Manhunt 2

Anche se vasto ed estremamente desolante come l'Overlook Hotel di Shining o angusto e scuro come I corridoi della Nostromo in Alien, ogni esperienza di intrattenimento che tenti di creare un certo senso di disagio e terrore deve creare i giusti presupposti visivi che possano instillare nello spettatore il giusto senso di shock e sorpresa.

L'originale Manhunt 2 era una spaventosa escursione in un mondo depravato e violento che si voleva velocemente abbandonare. Carcer City rappresentava il contesto ideale per questo mix di paura e violenza: una intera città abbandonata presidiata dagli spietati poliziotti e da gangs ultra violente come gli Innocentz, Skins, Wardogs e gestito da un uomo mentalmente malato conosciuto come "Il Regista". Con i suoi centri commerciali distrutti, gli ambienti macabri e desolati, l'intero gioco era una contorta parodia del nostro mondo. La paura e il terrore era palpabile e gli ambienti di gioco con le sue zone oscure amplificavano la brutalità che veniva inflitta al giocatore.


Manhunt 2 ha elevato questo senso di terrore urbano a vero regno psicologico. Con la sua complessa storyline di cospirazione che mette in discussione la sanità mentale di Danny Lamb, Rockstar ha deciso di portare questo senso di terrore e disagio in un più vasto mondo.Questo significa che il gioco e i suoi ambienti devono essere più grandi e immersivi, per riflettere meglio il viaggio nel cuore della mente contorta e distrutta di Danny Lamb.

In termini di game desing, questo significa dover tradurre questo ispirato design degli ambienti in un qualcosa che potesse creare la giusta atmosfera e raccontare una storia, compatibilmente con le performance di una determinata piattaforma. I tempi di caricamento non dovrebbero mai interferire con il clima di terrore e di inadeguatezza costruito attorno al giocatore, tantomeno dovrebbero dare la sensazione al giocatore di muoversi in un mondo non veritiero e realistico. E' un processo che può essere descritto come un "vero tormento" ma è anche un processo che può definitivamente dare a Manhunt 2 quel tocco di unica e terrificante esperienza interattiva che Rockstar si è prefissata..

IL MANICOMIO
Manhunt 2 è passato attraverso diverse trasformazioni, dal concept di base al gioco finale. Ma il cuore della storia e del terrore- è sempre stato concentrato attorno alla sanità mentale di Danny Lamb. Quello che inizia come un normale laboratorio medico si trasforma nel manicomio di Dixmore. Il naturale ambiente di Danny si trasforma presto in un viaggio dove Danny prenderà contatto con la sua natura più "nera". La tempesta elettrica, gli ascensori rotti, le porte chiuse e la sanguinosa rivolta in corso rappresentano l'ambiente psicologico in cui il gioco ha inizio. Il livello stesso rappresenta una specie di introduzione al gioco, permettendo al giocatore di apprendere i meccanismi di base, ma non rappresenta assolutamente un tutorial privo di rischi, dal momento che ogni vostro movimento sbagliato potrebbe essere l'ultimo.



S&M Club
Trovandosi ancora di più in difficoltà (lett.: "In fondo alla tana del coniglio", da Alice nel paese delle meraviglie), Danny irrompe in un oscuro e inquietante locale sadomaso in seguito a un'indicazione proveniente dal suo passato perduto. Ciò che sembra un nightclub fetish underground nasconde segreti ancora più oscuri. Le illustrazioni originali del progetto sono state incorporate nel design del livello finale, compreso il palco in cui si esibisce la lap dancer vestita di abiti in pelle da dominatrice. Nella successiva realizzazione del livello l'ambientazione si è spinta ancora più in là, con una struttura sotterranea per le torture in cui la clientela si abbandona alle fantasie snuff più depravate, osservata e documentata dal retro di una serie di vetri specchiati. Queste sale di tortura servono a selezionare i potenziali candidati di Pickman Project. Il livello all'interno del livello serve sia ad approfondire il mistero, sia ad innalzare la sensazione di paura: paura nella quale Danny viene inevitabilmente trascinato, e paura di ciò che lui stesso potrebbe aver fatto.


The Honey Pot
Scavando ulteriormente negli inquietanti misteri della sua vita, Danny ritrova una ex collega da The Project e la segue in un bordello, l'Honey Pot. Lo squallido ingresso e le sgargianti luci al neon non riescono a nascondere la sordida attività sessuale a pagamento che si svolge di sopra. Il tessuto dei vecchi tappeti, le luci intermittenti, i pavimenti di legno scricchiolante e il colore rosso dominante sono tutti elementi che trasudano decadenza e corruzione. Proseguendo nel livello, si rivelano come il paravento delle attività ancora più sinistre di Pickman.