Benvenuti nel mondo di Alice e di Malice, un mondo surreale, disastrato e confuso. Un mondo che probabilmente non mancherà di affascinare e coinvolgere. Ma procediamo con calma e lasciamo parlare la trama.. ALICE IN WICKEDLAND Il nome della protagonista di cui vestiremo i panni non può che far riemergere nella nostra memoria, viziata anche da famosi lungometraggi Disney, le vicende della più ben nota Alice del Rev. Dodgson (in arte Lewis Carroll) e non a torto. In effetti, nonostante le dichiarazioni discordanti di Jez San, Chief Executive della Argonaut Games, (il quale cita tra le fonti ispiratrici dell'ambientazione di "Malice: a dark and Comic Fiery tale" Batman e "Nightmare Before Christmas" di Tim Burton, curiosamente le medesime ispirazioni da cui American McGee ha tratto il suo Alice) molti sembrano i parallelismi tra la Saga di Carroll ( "Alice in wonderland" e "Through the looking glass") e Malice. Parallelismi e punti di contatto che vanno ben oltre l'ovvia omonimia delle due eroine. Analizziamo dunque le vicende e la trama, prestando attenzione di quando in quando a questi riferimenti narrativi anche se forse vedere Malice come un omaggio (benché distorto e perverso) ad Alice nel Paese delle Meraviglie può essere esagerato Evidentemente il fantomatico Clockwork Hammer può anche essere utilizzato come una sorta di chiave Alice un brutto giorno, in una foresta oscura, libera per sbaglio un demone canino dai micidiali poteri infernali, poteri in grado di minacciare la struttura stessa della realtà. Subito dopo quest'incontro la nostra eroina si tufferà all'inseguimento del mastino infernale (qualcuno ha detto Bianconiglio?) attraversando diverse trasformazioni ed evoluzioni (ancora una volta proprio come l'eroina omonima) e ben trenta livelli di follia pura, come il mondo che viene affogato dalla fontana delle lacrime, o il labirinto di ingranaggi (entrambi che, inevitabilmente, ricordano episodi o ambientazioni di Alice in Wonderland e Through the Looking Glass...) Contrariamente al canonico canovaccio che accompagna le avventure di Alice, quindi, non sarà la nostra protagonista a infilarsi in questa sorta di Paese dell'Allucinazione, ma piuttosto cercherà di sfuggirlo e a porre rimedio al danno creato liberando il mastino infernale, creatore stesso di questo mondo contorto e pericoloso
Surreale, allucinato, contorto. Era questo quello di cui il mondo dei platform aveva bisogno? Forse sì. Ultimamente anche altri titoli sembrano tentare una svolta, forse proprio per trovare nuovo spazio in un settore che spesso lascia spazio solo a mascotte e a personaggi molto carismatici. E' il caso di Conker's Bad Fur Day (Nintendo64), che tenta un approccio "sguaiato" ed adulto al mondo dei platform. Malice sembra, ancora, farlo in un modo tutto suo, unendo una grafica mozzafiato ad un'ambientazione incredibilmente peculiare, dark ed ironica. La speranza è sempre la stessa, che tante buone premesse/promesse non vengano meno.
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