Mafia 2
di
Luca Gambino
Il secondo capitolo di Mafia é forse uno dei titoli più attesi di tutto il 2010. Merito, sicuramente, dell'ottimo titolo d'esordio e dal sostanziale miglioramento delle meccaniche free roaming che dal 2001 in poi hanno creato un genere in continua evoluzione e che si é dimostrato capace di poter sviluppare al meglio una trama ricca e variegata (vedasi GTA IV, per esempio) da affiancare ad un gameplay diventato ormai sempre più credibile e articolato. Pur essendo uscito quasi in concomitanza con GTA 3, Mafia si discostava dall'impianto ludico adottato da Rockstar presentando, si, una città ampia e parzialmente esplorabile, ma mantenendo l'attenzione del giocatore, ancorata ad una trama principale da cui non ci si poteva discostare di un millimetro. Ed era proprio una trama ricca, profonda e coinvolgente, unita ad una buona varietà d'azione (come dimenticare la gara di Formula 1?) a far si che il prodotto 2K, per quanto assolutamente perfezionabile sotto diversi aspetti, venisse amato (quasi) incondizionatamente da critica e pubblico.
Mafia 2 ruota attorno alla figura di Vito Scaletta, giovane italo americano che nel pieno della seconda guerra mondiale viene ferito nell'adempimento del dovere e viene rispedito a casa per una meritata licenza. Quella che ritrova al suo rientro é una città profondamente cambiata, con i negozi che chiudono per la crisi economica e un sistema mafioso che ormai permea ogni aspetto della vita cittadina. Ma le cose sono cambiate anche per la famiglia di Vito. Dopo la morte del padre, i debiti familiari sono ricaduti sulle spalle della madre e della sorella e il vecchio appartamento di Little Italy é un via vai di strozzini e picciotti mafiosi che chiedono la riscossione dei vecchi oneri. Presa coscienza della nuova realtà, la prospettiva che si para davanti agli occhi del giovane soldato é quella di una vita di duro (ma onesto) lavoro al porto, al posto del padre, solo per ripagare gli antichi debiti. Ma a Vito viene proposta anche una scorciatoia più allettante, che in breve tempo potrebbe permettergli non solo di mettere a posto la propria famiglia, ma che lo possa anche rendere ricco e potente. Ed é così che Vito entra nelle spire della Mafia.
Nel corso di questi nove anni di assenza dalle scene, il gameplay dei ragazzi di 2K si é maggiormente allineato ai dettami dei canoni introdotti da GTA. Quella che si apre davanti ai nostri occhi é infatti una città enorme, viva e pulsante con negozi e servizi a nostra disposizione e che tanto sembrano somigliare a quanto visto anche nei lavori di Rockstar. Il negozio per il doveroso cambio d'abiti per sfuggire alle ricerche dei poliziotti locali, il carrozziere corrotto che per pochi dollari é disposto a cambiare l'aspetto del nostro bolide, il negozio d'armi sottobanco sembrano tutti elementi già visti e ben oliati all'interno del mostruoso meccanismo del free roaming. Quello che impreziosisce un piatto che altrimenti rischierebbe di sembrare troppo scontato é l'interazione tra i vari personaggi in gioco e l'evolversi delle vicende, che sembra essere ancora un passo avanti rispetto alla sceneggiatura dello stesso GTA.
C'é da dire che i ragazzi di 2K si sono divertiti a complicare un po' di più le cose rispetto a quanto non fatto per esempio da Rockstar. Se in GTA per rubare una macchina parcheggiata basta semplicemente entrare o spaccare un finestrino senza poi dare particolarmente nell'occhio, in Mafia 2 si dovrà ricorrere al sapiente uso del grimaldello per forzare la serratura (al riparo da occhi indiscreti, ovviamente), per impossessarsi del mezzo. Certo, esiste anche qui la possibilità di accorciare i tempi e ricorrere a metodi più diretti, ma la polizia di Empire City é particolarmente rognosa, una volta messasi sulle vostre tracce. Non conviene allertare troppo facilmente le forze dell'ordine, dal momento che seminare i vostri inseguitori non sarà una pratica poi così semplice. Ovviamente Vito dovrà imparare preso a come cavarsela nei bassifondi della città, quindi in breve tempo vi troverete a dover affrontare violenti corpo a corpo e furiose sparatorie contro le gang rivali (dove per l'occasione viene riproposta anche il pregiudizio razziale tipico di quei tempi).
Il sistema di controllo mouse-tastiera, ma anche quello con un classico pad preso in prestito dalla 360, si é dimostrato sempre preciso e puntuale in qualsiasi occasione, con una menzione di merito alle sessioni di guida, dove spesso la reattività nell'evitare il traffico cittadino é messo veramente a dura prova. Una necessità, quella di una buona risposta ai comandi, praticamente obbligatoria dal momento che un incidente particolarmente violento vi costringerà a scendere dal veicolo per riavviare manualmente il motore. Una pratica che, ovviamente, non é particolarmente indicata nel corso di inseguimento o, peggio, precipitose fughe dalla polizia locale. E' da segnalare come (ma siamo sicuri che sarà un aspetto che sarà corretto prima della release ufficiale), la mappatura dei tasti del pad viene effettuata senza dare riferimenti troppo precisi al giocatore che si ritroverà per esempio a cercare il tasto “B2” tra tutti a disposizione, senza precise indicazioni. Poco importa, però, dal momento che il classico sistema “WASD” si é dimostrato ancora una volta capace di dare al giocatore un controllo pressoché totale su tutte le attività principali del personaggio. Abbiamo apprezzato in particolar modo il rinnovato sistema di combattimento che porta il lavoro di 2K a prendere spunto da Gears of War e affini, con sistemi di copertura che vi converrà sfruttare al meglio se non volete ritrovarvi crivellati dal fuoco avversario.
L'upgrade del sistema di gioco rispetto al titolo del 2001 si rispecchia anche nell'aspetto estetico di Mafia 2. Empire City é tirata a lucido grazie ad un motore grafico capace non solo di rappresentare ad ampie pennellate una città che si perde a vista d'occhio, ma capace anche di entrare nel dettaglio per riprodurre volti iper realistici, texture ottimamente riprodotte e una gestione della fisica (previo computer adeguato, s'intende) che sfrutta a dovere le librerie fisiche Nvidia Physx. Il computer di riferimento utilizzato da Gamesurf per il test era costituito da una Quadcore I7 860 6 giga di ram e una scheda video GTX 275. I Risultati sono stati di ottima fattura, dal momento che con le impostazioni al massimo del dettaglio e spingendo forte anche sul motore grafico siamo riusciti a mantenere il frame rate sui 50 frame al secondo.
La buona scalabilità del motore ci ha comunque permesso di abbassare le nostre pretese su grafica e fisica per permettere l'esecuzione del gioco anche su sistemi meno evoluti ma con risultati estetici e prestazionali assolutamente all'altezza della situazione.
Ottimo anche il comparto audio che già in questa preview si presenta interamente doppiato in italiano e con musiche a tema anni ‘40-'50. Certo, seminare la polizia con l'autoradio a palla su Frank Sinatra alle prese con “Let it Snow” potrebbe non essere un grande incentivo ma é un doveroso tributo al periodo storico in cui si svolge il gioco. Pollice alto anche per il doppiaggio degli attori, decisamente ben caratterizzato e interpretato anche se forse troppo “caricato” sulla caratteristica parlata sicula. A ogni modo, occhi puntati sul prossimo 27 Agosto, quando mafiosi, picciotti e don si affacceranno sui nostri PC (e console). Preparate i soldi per il pizzo!
Mafia 2 ruota attorno alla figura di Vito Scaletta, giovane italo americano che nel pieno della seconda guerra mondiale viene ferito nell'adempimento del dovere e viene rispedito a casa per una meritata licenza. Quella che ritrova al suo rientro é una città profondamente cambiata, con i negozi che chiudono per la crisi economica e un sistema mafioso che ormai permea ogni aspetto della vita cittadina. Ma le cose sono cambiate anche per la famiglia di Vito. Dopo la morte del padre, i debiti familiari sono ricaduti sulle spalle della madre e della sorella e il vecchio appartamento di Little Italy é un via vai di strozzini e picciotti mafiosi che chiedono la riscossione dei vecchi oneri. Presa coscienza della nuova realtà, la prospettiva che si para davanti agli occhi del giovane soldato é quella di una vita di duro (ma onesto) lavoro al porto, al posto del padre, solo per ripagare gli antichi debiti. Ma a Vito viene proposta anche una scorciatoia più allettante, che in breve tempo potrebbe permettergli non solo di mettere a posto la propria famiglia, ma che lo possa anche rendere ricco e potente. Ed é così che Vito entra nelle spire della Mafia.
Nel corso di questi nove anni di assenza dalle scene, il gameplay dei ragazzi di 2K si é maggiormente allineato ai dettami dei canoni introdotti da GTA. Quella che si apre davanti ai nostri occhi é infatti una città enorme, viva e pulsante con negozi e servizi a nostra disposizione e che tanto sembrano somigliare a quanto visto anche nei lavori di Rockstar. Il negozio per il doveroso cambio d'abiti per sfuggire alle ricerche dei poliziotti locali, il carrozziere corrotto che per pochi dollari é disposto a cambiare l'aspetto del nostro bolide, il negozio d'armi sottobanco sembrano tutti elementi già visti e ben oliati all'interno del mostruoso meccanismo del free roaming. Quello che impreziosisce un piatto che altrimenti rischierebbe di sembrare troppo scontato é l'interazione tra i vari personaggi in gioco e l'evolversi delle vicende, che sembra essere ancora un passo avanti rispetto alla sceneggiatura dello stesso GTA.
C'é da dire che i ragazzi di 2K si sono divertiti a complicare un po' di più le cose rispetto a quanto non fatto per esempio da Rockstar. Se in GTA per rubare una macchina parcheggiata basta semplicemente entrare o spaccare un finestrino senza poi dare particolarmente nell'occhio, in Mafia 2 si dovrà ricorrere al sapiente uso del grimaldello per forzare la serratura (al riparo da occhi indiscreti, ovviamente), per impossessarsi del mezzo. Certo, esiste anche qui la possibilità di accorciare i tempi e ricorrere a metodi più diretti, ma la polizia di Empire City é particolarmente rognosa, una volta messasi sulle vostre tracce. Non conviene allertare troppo facilmente le forze dell'ordine, dal momento che seminare i vostri inseguitori non sarà una pratica poi così semplice. Ovviamente Vito dovrà imparare preso a come cavarsela nei bassifondi della città, quindi in breve tempo vi troverete a dover affrontare violenti corpo a corpo e furiose sparatorie contro le gang rivali (dove per l'occasione viene riproposta anche il pregiudizio razziale tipico di quei tempi).
Il sistema di controllo mouse-tastiera, ma anche quello con un classico pad preso in prestito dalla 360, si é dimostrato sempre preciso e puntuale in qualsiasi occasione, con una menzione di merito alle sessioni di guida, dove spesso la reattività nell'evitare il traffico cittadino é messo veramente a dura prova. Una necessità, quella di una buona risposta ai comandi, praticamente obbligatoria dal momento che un incidente particolarmente violento vi costringerà a scendere dal veicolo per riavviare manualmente il motore. Una pratica che, ovviamente, non é particolarmente indicata nel corso di inseguimento o, peggio, precipitose fughe dalla polizia locale. E' da segnalare come (ma siamo sicuri che sarà un aspetto che sarà corretto prima della release ufficiale), la mappatura dei tasti del pad viene effettuata senza dare riferimenti troppo precisi al giocatore che si ritroverà per esempio a cercare il tasto “B2” tra tutti a disposizione, senza precise indicazioni. Poco importa, però, dal momento che il classico sistema “WASD” si é dimostrato ancora una volta capace di dare al giocatore un controllo pressoché totale su tutte le attività principali del personaggio. Abbiamo apprezzato in particolar modo il rinnovato sistema di combattimento che porta il lavoro di 2K a prendere spunto da Gears of War e affini, con sistemi di copertura che vi converrà sfruttare al meglio se non volete ritrovarvi crivellati dal fuoco avversario.
L'upgrade del sistema di gioco rispetto al titolo del 2001 si rispecchia anche nell'aspetto estetico di Mafia 2. Empire City é tirata a lucido grazie ad un motore grafico capace non solo di rappresentare ad ampie pennellate una città che si perde a vista d'occhio, ma capace anche di entrare nel dettaglio per riprodurre volti iper realistici, texture ottimamente riprodotte e una gestione della fisica (previo computer adeguato, s'intende) che sfrutta a dovere le librerie fisiche Nvidia Physx. Il computer di riferimento utilizzato da Gamesurf per il test era costituito da una Quadcore I7 860 6 giga di ram e una scheda video GTX 275. I Risultati sono stati di ottima fattura, dal momento che con le impostazioni al massimo del dettaglio e spingendo forte anche sul motore grafico siamo riusciti a mantenere il frame rate sui 50 frame al secondo.
La buona scalabilità del motore ci ha comunque permesso di abbassare le nostre pretese su grafica e fisica per permettere l'esecuzione del gioco anche su sistemi meno evoluti ma con risultati estetici e prestazionali assolutamente all'altezza della situazione.
Ottimo anche il comparto audio che già in questa preview si presenta interamente doppiato in italiano e con musiche a tema anni ‘40-'50. Certo, seminare la polizia con l'autoradio a palla su Frank Sinatra alle prese con “Let it Snow” potrebbe non essere un grande incentivo ma é un doveroso tributo al periodo storico in cui si svolge il gioco. Pollice alto anche per il doppiaggio degli attori, decisamente ben caratterizzato e interpretato anche se forse troppo “caricato” sulla caratteristica parlata sicula. A ogni modo, occhi puntati sul prossimo 27 Agosto, quando mafiosi, picciotti e don si affacceranno sui nostri PC (e console). Preparate i soldi per il pizzo!
Mafia 2
Mafia 2
Vi converrà fare una bella “X” rossa sul prossimo 27 Agosto. Mafia 2 sembra già da queste prime battute un gioco da avere, assolutamente. Profondo nella trama e nelle tematiche, divertente da giocare e tecnicamente ben eseguito, il lavoro di 2K Czech sembra essere un autentico “Must Have” capace di dire la sua anche nell'affollato modo dei giochi sandbox. Appuntamento rimandato quindi per la recensione completa. Ci si vede, picciotti!