Majesty: The Fantasy Kingdom Sim
Abbiamo conosciuto la Cyberlore come il team responsabile dello sviluppo dell'eccellente data disk ufficiale di Warcraft II e di quello di Heroes Of Might & Magic II. Adesso, gli ottimi Cyberlore sono alle prese con un loro progetto, una specie di Dungeon Keeper al contrario. Majesty é caratterizzato da una commistione di elementi mutuati dal genere degli RPG, degli strategici in tempo reale e dei gestionali. Il gioco si presenta graficamente come un classico strategico TR ed il motore bidimensionale ricorda molto quello di Settlers III
Il giocatore si troverà alle prese con l'infausto compito di creare il regno perfetto, l'Eden di ogni affettadraghi che si rispetti. Insomma, una civiltà potente, evoluta e allo stesso tempo pacifica in cui gli eroi penseranno bene di insediarsi e dar fondo alle loro più o meno sguarnite casse. Il mondo di Majesty non é un unico microcosmo ad evoluzione costante, come quello di Black & White o di Sim City, ma avremo a che fare con più "mondi", più livelli di gioco, esattamente come succede in Dungeon Keeper
Proprio come nel cugino di casa Bullfrog infatti, in Majesty ci troveremo al cospetto di una mappona divisa in più regioni; potremo scegliere quale livello affrontare, ed ognuno di essi sarà caratterizzato da uno specifico grado di difficoltà e da delle precise condizioni di vittoria. Il nostro scopo sarà ovviamente quello di rendere ogni singola regione una sottospecie di HeroDisney (gioco di parole francamente pietoso, diciamocelo)
Al nostro esordio in ogni stage avremo a disposizione appena un minuto palazzo reale, un nugolo di disillusi braccianti ed un infausto esattore delle tasse. Quest'ultimo avrà il compito di far periodiche visite ad ogni famiglia, e ottenere la miseria che poi rimpinguerà le nostre asciutte casse. La porzione di territorio che inizialmente potremo controllare sarà davvero ridotta all'osso, e ci troveremo quindi a spedire i nostri contadini all'esplorazione delle zone limitrofe. Ma le "zone limitrofe", quando si parla di RPG e derivati, non sono mai state foriere di buone novelle. E ci imbatteremo infatti ben presto in qualche mostrone che vorrà farci la pelle. Che fare in quei casi? Scagliargli contro i nostri braccianti armati di roncola e rastrello? O i nostri esattori che magari gli porteranno rogna? Scendere noi in campo? Resettare? No, niente di tutto questo: ciò che ci servirà sarà un nutrito crocchio di eroi. Bisognerà però prima far sì che questi decidano di trasferirsi nella nostra ridente cittadina, e per attrarli dovremo indaffararci per renderla consona ai loro gusti. Un click ed ecco posizionata la biblioteca, delizia di maghi, stregoni ed affini, un altro click e bella lì che ti sforno un tempio, per la gioia di chierici e derivati. Insomma, proprio come in Dungeon Keeper, dovremo far soldi per poter erigere costruzioni, onde attrarre manovalanza, indi poter contrastare i nemici (che proprietà lessicale, neh?). Ed ecco che la catena alimentare é compiuta
Il giocatore si troverà alle prese con l'infausto compito di creare il regno perfetto, l'Eden di ogni affettadraghi che si rispetti. Insomma, una civiltà potente, evoluta e allo stesso tempo pacifica in cui gli eroi penseranno bene di insediarsi e dar fondo alle loro più o meno sguarnite casse. Il mondo di Majesty non é un unico microcosmo ad evoluzione costante, come quello di Black & White o di Sim City, ma avremo a che fare con più "mondi", più livelli di gioco, esattamente come succede in Dungeon Keeper
Proprio come nel cugino di casa Bullfrog infatti, in Majesty ci troveremo al cospetto di una mappona divisa in più regioni; potremo scegliere quale livello affrontare, ed ognuno di essi sarà caratterizzato da uno specifico grado di difficoltà e da delle precise condizioni di vittoria. Il nostro scopo sarà ovviamente quello di rendere ogni singola regione una sottospecie di HeroDisney (gioco di parole francamente pietoso, diciamocelo)
Al nostro esordio in ogni stage avremo a disposizione appena un minuto palazzo reale, un nugolo di disillusi braccianti ed un infausto esattore delle tasse. Quest'ultimo avrà il compito di far periodiche visite ad ogni famiglia, e ottenere la miseria che poi rimpinguerà le nostre asciutte casse. La porzione di territorio che inizialmente potremo controllare sarà davvero ridotta all'osso, e ci troveremo quindi a spedire i nostri contadini all'esplorazione delle zone limitrofe. Ma le "zone limitrofe", quando si parla di RPG e derivati, non sono mai state foriere di buone novelle. E ci imbatteremo infatti ben presto in qualche mostrone che vorrà farci la pelle. Che fare in quei casi? Scagliargli contro i nostri braccianti armati di roncola e rastrello? O i nostri esattori che magari gli porteranno rogna? Scendere noi in campo? Resettare? No, niente di tutto questo: ciò che ci servirà sarà un nutrito crocchio di eroi. Bisognerà però prima far sì che questi decidano di trasferirsi nella nostra ridente cittadina, e per attrarli dovremo indaffararci per renderla consona ai loro gusti. Un click ed ecco posizionata la biblioteca, delizia di maghi, stregoni ed affini, un altro click e bella lì che ti sforno un tempio, per la gioia di chierici e derivati. Insomma, proprio come in Dungeon Keeper, dovremo far soldi per poter erigere costruzioni, onde attrarre manovalanza, indi poter contrastare i nemici (che proprietà lessicale, neh?). Ed ecco che la catena alimentare é compiuta