Mafia: City of Lost Heaven

Mafia City of Lost Heaven
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Il nostro capo (il pater familias "Don" Salieri) ci assegnerà missioni di vario genere, attraverso cui, dal ruolo di semplice "soldato", assurgeremo a quello di temutissimo boss. Sarà inevitabile, in quest'ascesa, apprendere tutte le potenzialità del famigerato Tommy Gun e anche i metodi più veloci per produrre "scarpe di cemento" (espressione che definisce l'immersione coatta dei nemici della famiglia in una colata di cemento, non a mò di sabbiature, ma per occultarne meglio i cadaveri); tuttavia, assicura la Talensoft, non ci sarà un puro "straight shooting" senza esplorazione e riflessione: le sparatorie saranno sempre inserite in una trama precisa, basata su missioni successive (circa venti, più sotto quest come in un gdr) agli ordini di Don Salieri. E' una caratteristica dei nuovi sparatutto aggiungere un minimo di profondità all'azione, per aumentare il coinvolgimento (il capostipite della tendenza é forse Half Life); la varietà é un'ulteriore must dei nuovi prodotti del genere: in Mafia dovrete infatti sostenere i diversi interessi economici della famiglia, dal traffico di alcool alle case da gioco, eliminando senza scrupoli gli avversari. Le scene di azione non saranno soltanto a piedi, con armi d'epoca come, oltre il già citato mitra Tommy gun, la Colt 1911, la S&W modello 27 MAGNUM: il gioco prevederà anche inseguimenti in macchina (sessanta modelli diversi) e scontri di gruppo. La profondità di Mafia é assicurata anche dalla meticolosa cura nei dettagli, con cui lo "stile" anni '30 sarà ricostruito : le armi, le macchine, gli edifici, dovranno ispirare al giocatore una totale immersione in un mondo coerente, per favorire al meglio l'immedesimazione nell'ambientazione del passato
Mafia: City of Lost Heaven
Paesaggio urbano degradato, ma che ispira tanto desiderio di esplorazione: dovremo aspettare qualche mese per scoprire cosa si cela oltre quella scalinata

Questa minuziosità ci sembra un elemento originale, per gli sparatutto, che tendenzialmente propongono scenografia contemporanee o futuristiche piuttosto seriali: in questo caso, invece, si osa addirittura una ricostruzione storica. Addirittura saranno riprodotte ben 12 miglia quadrate di città, con annessa periferia, bar caratteristici, traffico automobilistico d'epoca, un aeroporto e una sorta di Chinatown . La scelta degli sviluppatori é affascinante, ma non é esente da rischi, riguardanti l'effettiva credibilità degli ambienti in rapporto con la trama, la cui eventuale superficialità sarebbe in questo caso avvertita maggiormente, per via del contrasto tra pretenziosità della suggestione storica e la banalità dell'interazione con essa; in altre parole, sarebbe triste immergersi in un mondo denso di atmosfera per poi scoprire che possiamo scalfirne solo la superficie con le solite scontate azioni eroiche e adrenaliniche

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