo davvero difficile da superare. Per avere ragione del nuovo arrivato é stato necessario prendere la mira a dovere e sparare di volta in volta in vari punti deboli, principalmente situati nelle zampe, in modo da limitarne i movimenti e poterlo finire in scioltezza, in quello che si é rivelato un combattimento ad alto tasso d'adrenalina. Alla nostra domanda se quello fosse un boss del gioco, già é stato risposto che i veri boss saranno estremamente più grossi e cattivi, una bellissima notizia per gli amanti della “caccia all'alieno”.
La breve prova ci ha mostrato alcuni elementi d'interesse come la simbiosi tra il nostro personaggio e la sua squadra, al punto che, per poter riportare una vittoria e un bel punteggio alla fine di ogni partita, dovremo sempre tenere d'occhio sia la nostra energia che quella di tutti i compagni. Quello che maggiormente ci dovrà dimostrare Lost Planet 2 é lo spessore del reparto multiplayer visto che, chiaramente, il gioco punta molto su questa modalità. Tecnicamente la strada intrapresa sembra essere quella giusta, ma si dovranno aggiustare ancora alcuni elementi per completare il quadro. Se vogliamo ripulire questo pianeta dagli Akrid, dovremo essere preparati alla perfezione e Lost Planet 2 dovrà fare altrettanto.
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Lost Planet 2
Lost Planet 2
Ritorna Lost Planet, pronto a proporre un prodotto che pare aver riflettuto a fondo sugli errori della produzione passata, soprattutto per quel che riguarda PlayStation 3. Un upgrade tecnico, novità nel gameplay e una marcata aspirazione multiplayer sono le carte che Capcom sta per calare alla ricerca della vittoria. I mesi del prossimo Inverno sapranno dirci se la casa giapponese saprà tirare fuori una scala reale...