Madworld

di Paolo Mulas
Nato dalle ceneri dei Clover Studio, sviluppatori nel recente passato di ottimi titoli come Okami e Viewtiful Joe, i Platinum Games hanno in breve tempo attirato l'attenzione degli addetti ai lavori grazie a MadWorld, il loro titolo di debutto, che si prepara a portare sul Wii un carico di violenza ed ironia senza precedenti.



In una città letteralmente impazzita e gremita di delinquenti di ogni tipo, una sorta di reality show truce e senza scrupoli (non molto dissimile dai nostri quindi), si prepara ad offrire ad i telespettatori il più violento spettacolo mai visto dove il vincitore sarà anche l'unico a sopravvivere.
Protagonista di questo futuro apocalittico degno delle migliori creazioni di Frank Miller, é Jack, un energumeno dalle fattezze poco rassicuranti (per gli altri) e dal grande carisma, che in breve tempo dimostrerà di trovarsi splendidamente a suo agio in questa folle città.

A proposito delle opere di Miller, il titolo punta a farsi riconoscere subito, anche per via di uno stile grafico piuttosto particolare, sicuramente ispirato da Sin City. Il gioco sarà difatti tutto in bianco e nero, ad eccezione del rosso per il sangue che scorrerà copioso, e per il giallo delle onomatopee dei rumori di carneficina, un po' come i “wham”, “pow” e “bong” del telefilm di Batman degli anni '60.
MadWorld potrebbe essere considerato la proiezione in chiave futuristica e grandguignolesca di Streets of Rage e degli altri classici picchiaduro a scorrimento degli anni '80 e '90. Così come accadeva nello storico titolo Capcom, anche in questo caso dovremo avanzare per i livelli fronteggiando orde di nemici pronti a tutto pur di fermarci.



Gli attacchi a nostra disposizione saranno molteplici ed assicureranno al gioco una notevole varietà ed un ritmo senza pari; potremo sferrare con facilità pugni, calci, testate, prese, o ancora scagliare i nostri avversari sull'asfalto o contro le strutture che formano le ambientazioni di gioco. I livelli inoltre sono stati realizzati, per poterne sfruttare al massimo i numerosi elementi d'interazione, sempre per raggiungere il nostro obbiettivo finale, ovvero arrecare quanti più danni possibili.

Ecco quindi che potremo trovarci a sradicare un cartello stradale da conficcare poi nella testa del malcapitato di turno, lanciare un altro “concorrente” su uno degli innumerevoli spuntoni presenti, oppure tagliuzzarlo con una motosega, o meglio ancora gettarlo sotto una gigantesca pressa. Tra cuori strappati, teste tagliate ed altre amenità del genere, si può certamente affermare che la violenza é una componente fondamentale nella struttura di MadWorld. Anche per poter approdare al successivo stage, bisognerà raggiungere un certo punteggio che incrementerà proporzionalmente alla brutalità delle nostre uccisioni. Questa violenza così volutamente ostentata, é talmente esagerata ed eccessiva da risultare in fin dei conti una divertente parodia della violenza stessa.

Ma Madworld non vivrà di soli combattimenti.i Tra una sezione e l'altra il buon Jack avrà la possibilità di utilizzare una moto, in maniera del tutto simile a No More Heroes, inoltre dei divertenti minigiochi dovrebbero contribuire a variare un po' la formula di gioco; preparatevi ad una sfida a freccette come non l'avete mai vista, con degli uomini al posto dei dardi ed una bella mazza da baseball per colpirli. Recentemente é stata confermata una modalità multigiocatore locale che dovrebbe permettere a due giocatori di sfidarsi, mentre riguardo ad una “chiacchierata” opzione per l'online tutto tace almeno per il momento.