Max Payne 3
di
Ferdinando Saggese
Il multiplayer é una malattia, una malattia divertente, ma pur sempre una malattia. Ha contagiato tutti: giocatori, giornalisti, publisher e sviluppatori. Non esiste vaccino, nessuna cura. É diventato importante, anche per le produzioni che potrebbero farne a meno. Sottrae risorse, ma non sempre arricchisce l'esperienza di gioco come dovrebbe. Potremmo citare decine di titoli poco riusciti, fortunatamente non citeremo Max Payne 3.
É una questione di talento, ed i ragazzi di Rockstar Games ne hanno da vendere. Stanno lavorando per sviluppare una modalità multigiocatore solida e divertente, che risolva problemi di design considerati sino ad oggi non risolvibili. Quali? Il Bullet Time, ad esempio. L'abilità di rallentare il tempo, tratto distintivo della serie sin dai suoi esordi, é una meccanica tanto banale da implementare in singleplayer, quanto difficile da proporre in un contesto multigiocatore. Molti ci hanno provato, nessuno ci é veramente riuscito. Il Bullet Time di Max Payne 3 non genererà una bolla dai confini limitati, non riguarderà l'intera mappa, ma coinvolgerà solamente i giocatori che si troveranno sulla stessa linea di tiro al momento dell'attivazione. Geniale quanto difficile da spiegare a parole. Immaginiamo cinque giocatori, il primo mira al secondo, che a sua volta mira al terzo mentre quarto e quinto si sparano a vicenda poco più in là. Se il primo giocatore decidesse di attivare il Bullet time, il tempo rallenterebbe, il volume di fuoco aumenterebbe e la mira diverrebbe più precisa, ma solamente per il secondo ed il terzo.
Se viceversa fosse il quarto giocatore ad attivare il Bullet Time, gli stessi tre giocatori non se ne accorgerebbero. Una soluzione intelligente e funzionale, a cui nessuno aveva mai pensato prima, che ben si sposa con un altro tratto distintivo della serie, lo Shootdodge. L'abilità di schivare i proiettili saltando di lato permetterà infatti di spezzare la linea di tiro degli avversari e di interrompere il Bullet Time, ma anche di esplorare la mappa con creatività, sfondando porte e finestre per sorprendere i nemici con evoluzioni al limite delle possibilità umane. Per garantire maggior varietà di gioco, i ragazzi di Rockstar hanno inoltre deciso di arricchire la giocabilità con altre abilità speciali, che si chiameranno Burst, Scariche. Le più interessanti ci sono parse Paranoia, un'abilità che genererà grande confusione eliminando da radar ed indicatori a schermo la divisione in squadre, e Sneaky, che nasconderà i giocatori alla vista dei nemici per un limitato periodo di tempo.
Bullet Time e Burst consumeranno Adrenalina, preziosa risorsa accumulabile fraggando gli avversari o fornendo assist ai compagni di squadra, che andrà amministrata con intelligenza. Completano il quadro i Painkiller, flaconcini di pillole recuperabili esclusivamente perquisendo i cadaveri che si accumuleranno sul campo di battaglia, che ripristineranno preziosa salute nei momenti critici di ogni partita. Descritte le principali meccaniche di gioco implementate é giunto il momento di parlare di modalità. Accanto alle più classiche, come Deathmatch e Team Deathmatch, troveranno posto opzioni molto interessanti, dalla dichiarata vocazione social. Stiamo parlando di Payne Killer e Gang Wars. La prima modalità, molto simile alla modalità King of the Hill metterà due giocatori nei panni di Max Payne e Raul Pasos, panni che dovranno difendere dagli attacchi avversari il più a lungo possibile. Compito dei restanti giocatori, quello di eliminare i personaggi principali per prenderne le sembianze, accumulando così minuti e punteggio.
Particolare il meccanismo che regolerà l'alternanza. A diventare Payne e Passos non saranno necessariamente gli uccisori, ma coloro i quali, nella concitazione della battaglia, avranno inflitto ai due il maggior numero di danni. La seconda modalità, più particolare, dividerà i giocatori in bande e proporrà una serie di round molto differenti tra loro. Gli obiettivi di ogni stage cambieranno dinamicamente a seconda dei risultati raggiunti dalle bande in quello precedente. Ad esempio, il giocatore che avrà totalizzato più punti durante il Deathmatch di apertura potrebbe diventare il bersaglio della squadra avversaria nella caccia all'uomo del livello successivo, la sua uccisione potrebbe essere vendicata con una bomba da piazzare nella base nemica durante il terzo round della partita. La stessa mappa cambierà dinamicamente a seconda dei risultati raggiunti o falliti dalle due squadre, se una banda non dovesse riuscire a difendere una particolare struttura, questa rimarrebbe distrutta ed inutilizzabile per tutti gli stage successivi. Interessante. Possiamo considerare Gang Wars come un tentativo di dare continuità narrativa ad una modalità che per definizione non dovrebbe averne, quella multiplayer.
Oltre alla rivalità tra bande, i ragazzi di Rockstar hanno inoltre pensato di incoraggiare la rivalità tra giocatori. tutte le modalità che abbiamo descritto sinora prevederanno la gestione delle vendette. Max Payne 3 manterrà, ad ogni partita, il parziale uccisioni giocatore per giocatore.
Qualora questo dovesse superare le due unità a favore dell'uno piuttosto che dell'altro giocatore, chi si troverà in svantaggio potrà lanciare una vendetta. Fraggare il bersaglio della vendetta durante le successive fasi di gioco garantirà bonus e punti esperienza extra all'uccisore, viceversa, regalerà al bersaglio il bottino supplementare. Divertente. Il meccanismo di vendetta ci permette inoltre di introdurre progressione di gioco e punti esperienza. Max Payne 3 proporrà quattro classi predefinite, chiamate Loadouts, che si differenzieranno per caratteristiche fisiche, equipaggiamento ed abilità. Sarà tuttavia possibile investire il denaro ed i punti esperienza accumulati nel corso della partite per sbloccare armi, gadget e Burst, utili per approntare e salvare un massimo di cinque Loadouts personali.
La fase di creazione dovrà tenere conto di tre variabili: velocità, stamina e salute, influenzate in maniera differente dall'equipaggiamento che si deciderà di utilizzare. Trovare un assetto performante costituirà una grande sfida, ed incoraggerà lo sviluppo di tattiche e stili di gioco molto differenti. Senza contare che scalare i cinquanta livelli di abilità implementati richiederà bravura e dedizione. A livello tecnico la produzione Rockstar Games non sembra avere nulla da invidiare ai principali concorrenti. Le ambientazioni multiplayer saranno le stesse dell'avventura in singolo giocatore, rivedute e corrette solo a livello di design, mentre l'accompagnamento sonoro strapperà più di una risata. Il gioco non ha mostrato incertezze o rallentamenti di alcun genere, il codice di rete ci é parso stabile. Il sistema di controllo, impegnativo, ci é parso preciso anche disattivando il sistema di puntamento lock-on.
É una questione di talento, ed i ragazzi di Rockstar Games ne hanno da vendere. Stanno lavorando per sviluppare una modalità multigiocatore solida e divertente, che risolva problemi di design considerati sino ad oggi non risolvibili. Quali? Il Bullet Time, ad esempio. L'abilità di rallentare il tempo, tratto distintivo della serie sin dai suoi esordi, é una meccanica tanto banale da implementare in singleplayer, quanto difficile da proporre in un contesto multigiocatore. Molti ci hanno provato, nessuno ci é veramente riuscito. Il Bullet Time di Max Payne 3 non genererà una bolla dai confini limitati, non riguarderà l'intera mappa, ma coinvolgerà solamente i giocatori che si troveranno sulla stessa linea di tiro al momento dell'attivazione. Geniale quanto difficile da spiegare a parole. Immaginiamo cinque giocatori, il primo mira al secondo, che a sua volta mira al terzo mentre quarto e quinto si sparano a vicenda poco più in là. Se il primo giocatore decidesse di attivare il Bullet time, il tempo rallenterebbe, il volume di fuoco aumenterebbe e la mira diverrebbe più precisa, ma solamente per il secondo ed il terzo.
Se viceversa fosse il quarto giocatore ad attivare il Bullet Time, gli stessi tre giocatori non se ne accorgerebbero. Una soluzione intelligente e funzionale, a cui nessuno aveva mai pensato prima, che ben si sposa con un altro tratto distintivo della serie, lo Shootdodge. L'abilità di schivare i proiettili saltando di lato permetterà infatti di spezzare la linea di tiro degli avversari e di interrompere il Bullet Time, ma anche di esplorare la mappa con creatività, sfondando porte e finestre per sorprendere i nemici con evoluzioni al limite delle possibilità umane. Per garantire maggior varietà di gioco, i ragazzi di Rockstar hanno inoltre deciso di arricchire la giocabilità con altre abilità speciali, che si chiameranno Burst, Scariche. Le più interessanti ci sono parse Paranoia, un'abilità che genererà grande confusione eliminando da radar ed indicatori a schermo la divisione in squadre, e Sneaky, che nasconderà i giocatori alla vista dei nemici per un limitato periodo di tempo.
Bullet Time e Burst consumeranno Adrenalina, preziosa risorsa accumulabile fraggando gli avversari o fornendo assist ai compagni di squadra, che andrà amministrata con intelligenza. Completano il quadro i Painkiller, flaconcini di pillole recuperabili esclusivamente perquisendo i cadaveri che si accumuleranno sul campo di battaglia, che ripristineranno preziosa salute nei momenti critici di ogni partita. Descritte le principali meccaniche di gioco implementate é giunto il momento di parlare di modalità. Accanto alle più classiche, come Deathmatch e Team Deathmatch, troveranno posto opzioni molto interessanti, dalla dichiarata vocazione social. Stiamo parlando di Payne Killer e Gang Wars. La prima modalità, molto simile alla modalità King of the Hill metterà due giocatori nei panni di Max Payne e Raul Pasos, panni che dovranno difendere dagli attacchi avversari il più a lungo possibile. Compito dei restanti giocatori, quello di eliminare i personaggi principali per prenderne le sembianze, accumulando così minuti e punteggio.
Particolare il meccanismo che regolerà l'alternanza. A diventare Payne e Passos non saranno necessariamente gli uccisori, ma coloro i quali, nella concitazione della battaglia, avranno inflitto ai due il maggior numero di danni. La seconda modalità, più particolare, dividerà i giocatori in bande e proporrà una serie di round molto differenti tra loro. Gli obiettivi di ogni stage cambieranno dinamicamente a seconda dei risultati raggiunti dalle bande in quello precedente. Ad esempio, il giocatore che avrà totalizzato più punti durante il Deathmatch di apertura potrebbe diventare il bersaglio della squadra avversaria nella caccia all'uomo del livello successivo, la sua uccisione potrebbe essere vendicata con una bomba da piazzare nella base nemica durante il terzo round della partita. La stessa mappa cambierà dinamicamente a seconda dei risultati raggiunti o falliti dalle due squadre, se una banda non dovesse riuscire a difendere una particolare struttura, questa rimarrebbe distrutta ed inutilizzabile per tutti gli stage successivi. Interessante. Possiamo considerare Gang Wars come un tentativo di dare continuità narrativa ad una modalità che per definizione non dovrebbe averne, quella multiplayer.
Oltre alla rivalità tra bande, i ragazzi di Rockstar hanno inoltre pensato di incoraggiare la rivalità tra giocatori. tutte le modalità che abbiamo descritto sinora prevederanno la gestione delle vendette. Max Payne 3 manterrà, ad ogni partita, il parziale uccisioni giocatore per giocatore.
Qualora questo dovesse superare le due unità a favore dell'uno piuttosto che dell'altro giocatore, chi si troverà in svantaggio potrà lanciare una vendetta. Fraggare il bersaglio della vendetta durante le successive fasi di gioco garantirà bonus e punti esperienza extra all'uccisore, viceversa, regalerà al bersaglio il bottino supplementare. Divertente. Il meccanismo di vendetta ci permette inoltre di introdurre progressione di gioco e punti esperienza. Max Payne 3 proporrà quattro classi predefinite, chiamate Loadouts, che si differenzieranno per caratteristiche fisiche, equipaggiamento ed abilità. Sarà tuttavia possibile investire il denaro ed i punti esperienza accumulati nel corso della partite per sbloccare armi, gadget e Burst, utili per approntare e salvare un massimo di cinque Loadouts personali.
La fase di creazione dovrà tenere conto di tre variabili: velocità, stamina e salute, influenzate in maniera differente dall'equipaggiamento che si deciderà di utilizzare. Trovare un assetto performante costituirà una grande sfida, ed incoraggerà lo sviluppo di tattiche e stili di gioco molto differenti. Senza contare che scalare i cinquanta livelli di abilità implementati richiederà bravura e dedizione. A livello tecnico la produzione Rockstar Games non sembra avere nulla da invidiare ai principali concorrenti. Le ambientazioni multiplayer saranno le stesse dell'avventura in singolo giocatore, rivedute e corrette solo a livello di design, mentre l'accompagnamento sonoro strapperà più di una risata. Il gioco non ha mostrato incertezze o rallentamenti di alcun genere, il codice di rete ci é parso stabile. Il sistema di controllo, impegnativo, ci é parso preciso anche disattivando il sistema di puntamento lock-on.
Max Payne 3
Max Payne 3
Quanto abbiamo visto negli uffici Rockstar ha dissipato i pochi dubbi che avevamo sulla qualità della modalità multiplayer di Max Payne 3. Il team di sviluppo ha risolto problemi di design non banali, come l'implementazione del Bullet Time, e remixato modalità classiche, come King of the Hill, realizzando qualcosa di fresco e divertentente. Bello per gli occhi, gradevole per le orecchie ed impegnativo per la mente, Max Payne 3 potrebbe convincere anche i fondamentalisti del single player, che mettere il naso fuori dal modem di casa non é poi cosa tanto negativa.