Mario Kart Advance
Ogni cinque anni, questa é la cadenza con cui, fino a oggi, si é rinnovata la sfida offerta dal pluripremiato Mario Kart: inizialmente su Super Nintendo (1991), quindi sulle tridimensionali spiagge del Nintendo 64 (1996) e in un futuro ormai molto prossimo negli stretti appartamenti del Gameboy Advance (2001)
La formula di gioco che tanto successo ha decretato al titolo Nintendo, acclamato indistintamente da pubblico e critica, da sfegatati fan Nintendo e dall'opposizione Sega/Sony, torna ancora una volta praticamente inalterata ad allietare (con buona probabilità) le giornate dei futuri possessori di un Gameboy Advance. In effetti il gioco nel suo unico seguito fino a oggi disponibile sul mercato (Super Mario Kart 64) non ha offerto particolari innovazioni nella struttura di gioco, né tantomeno rivoluzioni che, ci teniamo a ribadirlo, non sono comunque richieste (né tantomeno verrebbero probabilmente accolte) dagli appassionati del racing game Nintendo. Qualche nuova pista, un'eventuale manciata di nuove armi, qualche lifting grafico e tutti di nuovo in gara, nemici come prima. In questo senso Mario Kart Advance (nome ancora in fase larvale, non ufficializzato da Nintendo stessa) promette ancor meno di quanto offerto ai tempi dalla versione a 64 bit, o almeno questo é quanto si potrebbe pensare dalla primissima versione beta testata anche da Freegames in quel di Londra allo scorso ECTS
IN THE LAND OF SUNSHINE
Nel mondo colorato, teneroso, giocattoloso (*.oso insomma) di Mario Kart c'é sempre spazio per un nuovo gioco zeppo di luoghi comuni marieschi, di stralunate ambientazioni, ammiccanti personaggi, strampalate situazioni, zuccherose esclamazioni et cetera, et cetera... Mario Kart Advance promette di mantenere fede a quanto appena descritto, con una realizzazione tecnica che si pone direttamente a metà strada tra la sua prima uscita a 16 bit e il secondo episodio completamente 3D. Nel caso di questa versione Advance, infatti, ci troveremo di fronte a un gioco che unisce la pulizia e la definizione dei fondali 2D con alcuni elementi (a bordo pista) in 3D. Il tutto tenuto insieme da quello strepitoso incollante che risponde al nome di Mode 7 e che ha letteralmente segnato un'epoca ai tempi delle sue prime apparizioni su Super Nintendo nei "gloriosi" anni '90
La formula di gioco che tanto successo ha decretato al titolo Nintendo, acclamato indistintamente da pubblico e critica, da sfegatati fan Nintendo e dall'opposizione Sega/Sony, torna ancora una volta praticamente inalterata ad allietare (con buona probabilità) le giornate dei futuri possessori di un Gameboy Advance. In effetti il gioco nel suo unico seguito fino a oggi disponibile sul mercato (Super Mario Kart 64) non ha offerto particolari innovazioni nella struttura di gioco, né tantomeno rivoluzioni che, ci teniamo a ribadirlo, non sono comunque richieste (né tantomeno verrebbero probabilmente accolte) dagli appassionati del racing game Nintendo. Qualche nuova pista, un'eventuale manciata di nuove armi, qualche lifting grafico e tutti di nuovo in gara, nemici come prima. In questo senso Mario Kart Advance (nome ancora in fase larvale, non ufficializzato da Nintendo stessa) promette ancor meno di quanto offerto ai tempi dalla versione a 64 bit, o almeno questo é quanto si potrebbe pensare dalla primissima versione beta testata anche da Freegames in quel di Londra allo scorso ECTS
IN THE LAND OF SUNSHINE
Nel mondo colorato, teneroso, giocattoloso (*.oso insomma) di Mario Kart c'é sempre spazio per un nuovo gioco zeppo di luoghi comuni marieschi, di stralunate ambientazioni, ammiccanti personaggi, strampalate situazioni, zuccherose esclamazioni et cetera, et cetera... Mario Kart Advance promette di mantenere fede a quanto appena descritto, con una realizzazione tecnica che si pone direttamente a metà strada tra la sua prima uscita a 16 bit e il secondo episodio completamente 3D. Nel caso di questa versione Advance, infatti, ci troveremo di fronte a un gioco che unisce la pulizia e la definizione dei fondali 2D con alcuni elementi (a bordo pista) in 3D. Il tutto tenuto insieme da quello strepitoso incollante che risponde al nome di Mode 7 e che ha letteralmente segnato un'epoca ai tempi delle sue prime apparizioni su Super Nintendo nei "gloriosi" anni '90