Maximo: Ghosts to Glory
di
Redazione
Il sistema di controllo é apparso decisamente soddisfacente, immediato e preciso: la leva analogica di sinistra muove Maximo, mentre i tasti principali permettono di colpire (con due modalità differenti, colpo normale e affondo), saltare e utilizzare lo scudo (che permette oltretutto di attrarre a sé le monete che compaiono dopo l'eliminazione dei nemici). La possibilità che la spada rappresenti l'unica arma viene rafforzata dalla presenza di svariate mosse speciali effettuabili grazie a diverse combinazioni di tasti, movimenti che vengono acquisiti "sul campo" raccogliendo particolari oggetti o eliminando nemici. In questo caso si può contare su di una sorta di colpo concentrico sul terreno, in grado di danneggiare più avversari, così come di onde energetiche, spade infisse nel terreno dopo salti particolarmente alti e via di questo passo
L'esplorazione gioca un ruolo secondario in Maximo, ma non per questo meno divertente. Le strutture dei livelli sono infatti piuttosto lineari, come conviene a un gioco che voglia riproporre gli stessi sapori di Ghost'n Goblins, ma sono comunque presenti svariati punti in cui é possibile scoprire nuvoe strade, aperte per noi da eventi esterni (il suolo che si apre e lascia intravedere un corridoio sotteraneo), o rese accessibili dallo stesso Maximo (che per esempio può distruggere alcune grosse tombe che si rivelano come degli accessi a zone segrete)
Parlando più generalmente della struttura dei livelli arriviamo anche a trattare delle possibilità di movimento di Maximo, in particolare del doppio salto, originariamente introdotto in Super Ghouls'n Ghosts per Super Nintendo e ripreso con successo in questo nuovo capitolo. Per raggiungere svariate zone del gioco é obbligatorio difatti fare un uso saggio del doppio salto
Da segnalare assolutamente la possibilità inoltre di comprare oggetti e bonus in particolari punti del gioco. Può capitare d'imbattersi in un ampolla che reca la scritta di quanti koin (scritto proprio così) siano necessari per la compera. I koin si guadagnano, come era evidente, eliminando i nemici che lasciano cadere svariate monete. In questo senso Maximo riprende quanto presente in alcune edizioni (Master System) di Ghouls'n Ghosts, con i suoi negozietti e i potenziamenti acquistabili
L'esplorazione gioca un ruolo secondario in Maximo, ma non per questo meno divertente. Le strutture dei livelli sono infatti piuttosto lineari, come conviene a un gioco che voglia riproporre gli stessi sapori di Ghost'n Goblins, ma sono comunque presenti svariati punti in cui é possibile scoprire nuvoe strade, aperte per noi da eventi esterni (il suolo che si apre e lascia intravedere un corridoio sotteraneo), o rese accessibili dallo stesso Maximo (che per esempio può distruggere alcune grosse tombe che si rivelano come degli accessi a zone segrete)
Parlando più generalmente della struttura dei livelli arriviamo anche a trattare delle possibilità di movimento di Maximo, in particolare del doppio salto, originariamente introdotto in Super Ghouls'n Ghosts per Super Nintendo e ripreso con successo in questo nuovo capitolo. Per raggiungere svariate zone del gioco é obbligatorio difatti fare un uso saggio del doppio salto
Da segnalare assolutamente la possibilità inoltre di comprare oggetti e bonus in particolari punti del gioco. Può capitare d'imbattersi in un ampolla che reca la scritta di quanti koin (scritto proprio così) siano necessari per la compera. I koin si guadagnano, come era evidente, eliminando i nemici che lasciano cadere svariate monete. In questo senso Maximo riprende quanto presente in alcune edizioni (Master System) di Ghouls'n Ghosts, con i suoi negozietti e i potenziamenti acquistabili
Maximo: Ghosts to Glory
Maximo: Ghosts to Glory
Maximo entra di diritto nella schiera dei giochi PlayStation 2 da tenere sotto un attento occhio e studio. Sebbene il comparto grafico (per quanto comunque più che soddisfacente) non riesca a stupire come altre produzioni per il 128 bit Sony, è proprio nell'immediatezza di gioco, nel divertimento e nella grande caratterizzazione che Maximo trova i suoi punti di forza. Ripetiamo: da tenere sott'occhio.