Maelstrom
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Il Maelstrom è un fenomeno naturale che caratterizza la costa atlantica della Norvegia, ma è anche il titolo dell'ultimo, ambizioso, videogioco di Codemasters che promette di innovare un genere decisamente inflazionato, quello degli strategici in tempo reale. Grazie ad Halifax abbiamo avuto l'occasione di incontrare Andrew Wafer, brand manager del gioco, che ci ha illustrato le caratteristiche principali ed aggiornato sullo stato di sviluppo del titolo. Per prima cosa lasciamoci coinvolgere dall'atmosfera di "Maelstrom"; i KD Vision (gli sviluppatori di "Maelstrom") hanno preferito giocare in casa dal momento che il titolo si ispira a popolari romanzi di fantascienza russi, conditi da elementi presi qua e là dalla florida produzione fantascientifica mondiale.
La trama è curata dall'autore inglese James Swallow, scrittore che può vantare la sceneggiatura di alcuni episodi della serie "Star Trek", e si preannuncia organica e ricca di colpi di scena. Per darvi un idea possiamo anticipare che nel 2050 l'umanità, sconvolta da un disastro ecologico di proporzioni apocalittiche, è divisa in due fazioni, i Reduci e gli Iperon, che si contendono il controllo di un'unica quanto vitale risorsa naturale; l'acqua. Come se non bastasse, un'avida razza aliena deciderà di complicare le cose invadendo il pianeta, intervenendo così nel conflitto in corso. Le missioni che costituiscono la campagna ci permetteranno di analizzare la guerra da ogni punto di vista, poiché avremo l'opportunità di controllare tutte e tre le fazioni a rotazione, e di sperimentare differenti livelli tattici grazie alla profonda caratterizzazione delle razze stesse.
I Reduci sono, infatti, la classica fazione umana poco sviluppata tecnologicamente, ma che può contare sul buon addestramento e sulla furbizia delle sue unità. Gli Iperon, molto sviluppati tecnologicamente, fanno delle armi modulabili ed all'avanguardia il loro maggior punto di forza; mentre gli alieni Hai-Genti, non utilizzando alcun tipo di tecnologia, sfruttano il controllo sulle forze della natura per attaccare. Grazie alle loro conoscenze in campo genetico, questi alieni sono, infatti, in grado di creare sconfinati eserciti di mostri utilizzando qualsiasi tipo di materiale organico. Tutte e tre le compagini utilizzeranno le stesse tre risorse: i rottami, l'energia solare e l'acqua, ma lo faranno con modalità del tutto differenti.
Anche se i rottami sono alla base della produzione delle truppe dei Reduci, questi ultimi non possono trascurare acqua ed energia solare perché potrebbero tornare utili in determinate situazioni. Una particolarità di questo "Maelstrom" è, infatti, la possibilità di utilizzare le risorse anche per attaccare o difendersi; un esempio? tramite un apposito strumento, chiamato "Terraforming", sarà possibile modificare la morfologia delle mappe utilizzando l'energia del sole. Questa caratteristica sarà disponibile solo per le fazioni umane, e ci permetterà di creare basi protette, percorsi alternativi per le nostre truppe, ma sopratutto canali per convogliare l'acqua, magari verso le postazioni nemiche per allagarle.
L'acqua potrà essere a sua volta utilizzata per danneggiare l'avversario semplicemente congelandola o facendola evaporare, intrappolando o bollendo di conseguenza chiunque vi si trovi immerso.
Il numero di unità disponibili nel gioco è piuttosto elevato ed ognuna si differenzia profondamente dalle altre, non solo per l'aspetto, ma sopratutto per le abilità. La produzione delle truppe avviene "pezzo per pezzo" anche se è possibile raggrupparle in formazioni (anche piuttosto grandi) per bilanciare al meglio i pregi ed i difetti di ognuna. Una volta che avremo portato le nostre formazioni sul campo di battaglia, queste inizieranno ad accumulare esperienza e, quindi, ad acquisire nuove competenze ed importanti competenze.
Il tre è un numero ricorrente in "Maelstrom": tre le fazioni, tre le risorse e tre gli eroi per fazione. Questi ultimi hanno la capacità di "livellare" esattamente come le unità normali, ma con l'esperienza posso acquisire delle speciali abilità che, se gestite con accortezza, possono fare la differenza in combattimento. La cura nella personalizzazione degli eroi acquista un'importanza ancora maggiore se si considera che sarà possibile prenderne il controllo in qualsiasi momento grazie ad un'apposita modalità chiamata "controllo diretto". Premendo il tasto end/fine sarà, infatti, possibile condurre il nostro eroe per le mappe di gioco come se si stesse giocando ad un comune sparatutto in terza persona; non solo, potremo addirittura salire a bordo di ogni mezzo alleato che incontreremo per prenderne il controllo. Questa modalità aggiunge spessore alle meccaniche di gioco (specialmente se vorremo condurre delle piccole azioni di sabotaggio) senza semplificare troppo il tutto dal momento che, scendendo nel particolare (l'eroe), non avremo alcun controllo sul globale (tutte le altre unità e strutture).
La trama è curata dall'autore inglese James Swallow, scrittore che può vantare la sceneggiatura di alcuni episodi della serie "Star Trek", e si preannuncia organica e ricca di colpi di scena. Per darvi un idea possiamo anticipare che nel 2050 l'umanità, sconvolta da un disastro ecologico di proporzioni apocalittiche, è divisa in due fazioni, i Reduci e gli Iperon, che si contendono il controllo di un'unica quanto vitale risorsa naturale; l'acqua. Come se non bastasse, un'avida razza aliena deciderà di complicare le cose invadendo il pianeta, intervenendo così nel conflitto in corso. Le missioni che costituiscono la campagna ci permetteranno di analizzare la guerra da ogni punto di vista, poiché avremo l'opportunità di controllare tutte e tre le fazioni a rotazione, e di sperimentare differenti livelli tattici grazie alla profonda caratterizzazione delle razze stesse.
I Reduci sono, infatti, la classica fazione umana poco sviluppata tecnologicamente, ma che può contare sul buon addestramento e sulla furbizia delle sue unità. Gli Iperon, molto sviluppati tecnologicamente, fanno delle armi modulabili ed all'avanguardia il loro maggior punto di forza; mentre gli alieni Hai-Genti, non utilizzando alcun tipo di tecnologia, sfruttano il controllo sulle forze della natura per attaccare. Grazie alle loro conoscenze in campo genetico, questi alieni sono, infatti, in grado di creare sconfinati eserciti di mostri utilizzando qualsiasi tipo di materiale organico. Tutte e tre le compagini utilizzeranno le stesse tre risorse: i rottami, l'energia solare e l'acqua, ma lo faranno con modalità del tutto differenti.
Anche se i rottami sono alla base della produzione delle truppe dei Reduci, questi ultimi non possono trascurare acqua ed energia solare perché potrebbero tornare utili in determinate situazioni. Una particolarità di questo "Maelstrom" è, infatti, la possibilità di utilizzare le risorse anche per attaccare o difendersi; un esempio? tramite un apposito strumento, chiamato "Terraforming", sarà possibile modificare la morfologia delle mappe utilizzando l'energia del sole. Questa caratteristica sarà disponibile solo per le fazioni umane, e ci permetterà di creare basi protette, percorsi alternativi per le nostre truppe, ma sopratutto canali per convogliare l'acqua, magari verso le postazioni nemiche per allagarle.
L'acqua potrà essere a sua volta utilizzata per danneggiare l'avversario semplicemente congelandola o facendola evaporare, intrappolando o bollendo di conseguenza chiunque vi si trovi immerso.
Il numero di unità disponibili nel gioco è piuttosto elevato ed ognuna si differenzia profondamente dalle altre, non solo per l'aspetto, ma sopratutto per le abilità. La produzione delle truppe avviene "pezzo per pezzo" anche se è possibile raggrupparle in formazioni (anche piuttosto grandi) per bilanciare al meglio i pregi ed i difetti di ognuna. Una volta che avremo portato le nostre formazioni sul campo di battaglia, queste inizieranno ad accumulare esperienza e, quindi, ad acquisire nuove competenze ed importanti competenze.
Il tre è un numero ricorrente in "Maelstrom": tre le fazioni, tre le risorse e tre gli eroi per fazione. Questi ultimi hanno la capacità di "livellare" esattamente come le unità normali, ma con l'esperienza posso acquisire delle speciali abilità che, se gestite con accortezza, possono fare la differenza in combattimento. La cura nella personalizzazione degli eroi acquista un'importanza ancora maggiore se si considera che sarà possibile prenderne il controllo in qualsiasi momento grazie ad un'apposita modalità chiamata "controllo diretto". Premendo il tasto end/fine sarà, infatti, possibile condurre il nostro eroe per le mappe di gioco come se si stesse giocando ad un comune sparatutto in terza persona; non solo, potremo addirittura salire a bordo di ogni mezzo alleato che incontreremo per prenderne il controllo. Questa modalità aggiunge spessore alle meccaniche di gioco (specialmente se vorremo condurre delle piccole azioni di sabotaggio) senza semplificare troppo il tutto dal momento che, scendendo nel particolare (l'eroe), non avremo alcun controllo sul globale (tutte le altre unità e strutture).