Mafia 2
Sono affari di Famiglia
Ma nei film, succede sempre qualcosa e, se le cose possono prendere una piega inaspettata, state sicuri che lo faranno. A quel punto, la nostra migliore amica, torna ad essere la pistola. Un'esplosione, il fuggi fuggi generale e la copertura é saltata. Siamo così gettati nel bel mezzo della più classica delle sparatorie che abbiamo imparato a conoscere tra cinema e televisione. Mentre Joe ci aiuta alla sua maniera (sparando e non disdegnando qualche corpo a corpo), notiamo come, i combattimento di Mafia 2 si basino, senza farne troppo mistero, sui alcuni capisaldi degli sparatutto in terza persona dell'attuale generazione di giochi. Non per nulla, é presente un sistema di protezioni da sfruttare al meglio, per ripararsi dalle pallottole nemiche e sparare alla prima occasione utile. Le armi a disposizione sono tantissime e vanno dalle pistole ai calibri più pesanti, tra cui abbiamo ammirato un mitragliatore Thompson (i classici mitra con i caricatori rotondi, per capirci), senza dimenticare la possibilità di sfruttare armi da corpo a corpo.
Ogni colpo lascia il segno, tra buchi nei muri e vetrate distrutte, dove ai giochi di luce fanno posto i nuovi spazi che consentono di colpire gli avversari con un po' di piombo. Promettente interazione, come sembra anche essere l'intelligenza artificiale visto che, alcuni uomini della banda rivale, sono sembrati estremamente intenzionati a dare del filo da torcere al nostro Vito, tanto da girare un tavolo e usarlo come protezione (purtroppo però, non distruttibile con la forza delle armi). A quanto pare, la maggior parte delle situazioni, dovrebbero offrire differenti possibili approcci, in modo da rendere più varia l'azione.
Poteva mancare in un titolo simile, un inseguimenti automobilistico? Naturalmente no, e mentre il nostro bersaglio si allontana dal luogo dell'attentato a tutta velocità, saliamo a bordo della nostra vettura. Per quanto sia impossibile pronunciarsi sulla sensazione di guida senza aver messo mano al joypad, la resa delle vetture della prima metà del secolo scorso, sembra essere fatta salva. L'accelerazione della macchia ci é parsa decisamente stentata, ricreando le prestazioni dei motori dell'epoca, per poi prendere maggiore velocità con il passare del tempo. Come da copione, mentre Vito si dedicava alla guida, Joe impugnava il mitra, scagliando la propria rabbia conto le vetture del clan nemico. Tra sterzate al limite e continui rischi di tamponamenti, i serbatoi avversari hanno preso fuoco, mostrando discreti effetti speciali nella resa delle esplosioni, per quanto alcuni dettagli siano ancora migliorabili. Mentre la strada correva veloce sotto i nostri pneumatici, l'incontro ravvicinato con Mafia II terminava, rimandandoci ai futuri appuntamenti.
“Chi vuole troppo rischia di perdere assolutamente tutto. Certo, chi vuole troppo poco dalla vita, rischia di non ottenere assolutamente nulla." - Tommy Angelo.
Nonostante ciò che abbiamo visto sia ancora lontano dalla resa finale del prodotto, l'aspetto grafico lascia già intendere che, sebbene molto sia da dimostrare col tempo (ad esempio rendendo un po' più dinamica l'illuminazione), c'é la possibilità di ritrovarsi un titolo in grado di non sfigurare con le maggiori produzioni videoludiche, grazie ad un motore grafico creato appositamente per l'occasione, che sembra capace di gestire al meglio un grandissimo numero di poligoni (ci ha particolarmente impressionati la visione di Empire City dall'altro dei tetti). Ancora più sicurezze dal comparto sonoro dove, tra voci e musiche, tutto sembra già fare faville. Ma soffermarsi troppo sul lato tecnico, potrebbe essere un errore di non poco conto. Mafia II é, per ammissione dei suoi stessi creatori, un gioco basato sulla trama, dove la spinta ad andare avanti e a giocare, deve essere il voler scoprire il seguito dei fatti narrati.
Non per nulla, tutta l'esperienza sarà basata sul single player, lasciando chiusa in un cassetto la possibilità di giocare in multiplayer, situazione ritenuta troppo “forzata” per un prodotto “story oriented”. Contro il pericolo di ritrovarsi davanti a qualcosa di troppo lineare, saranno disponibili alcune scelte da compiere, molto importanti ai fini della storia, andando a creare quello che potrebbe essere un interessante sistema di bivi, su cui però non sappiamo ancora molto. Ugualmente, non aspettatevi un'anima free roaming in stile GTA, ma semmai una città viva, da visitare e gustare nelle sue metamorfosi, in corrispondenza con alcuni fatti storici realmente accaduti, o con momenti portanti della vita di Vito. Ad esempio, col passare degli anni, ascolteremo musiche diverse dalla radio della nostra macchina in base alle nuove tendenze modaiole e, dopo aver contribuito a far esplodere un palazzo, passandoci davanti troveremo le sue macerie e i passanti che reagiranno all'accaduto. Insomma, non certo subquest da scovare dietro ogni angolo, ma comunque interessanti situazioni e la possibilità di visitare edifici come a negozi di armi e vestiti (che potremo cambiare per far perdere le nostre traccie a polizia o altri inseguitori).
Ciò che maggiormente ci ha rallegrato nella nostra escursione londinese, é l'aver constatato quanto sia visibile e palpabile la continuità di intenti tra la direzione artistica del primo Mafia e quella del nuovo capitolo. A scrivere la sceneggiatura, é stato nuovamente Daniel Vavra, mettendo ancora in campo la sua passione per i dettagli, che si riflette nella rappresentazione di musiche, oggetti, vestiti e quant'altro é stato possibile studiare ed osservare nei documenti dell'epoca. Dal punto di vista narrativo, aspettiamo dunque al varco quanto scaturito dalla mente di Vavra consci che, questo Mafia II, si trova non solo davanti al compito di divertire il giocatore, ma soprattutto a quello ben più difficile di essere il degno erede del suo predecessore e riuscire a rapire il pubblico, convincendolo ad entrare a far parte della sua... “famiglia”! Dopo questo primo incontro, non ci rimane che attendere di poter finalmente provare una versione completa del titolo che, ricordiamo, cercherà di imporre la propria legge su p, Xbox 360 e Playstation 3.
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Ma nei film, succede sempre qualcosa e, se le cose possono prendere una piega inaspettata, state sicuri che lo faranno. A quel punto, la nostra migliore amica, torna ad essere la pistola. Un'esplosione, il fuggi fuggi generale e la copertura é saltata. Siamo così gettati nel bel mezzo della più classica delle sparatorie che abbiamo imparato a conoscere tra cinema e televisione. Mentre Joe ci aiuta alla sua maniera (sparando e non disdegnando qualche corpo a corpo), notiamo come, i combattimento di Mafia 2 si basino, senza farne troppo mistero, sui alcuni capisaldi degli sparatutto in terza persona dell'attuale generazione di giochi. Non per nulla, é presente un sistema di protezioni da sfruttare al meglio, per ripararsi dalle pallottole nemiche e sparare alla prima occasione utile. Le armi a disposizione sono tantissime e vanno dalle pistole ai calibri più pesanti, tra cui abbiamo ammirato un mitragliatore Thompson (i classici mitra con i caricatori rotondi, per capirci), senza dimenticare la possibilità di sfruttare armi da corpo a corpo.
Ogni colpo lascia il segno, tra buchi nei muri e vetrate distrutte, dove ai giochi di luce fanno posto i nuovi spazi che consentono di colpire gli avversari con un po' di piombo. Promettente interazione, come sembra anche essere l'intelligenza artificiale visto che, alcuni uomini della banda rivale, sono sembrati estremamente intenzionati a dare del filo da torcere al nostro Vito, tanto da girare un tavolo e usarlo come protezione (purtroppo però, non distruttibile con la forza delle armi). A quanto pare, la maggior parte delle situazioni, dovrebbero offrire differenti possibili approcci, in modo da rendere più varia l'azione.
Poteva mancare in un titolo simile, un inseguimenti automobilistico? Naturalmente no, e mentre il nostro bersaglio si allontana dal luogo dell'attentato a tutta velocità, saliamo a bordo della nostra vettura. Per quanto sia impossibile pronunciarsi sulla sensazione di guida senza aver messo mano al joypad, la resa delle vetture della prima metà del secolo scorso, sembra essere fatta salva. L'accelerazione della macchia ci é parsa decisamente stentata, ricreando le prestazioni dei motori dell'epoca, per poi prendere maggiore velocità con il passare del tempo. Come da copione, mentre Vito si dedicava alla guida, Joe impugnava il mitra, scagliando la propria rabbia conto le vetture del clan nemico. Tra sterzate al limite e continui rischi di tamponamenti, i serbatoi avversari hanno preso fuoco, mostrando discreti effetti speciali nella resa delle esplosioni, per quanto alcuni dettagli siano ancora migliorabili. Mentre la strada correva veloce sotto i nostri pneumatici, l'incontro ravvicinato con Mafia II terminava, rimandandoci ai futuri appuntamenti.
“Chi vuole troppo rischia di perdere assolutamente tutto. Certo, chi vuole troppo poco dalla vita, rischia di non ottenere assolutamente nulla." - Tommy Angelo.
Nonostante ciò che abbiamo visto sia ancora lontano dalla resa finale del prodotto, l'aspetto grafico lascia già intendere che, sebbene molto sia da dimostrare col tempo (ad esempio rendendo un po' più dinamica l'illuminazione), c'é la possibilità di ritrovarsi un titolo in grado di non sfigurare con le maggiori produzioni videoludiche, grazie ad un motore grafico creato appositamente per l'occasione, che sembra capace di gestire al meglio un grandissimo numero di poligoni (ci ha particolarmente impressionati la visione di Empire City dall'altro dei tetti). Ancora più sicurezze dal comparto sonoro dove, tra voci e musiche, tutto sembra già fare faville. Ma soffermarsi troppo sul lato tecnico, potrebbe essere un errore di non poco conto. Mafia II é, per ammissione dei suoi stessi creatori, un gioco basato sulla trama, dove la spinta ad andare avanti e a giocare, deve essere il voler scoprire il seguito dei fatti narrati.
Non per nulla, tutta l'esperienza sarà basata sul single player, lasciando chiusa in un cassetto la possibilità di giocare in multiplayer, situazione ritenuta troppo “forzata” per un prodotto “story oriented”. Contro il pericolo di ritrovarsi davanti a qualcosa di troppo lineare, saranno disponibili alcune scelte da compiere, molto importanti ai fini della storia, andando a creare quello che potrebbe essere un interessante sistema di bivi, su cui però non sappiamo ancora molto. Ugualmente, non aspettatevi un'anima free roaming in stile GTA, ma semmai una città viva, da visitare e gustare nelle sue metamorfosi, in corrispondenza con alcuni fatti storici realmente accaduti, o con momenti portanti della vita di Vito. Ad esempio, col passare degli anni, ascolteremo musiche diverse dalla radio della nostra macchina in base alle nuove tendenze modaiole e, dopo aver contribuito a far esplodere un palazzo, passandoci davanti troveremo le sue macerie e i passanti che reagiranno all'accaduto. Insomma, non certo subquest da scovare dietro ogni angolo, ma comunque interessanti situazioni e la possibilità di visitare edifici come a negozi di armi e vestiti (che potremo cambiare per far perdere le nostre traccie a polizia o altri inseguitori).
Ciò che maggiormente ci ha rallegrato nella nostra escursione londinese, é l'aver constatato quanto sia visibile e palpabile la continuità di intenti tra la direzione artistica del primo Mafia e quella del nuovo capitolo. A scrivere la sceneggiatura, é stato nuovamente Daniel Vavra, mettendo ancora in campo la sua passione per i dettagli, che si riflette nella rappresentazione di musiche, oggetti, vestiti e quant'altro é stato possibile studiare ed osservare nei documenti dell'epoca. Dal punto di vista narrativo, aspettiamo dunque al varco quanto scaturito dalla mente di Vavra consci che, questo Mafia II, si trova non solo davanti al compito di divertire il giocatore, ma soprattutto a quello ben più difficile di essere il degno erede del suo predecessore e riuscire a rapire il pubblico, convincendolo ad entrare a far parte della sua... “famiglia”! Dopo questo primo incontro, non ci rimane che attendere di poter finalmente provare una versione completa del titolo che, ricordiamo, cercherà di imporre la propria legge su p, Xbox 360 e Playstation 3.
Mafia 2
Mafia 2
Dobbiamo ammetterlo: il pathos sviluppato attornoalla produzione di Mafia 2, é di quelli riservati unicamente ai nomi di prima grandezza. Per quanto abbiamo potuto vedere con i nostri occhi, il primo incontro ravvicinato con il gioco, hadimostrato che la fibra, il team2K Czech, non l'ha sicuramente persa, nonostante gli anni passati dal primo Mafia. La direzione artistica sembra essere uscita dalla stessa pregevole vena creativa che ha saputo incantarci nel 2002 mentre, dal punto di vista tecnico,tutto sembraprocedere verso livelli d'eccellenza.Teniamo den saldo il nostro occhio sul proseguimento dei lavori su Mafia II ben consci che, al di là del mero piano tecnologico, un titolo che punta sul single player, dovrà riuscire a condurci per mano nel suo mondo fatto di atmosfere a cavallo tra Mervyn LeRoy, Francis Ford Coppola e Howard Hawks. Impresa non da poco, ma 2K Czech sa bene che con la... Mafia non si scherza... e nemmeno con i sentimenti dei videogiocatori.