Lost Planet 3
di
Roberto Vicario
Quando uno dei nemici ci intrappolerà nella sua morsa, oltre ad un primissima fase di button smashing, tramite un mirino gestibile con lo stick di destra potremo scegliere la parte del corpo nemico su cui infierire con la lama del nostro coltello. In base alla parte del corpo selezionata, saranno proposte diverse animazioni che potranno o risolvere la disputa a nostro favore, oppure, portarla ad uno stadio successivo.
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Risolto lo scontro e rimesso in funzione il RIG ci siamo nuovamente inoltrati nelle lande desolate di E.D.N. III. Un minimappa situata nella parte inferiore dello schermo, ci mostrerà in tempo reale gli obiettivi delle missioni. Nel nostro caso, il primo riguardante la missione principale, il secondo quello della missione secondaria per recuperare il pezzo di RIG di La Roche. Seguendo la missione principale, siamo arrivati ad una grotta che si inoltrava nelle profondità di una montagna. Impossibilitati ad utilizzare il nostro mech, abbiamo deciso di esplorarla a piedi.
Quella struttura nasconde un segreto...
Entrati nell'inesplorata cavità, ci siamo trovati avvolti da una relatività tranquillità che ci ha permesso, muovendoci rapidamente tra i cunicoli, di arrivare al suo centro con relativa velocità. Proprio mentre stavamo piazzando la nostra sonda mineraria, un mostro dalle forme ragnesche intralcerà la nostra missione. La boss fight, relativamente semplice, ci chiedeva di evitare le cariche del mostro e successivamente sparare a dei punti sensibili delle sue zampe per staccargliele. Per quanto estremamente semplice nel concetto, questo scontro si é rivelato appagante e coinvolgente, oltre ad averci dato la possibilità di utilizzare il fucile a pompa, seconda e ultima arma presente nella demo.
Una volta ucciso il ragno, abbiamo potuto piazzare la nostra sonda che svolgendo egregiamente il suo lavoro, ha sciolto in un batter d'occhio tutto il ghiaccio rivelando una struttura dalle sembianze umane. Incuriositi e stupiti, abbiamo deciso di esplorala.
Al suo interno la struttura si é rivelata angusta e piena di cunicoli. Il disordine e la presenza di cadaveri, ci ha fatto dedurre che quella struttura oltre che in disuso da moltissimo tempo, era stata attacca probabilmente dagli Akrid. Proprio questa porzione del livello, inoltre, ci ha fatto percepire come effettivamente ci troveremo davanti un titolo decisamente più story driven, con dei percorsi obbligati per quanto riguarda le strutture interno e lasciando la libera esplorazione unicamente per le ambientazioni esterne del pianeta. A seguito di un evento che non vi sveliamo per non rovinarvi troppo la trama, ci troveremo a dover scappare da quella struttura dopo aver scoperto un'importantissima informazione, e proprio in quel momento scopriremo di non essere soli ma in compagni di una forma molto piccola di Akrid, simili a dei topi, ma decisamente più agili e in grado di balzare da una parte all'altra delle pareti. Facendoci strada con il nostro fidato fucile a pompa, siamo riusciti ad uscire dalla struttura e tornare sul nostro RIG.
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Proprio quando la situazione sembrava essere tornata alla normalità, un ragno ancora più grande di quello visto in precedenza é sbucato dalle viscere del pianeta. Non avendo un RIG armato, abbiamo dovuto ingegnarci nel miglior modo possibile per sopravvivere a questo titanico scontro.
I combattimenti su mech sono un'altra delle novità del titolo, esattamente per come avviene nei movimenti, effettueremo il combattimento con una visuale in prima persona dal cockpit del mezzo. Tramite l'ausilio di un puntatore, dovremo cercare di bloccare gli aculei del mostro con il braccio meccanico e successivamente cercare di trivellarli con l'altro strumento a nostra disposizione. La battaglia oltre che estremamente coreografica da vedere, si é rivelata decisamente impegnativa, dato che facendo leva sui nostri riflessi, richiederà un tempismo pressoché perfetto non solo nella pressione dei tasti, ma anche nel puntamento del mirino.
Tutto questo per arrivare alla conclusione dello scontro a nostro favore con la trivella del RIG conficcata nel cranio del mostro. Su questo scontro ricco di adrenalina, si é conclusa anche la nostra prova su strada di Lost Planet 3.
Ghiaccio digitalizzato
Concludiamo questo primo contatto con il titolo parlandovi del comparto tecnico del gioco. Sotto un aspetto puramente visivo ci troviamo davanti ad un prodotto di assoluto spessore, e che nonostante i diversi mesi che ci separano dalla sua uscita - non prima del 2013 - si é dimostrata già validissimo, con una perfetta realizzazione poligonale sia dei personaggi di gioco che dei mostri e robot. Quello che più ci ha colpito però sono stati gli effetti particellari e le texture che sono state utilizzate per riprodurre la superficie del pianeta e le tempeste che occasionalmente si imbatteranno su di noi, in grado di dare una sensazione tangibile e veritiera delle estreme condizioni in cui ci troveremo ad usare Jim.
Più che buono anche il comparto audio, con un doppiaggio in lingua inglese - non é ancora disponibile la prova in lingua italiana, non confermata. - credibile e che riesce a caratterizzare i personaggi di gioco. Stesso discorso che vale per la campionatura dei diversi suoni.
Insomma, dopo l'insuccesso del secondo capitolo, Capcom sembra aver fatto tesoro dei suoi errori e si appresta a riproporre un gioco che non solo offrirà un comparto ludico assolutamente valido e godibile, ma che sarà in grado di offrire nuovamente quella sensazione di estremo che sembrava essere andata smarrita.
Molto ancora c'é da scoprire riguardante storia, modalità di gioco e tanto altro. Il nostro consiglio e di continuare a seguirci, per avere ulteriori, succulente informazioni su quello che potrebbe rivelarsi tranquillamente uno dei primi grandi titoli in uscita nei primi mesi del 2013.
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Risolto lo scontro e rimesso in funzione il RIG ci siamo nuovamente inoltrati nelle lande desolate di E.D.N. III. Un minimappa situata nella parte inferiore dello schermo, ci mostrerà in tempo reale gli obiettivi delle missioni. Nel nostro caso, il primo riguardante la missione principale, il secondo quello della missione secondaria per recuperare il pezzo di RIG di La Roche. Seguendo la missione principale, siamo arrivati ad una grotta che si inoltrava nelle profondità di una montagna. Impossibilitati ad utilizzare il nostro mech, abbiamo deciso di esplorarla a piedi.
Quella struttura nasconde un segreto...
Entrati nell'inesplorata cavità, ci siamo trovati avvolti da una relatività tranquillità che ci ha permesso, muovendoci rapidamente tra i cunicoli, di arrivare al suo centro con relativa velocità. Proprio mentre stavamo piazzando la nostra sonda mineraria, un mostro dalle forme ragnesche intralcerà la nostra missione. La boss fight, relativamente semplice, ci chiedeva di evitare le cariche del mostro e successivamente sparare a dei punti sensibili delle sue zampe per staccargliele. Per quanto estremamente semplice nel concetto, questo scontro si é rivelato appagante e coinvolgente, oltre ad averci dato la possibilità di utilizzare il fucile a pompa, seconda e ultima arma presente nella demo.
Una volta ucciso il ragno, abbiamo potuto piazzare la nostra sonda che svolgendo egregiamente il suo lavoro, ha sciolto in un batter d'occhio tutto il ghiaccio rivelando una struttura dalle sembianze umane. Incuriositi e stupiti, abbiamo deciso di esplorala.
Al suo interno la struttura si é rivelata angusta e piena di cunicoli. Il disordine e la presenza di cadaveri, ci ha fatto dedurre che quella struttura oltre che in disuso da moltissimo tempo, era stata attacca probabilmente dagli Akrid. Proprio questa porzione del livello, inoltre, ci ha fatto percepire come effettivamente ci troveremo davanti un titolo decisamente più story driven, con dei percorsi obbligati per quanto riguarda le strutture interno e lasciando la libera esplorazione unicamente per le ambientazioni esterne del pianeta. A seguito di un evento che non vi sveliamo per non rovinarvi troppo la trama, ci troveremo a dover scappare da quella struttura dopo aver scoperto un'importantissima informazione, e proprio in quel momento scopriremo di non essere soli ma in compagni di una forma molto piccola di Akrid, simili a dei topi, ma decisamente più agili e in grado di balzare da una parte all'altra delle pareti. Facendoci strada con il nostro fidato fucile a pompa, siamo riusciti ad uscire dalla struttura e tornare sul nostro RIG.
Proprio quando la situazione sembrava essere tornata alla normalità, un ragno ancora più grande di quello visto in precedenza é sbucato dalle viscere del pianeta. Non avendo un RIG armato, abbiamo dovuto ingegnarci nel miglior modo possibile per sopravvivere a questo titanico scontro.
I combattimenti su mech sono un'altra delle novità del titolo, esattamente per come avviene nei movimenti, effettueremo il combattimento con una visuale in prima persona dal cockpit del mezzo. Tramite l'ausilio di un puntatore, dovremo cercare di bloccare gli aculei del mostro con il braccio meccanico e successivamente cercare di trivellarli con l'altro strumento a nostra disposizione. La battaglia oltre che estremamente coreografica da vedere, si é rivelata decisamente impegnativa, dato che facendo leva sui nostri riflessi, richiederà un tempismo pressoché perfetto non solo nella pressione dei tasti, ma anche nel puntamento del mirino.
Tutto questo per arrivare alla conclusione dello scontro a nostro favore con la trivella del RIG conficcata nel cranio del mostro. Su questo scontro ricco di adrenalina, si é conclusa anche la nostra prova su strada di Lost Planet 3.
Ghiaccio digitalizzato
Concludiamo questo primo contatto con il titolo parlandovi del comparto tecnico del gioco. Sotto un aspetto puramente visivo ci troviamo davanti ad un prodotto di assoluto spessore, e che nonostante i diversi mesi che ci separano dalla sua uscita - non prima del 2013 - si é dimostrata già validissimo, con una perfetta realizzazione poligonale sia dei personaggi di gioco che dei mostri e robot. Quello che più ci ha colpito però sono stati gli effetti particellari e le texture che sono state utilizzate per riprodurre la superficie del pianeta e le tempeste che occasionalmente si imbatteranno su di noi, in grado di dare una sensazione tangibile e veritiera delle estreme condizioni in cui ci troveremo ad usare Jim.
Più che buono anche il comparto audio, con un doppiaggio in lingua inglese - non é ancora disponibile la prova in lingua italiana, non confermata. - credibile e che riesce a caratterizzare i personaggi di gioco. Stesso discorso che vale per la campionatura dei diversi suoni.
Insomma, dopo l'insuccesso del secondo capitolo, Capcom sembra aver fatto tesoro dei suoi errori e si appresta a riproporre un gioco che non solo offrirà un comparto ludico assolutamente valido e godibile, ma che sarà in grado di offrire nuovamente quella sensazione di estremo che sembrava essere andata smarrita.
Molto ancora c'é da scoprire riguardante storia, modalità di gioco e tanto altro. Il nostro consiglio e di continuare a seguirci, per avere ulteriori, succulente informazioni su quello che potrebbe rivelarsi tranquillamente uno dei primi grandi titoli in uscita nei primi mesi del 2013.
Lost Planet 3
Lost Planet 3
Tirando le somme Lost Planet 3 si presenta come un'offerta sicuramente più completa e corposa di quanto fatto vedere nel secondo capitolo. Ovviamente le domande sono ancora tante e aspettiamo l'uscita del gioco verso fine agosto per il giudizio definitivo.