Mario & Luigi: Fraternauti alla carica, provato il nuovo capitolo della saga RPG di Nintendo

di Mario Petillo

Per la prima volta su console domestica, Mario e Luigi lotteranno per combattere l’isolamento. C’è poco da girarci intorno: Mario & Luigi insieme hanno creato una saga videoludica che ha saputo miscelare in maniera saggia e divertente le meccaniche RPG e l’esplorazione di un mondo colorato e gioviale come poche altre, unendo, tra l’altro, due personaggi che per la nostra industria e il nostro immaginario rappresentano il senso più puro della fratellanza. Se Viaggio al centro di Bowser ci aveva ammaliato e Paper Jam ci aveva conquistato, adesso con Mario & Luigi: Fraternauti alla carica, in arrivo l’11 novembre su Switch, il rischio di non volerci più staccare dalla console è altissimo. Lo abbiamo provato in anteprima per poco più di un’ora e vi raccontiamo le novità di questo nuovo capitolo.

Deisolamento!

Innanzitutto, partiamo col dire che è la prima volta che Mario & Luigi arrivano su console domestica: tutti i precedenti capitoli di questa sotto-saga vivevano su console portatile, declinando quelle radici di Mario RPG e coniugandole su console dal trasporto tascabile. Ora le mire sono ben altre, sintomo anche del fatto che Nintendo non stia tirando per niente i remi in barca per ovviare all’arrivo di una nuova Switch, tutt’altro: l’investimento sull’ammiraglia è sempre molto alto e convincente, tant’è che questo autunno abbiamo potuto assistere a una pubblicazione svariata da parte della grande N per tutte le sue saghe principali, da Mario Party a The Legend of Zelda. Tornando a Mario & Luigi, però, arriva il momento di esplorare Elettria, il nuovo universo nel quale l’avventura dei fratelli baffuti prende piede. Attrezzati di Solcamari, un’isola che ha il potere di collegare le altre isole, saremo chiamati a un compito importante, nonché innovativo: deisolare tutti gli appezzamenti di terra rimasti troppo isolati. Sfruttando, quindi, le rotte della nostra imbarcazione dovremo catapultarci verso le altre isole per risolvere tutti i problemi che le affliggono, con l’obiettivo di riagganciarle usando una spina. 

Annessa a questa macromissione arriveranno i canonici incarichi affidati a Mario di salvare la principessa Peach e di ascoltare anche le esigenze dei vari isolani. Tutti loro hanno delle peculiarità e delle necessità che dovranno essere supportate, sempre con quel piglio di stravaganza che ha rappresentato il personaggio di Mario. Nella prima isola liberata, ad esempio, abbiamo dovuto recuperare della brillantissima, una sorta di cera per capelli che potesse ridare vitalità e brio al danzatore ufficiale dell’isola, per alimentare la ricrescita di un albero afflitto dall’assenza di musica sul territorio. Un espediente affascinante che ci ha permesso anche di apprendere dei passi di danza a suon di QTE, un livemotiv dell’intera esperienza videoludica. 

Una spina per domarli tutti

Gli aspetti innovativi legati all’esplorazione si riscontrano immediatamente in quella che è la varietà di progressione che si dà al giocatore. Non saremo costretti a seguire un binario specifico, anzi potremo decidere in quale ordine visitare le isole: il nostro hands-on era, per ragioni evidenti e intrinseche alla prova, ben scriptato, ma era ben visibile quanta fosse alta la possibilità di svariare sul fronte marino. La seconda novità riguarda, invece, proprio Luigi: sebbene nei capitoli precedenti fosse relegato a semplice spalla, stavolta al fratello di verde vestito viene lasciata grande autonomia e soprattutto un supporto fondamentale. Quando Mario sarà impegnato nel trasportare qualcuno o si troverà in una posizione diversa da quella del fratello, Luigi potrà essere attivato premendo L e agirà in autonomia su determinate attività: rompere scatole, recuperare oggetti, addirittura adoperarsi per la pressione di interruttori che attiveranno marchingegni su cui si trova Mario. Una cooperazione che non è più schiava delle meccaniche dell’avere un fratello forte e uno debole, ma che pareggia le condizioni di entrambi: un bel messaggio da parte di Nintendo, che dopo aver dato nuovo spazio vitale a Zelda con un capitolo tutto suo adesso prova a riabilitare la figura anche di Luigi.

Ovviamente al di là dell’esplorazione, che ci condurrà attraverso negozi dove acquistare un equipaggiamento migliore, oppure a scovare nuovi oggetti utili per le nostre risorse e sbloccare passaggi irti di pericoli, ci sarà il combattimento a costruire il cuore dell’esperienza. Le meccaniche ripartono proprio da dove le avevamo lasciate nella serie di Mario & Luigi, con qualche novità: è confermata la doppia funzione d’attacco con martello e salto, oltre alle azioni sinergiche, che varieranno a seconda di chi le lancerà tra Mario e Luigi, ma il tutto fa in modo di riaffermare l’importanza del tempismo. Il QTE resta un caposaldo di questa esperienza, ricordandoci che più saremo pronti ed efficaci nella pressione di un tasto più sarà facile ottenere un risultato unico e vincente, infliggendo più danni agli avversari. Anche nelle fasi di schivate, per quanto la difficoltà sembra essere aumentata sotto quest’aspetto, sarà possibile sfruttare il tempismo per evitare non solo di essere colpiti, ma anche per effettuare un ottimo contrattacco sull’avversario. In aggiunta ci sarà la possibilità di ottenere un vantaggio strategico colpendo o saltando sull’avversario sulla mappa prima che possa partire lo scontro nell’arena. Di rimando, nel caso in cui un avversario dovesse colpirci per primo avrà un’azione preventiva dalla sua. La grande novità di questo capitolo, però, è riscontrabile nell’utilizzo delle spine, delle abilità passive che possono essere create ex novo dal menù di gioco e che possono essere equipaggiate durante lo scontro senza vincoli, andando a modificare gli effetti delle vostre difese e dei vostri attacchi. Potrete, ad esempio, provocare un’esplosione dopo aver ottenuto un “Fantastico” come risultato di un attacco, oppure guadagnare una finestra più ampia di difesa per effettuare un contrattacco più efficace e così via, fino a un massimo di due (almeno fino a dove siamo arrivati noi) e con la possibilità di scoprire sempre più varianti e alternative nel corso del gioco. 

Non mancano, in ogni caso, anche degli enigmi ambientali da risolvere, sempre sfruttando la distanza di Mario & Luigi, ma anche dei minigiochi che vi porteranno a esaltare le peculiarità dei due e anche la possibilità di cooperare in costante equilibrio, magari passandosi un carico da trasportare e alternandosi nella gestione dello stesso. Insomma, sempre più spazio per Luigi e sempre lo stesso per Mario, che adesso inizia a essere sgravato di qualche responsabilità in più.