Mad Max
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Mad Max é sicuramente uno dei titoli più attesi da parte dei fan. Gran parte di questo hype é maturato proprio negli ultimi mesi a causa del grandissimo successo di cui ha goduto Mad Max: Fury Road. Il film diretto da George Miller, ha contribuito a dare nuova linfa vitale al travagliatissimo progetto di Avalanche.
Una prova di oltre venti minuti alla GamesCom 2015, ci ha permesso di toccare con mano un codice ormai praticamente completo. Max sarà ancora in forma dopo tutti questi anni di sviluppo?scopriamolo all'interno della nostra anteprima.
La demo portata dal team di sviluppo si concentrava fondamentalmente su due elementi molto importanti all'interno del gioco: le parti in auto e quelle a piedi. Proprio per questo motivo, prima di lanciarci all'interno dell'open world, lo sviluppatore che ci ha assisto durante tutta la durata della demo, ci ha fatto perdere un po di tempo all'interno del sistema di personalizzazione del mezzo.
La nostra auto infatti, grazie ad una serie di pezzi che potremo recuperare all'interno della mappa di gioco, potrà essere personalizzata sia a livello estetico che di prestazioni. Quest'ultime andranno a migliorare la guidabilità, la corazza, il nitro e ovviamente le armi equipaggiate.
Entrati in gioco, ci viene subito chiarito l'obiettivo della nostra missione, trovare una certa Pink Eye per recuperare delle informazioni vitali. La donna si trova all'interno di una fortezza che ovviamente dobbiamo raggiungere con la nostra auto.
Questa parentesi viene sfruttata dallo sviluppatore per dirci che la storia, pur avendo il contesto e qualche altro piccolo punto di contatto con il recente film, sarà totalmente originale. Una scelta azzardata ma corretta.
Tornati al gioco, e arrivati alla fortezza, ci siamo imbattuti in uno dei tantissimi scontri sui mezzi di cui il gioco é infarcito. La nostra macchina vanta una serie di armi molto interessanti: l'arpione, utile a rendere vulnerabili alcuni elementi di mezzi pesanti per poterli poi farli saltare in aria.
Una sorta di lancia granate e un fucile a canne mozze che si é rivelato particolarmente utile negli scontri ravvicinati (sparando ad esempio al pilota) oppure quando alcuni nemici salgono sul nostro mezzo e tentano di disarcionarci dall'auto. A questo poi si somma l'interessante tag che si può fare in qualsiasi momento con il nostro passeggero (di cui sappiamo davvero poco!) che ci permette di metterci sul retro dell'auto e sparare con un fucile da cecchino.
In linea generale dobbiamo ammettere che la guidabilità del mezzo é buona, e il feeling che trasmette é estremamente positivo. Un po meno valida ci é sembrata invece l'integrazione delle fasi di combattimento. A causa di una disposizione dei tasti piuttosto macchinosa, Mad Max potrebbe richiedere davvero tanto tempo prima di essere padroneggiato.
Una volta distrutti i mezzi ci siamo addentrati a piedi all'interno della fortezza. Qui abbiamo potuto testare con mano il sistema di combattimento che, neanche troppo velatamente, si rifà in tutto e per tutto a quello di Batman, alternando colpi pesanti e colpi leggeri ad una serie di contromosse. Le uniche varianti sembrano essere date da una sorta di modalità berserk quando ci troviamo in fin di vita e dalla presenza più massiccia di oggetti contundenti da poter utilizzare nelle risse.
In linea di massima dobbiamo ammettere che questa sezione, nonostante alcune imperfezioni date trincipalmente da una serie di animazioni non proprio bellissime da vedre, ci ha divertito, restituendoci quel senso di violenza e crudeltà tipica del mondo di Max.
Per quanto riguarda il comparto tecnico - la versione giocata era quella per Xbox One - dobbiamo ammettere che la build portata a Colonia non ci ha particolarmente convinto. Sebbene si percepisca la mano next gen del prodotto, le imperfezioni su alcuni modelli poligonali e soprattutto un frame rate che sembra tutto tranne che stabile, ci lasciano qualche piccola perplessità riguardo alla qualità generale una volta che il gioco sarà rilasciato. Tuttavia, mancando circa un mese all'uscita del gioco si tratta di un lavoro che gli sviluppatori possono ancora provare a risolvere.
Prima di salutarvi avremmo tanto voluto parlarvi del mondo open world di Mad Max - che dando una sbirciata alla mappa sembra davvero vasto e ricco di elementi secondari - ma purtroppo il poco tempo a disposizione per provare il titolo ci ha costretto a rimandare all'ormai prossima recensione, il giudizio finale.
Tirando quindi i primi sommari, giudizi, dobbiamo ammettere che nella sua imperfezione Mad Max nasconde un fascino non indifferente. Un elemento che non va assolutamente sottovalutato, e che potrebbe rivelarsi lo strumento principale che il gioco sfrutterà per fare breccia nei cuori dei fan. Appuntamento a settembre per il giudizio definitivo.
Una prova di oltre venti minuti alla GamesCom 2015, ci ha permesso di toccare con mano un codice ormai praticamente completo. Max sarà ancora in forma dopo tutti questi anni di sviluppo?scopriamolo all'interno della nostra anteprima.
Strade furiose
La demo portata dal team di sviluppo si concentrava fondamentalmente su due elementi molto importanti all'interno del gioco: le parti in auto e quelle a piedi. Proprio per questo motivo, prima di lanciarci all'interno dell'open world, lo sviluppatore che ci ha assisto durante tutta la durata della demo, ci ha fatto perdere un po di tempo all'interno del sistema di personalizzazione del mezzo.
La nostra auto infatti, grazie ad una serie di pezzi che potremo recuperare all'interno della mappa di gioco, potrà essere personalizzata sia a livello estetico che di prestazioni. Quest'ultime andranno a migliorare la guidabilità, la corazza, il nitro e ovviamente le armi equipaggiate.
Entrati in gioco, ci viene subito chiarito l'obiettivo della nostra missione, trovare una certa Pink Eye per recuperare delle informazioni vitali. La donna si trova all'interno di una fortezza che ovviamente dobbiamo raggiungere con la nostra auto.
Questa parentesi viene sfruttata dallo sviluppatore per dirci che la storia, pur avendo il contesto e qualche altro piccolo punto di contatto con il recente film, sarà totalmente originale. Una scelta azzardata ma corretta.
Tornati al gioco, e arrivati alla fortezza, ci siamo imbattuti in uno dei tantissimi scontri sui mezzi di cui il gioco é infarcito. La nostra macchina vanta una serie di armi molto interessanti: l'arpione, utile a rendere vulnerabili alcuni elementi di mezzi pesanti per poterli poi farli saltare in aria.
Una sorta di lancia granate e un fucile a canne mozze che si é rivelato particolarmente utile negli scontri ravvicinati (sparando ad esempio al pilota) oppure quando alcuni nemici salgono sul nostro mezzo e tentano di disarcionarci dall'auto. A questo poi si somma l'interessante tag che si può fare in qualsiasi momento con il nostro passeggero (di cui sappiamo davvero poco!) che ci permette di metterci sul retro dell'auto e sparare con un fucile da cecchino.
In linea generale dobbiamo ammettere che la guidabilità del mezzo é buona, e il feeling che trasmette é estremamente positivo. Un po meno valida ci é sembrata invece l'integrazione delle fasi di combattimento. A causa di una disposizione dei tasti piuttosto macchinosa, Mad Max potrebbe richiedere davvero tanto tempo prima di essere padroneggiato.
Una volta distrutti i mezzi ci siamo addentrati a piedi all'interno della fortezza. Qui abbiamo potuto testare con mano il sistema di combattimento che, neanche troppo velatamente, si rifà in tutto e per tutto a quello di Batman, alternando colpi pesanti e colpi leggeri ad una serie di contromosse. Le uniche varianti sembrano essere date da una sorta di modalità berserk quando ci troviamo in fin di vita e dalla presenza più massiccia di oggetti contundenti da poter utilizzare nelle risse.
In linea di massima dobbiamo ammettere che questa sezione, nonostante alcune imperfezioni date trincipalmente da una serie di animazioni non proprio bellissime da vedre, ci ha divertito, restituendoci quel senso di violenza e crudeltà tipica del mondo di Max.
Per quanto riguarda il comparto tecnico - la versione giocata era quella per Xbox One - dobbiamo ammettere che la build portata a Colonia non ci ha particolarmente convinto. Sebbene si percepisca la mano next gen del prodotto, le imperfezioni su alcuni modelli poligonali e soprattutto un frame rate che sembra tutto tranne che stabile, ci lasciano qualche piccola perplessità riguardo alla qualità generale una volta che il gioco sarà rilasciato. Tuttavia, mancando circa un mese all'uscita del gioco si tratta di un lavoro che gli sviluppatori possono ancora provare a risolvere.
Prima di salutarvi avremmo tanto voluto parlarvi del mondo open world di Mad Max - che dando una sbirciata alla mappa sembra davvero vasto e ricco di elementi secondari - ma purtroppo il poco tempo a disposizione per provare il titolo ci ha costretto a rimandare all'ormai prossima recensione, il giudizio finale.
Tirando quindi i primi sommari, giudizi, dobbiamo ammettere che nella sua imperfezione Mad Max nasconde un fascino non indifferente. Un elemento che non va assolutamente sottovalutato, e che potrebbe rivelarsi lo strumento principale che il gioco sfrutterà per fare breccia nei cuori dei fan. Appuntamento a settembre per il giudizio definitivo.